nmaggiore ha scritto: io sono un profano, ma quella specie di abrasione sulla parte inferiore del pennino mi pare inquietante e non normale. io non oso smontare il mio per vedere se presenta la stessa anomalia.
per quanto riguarda gli intoppi nella scrittura con il pennino rovesciato, sempre da profano penso che non si possa chiedere ad un pennino di scrivere in quel modo innaturale, e lo dice uno che decisamente preferisce i pennini extrafini, quindi anche per me il tratto del pennino della Marlen e' decisamente troppo spesso.
Non è bislacco chiedere ad un pennino di scrivere da entrambi i lati, per avere due tratti diversi. Ne è un chiaro esempio la Omas 361 del '48, appositamente progettata per questo scopo dal geniale Armando. Da incompetente, provo ad ipotizzarne il motivo. I nostri vecchi, che avevano una grafia decisamente migliore e più raffinata della nostra (ovviamente parlo dei comuni mortali, non di gente che scrive come Daniela, Daniele e molti altri frequentatori di questo forum
), amavano i pennini morbidi e scorrevoli, ma non bisogna dimenticare che in allora, non esistendo le fotocopiatrici, quando si voleva produrre più copie contemporaneamente, era di prassi usare la carta carbone. Però per questo uso i pennini morbidi vanno in crisi, mentre i pennini rigidi sono più adatti.
Credo che Aleph sia stata progettata per essere una penna a 360° anche perché ancora oggi abbiamo bisogno di una penna così. Per poter zittire l'immancabile impiegato burocrate, dove "burocrate non deriva da burocrazia, ovvero governo delle regole, bensì da "bureau", cervello a cassetti. Scusate la parentesi. Il nostro/a impiegato/a burocrate, consegnandoci un modulo autoricalcante da compilare e vedendoci sfoderare la nostra stilografica, non può esimersi dal dirci: "Usi la biro, la stilo non va bene".
Miiiiiiii! Se vuoi te lo scolpisco il tuo modulo del... scusatemi mi son lasciato prendere la mano.
... via... tutto il resto è già poesia