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Max1966 ha scritto: OGNI PERSONA, indipendentemente da razza, sesso, orientamento sessuale, religione DEVE essere RISPETTATA come tale.

Non comprendo quindi perché i miei diritti sociali debbano essere diversi.

Non mi dilungo oltre e spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno, in quanto chiedere rispetto DEVE a sua volte portare a rispettare gli altri.

condivido completamente

Io sono gay e faccio parte di un'associazione LGBT, quindi mi è capitato di sentir parlare della "ideologia gender" infinite volte, e doverla smentire, perché certe cose davvero non si possono sentire… il trionfo del complottismo. Per fortuna qui sul forum mi pare che si sia partiti già con uno sguado critico su quelle "teorie" e ne sono felice. Personalmente sono favorevole sia al matrimonio egualitario che all'adozione, che si tratti di "stepchild adoption" (adozione da parte di una persona della prole del o della partner) che l'adozione da parte di una coppia senza figli. Mi preme sottolineare che ciò che preme a me come ad altri attivisti è che si attui un cambiamento sociale, non solo legislativo, per cui gay o lesbica o bisex o transessuale o transegender (o altri ancora) non sia sinonimo di diverso. Il problema è che la gente spesso fa riferimento al sentito dire, alla tv oppure all'apparenza. Moltissime persone non conoscono persone LGBT (magari avendole sempre accanto), e da questo nasce la discriminazione, o meglio, la presunzione che l'omosessualità o il transessualismo siano "deviazioni", e quindi la prevaricazione dell'etichetta (gay o lesbica o quello che è) sulle caratteristiche del singolo.

Daniele, non riesco a inquadrare questa parte del tuo messaggio:

Daniele ha scritto:Quindi si: difendiamoli da qualsiasi cosa possa farli diventare degli adulti complessati e psicologicamente instabili.

Parli dell'influenza da parte di perLGBT oppure degli adulti complessati e bigotti che negano ai bambini di esprimersi per come sono? Perché è in ambienti bigotti che spesso ragazzi e ragazze omosessuali crescono reprimendo il loro orientamento sessuale (o identità di genere, se transessuali o transgender)

Daniele ha scritto:Argomento complicato e che presta il fianco a facili ironie e battutine.
Mi prevedo facile veggente nel dire che su questo argomento cresceranno i politici del prossimo futuro.
Dico la mia con schiettezza e sinteticità: sì alle unioni di fatto legalmente riconosciute tra persone dello stesso sesso e con relativi diritti socioeconomici. Assolutamente no alle adozioni e le inevitabili unioni di convenienza che si verrebbero a creare.
Con tutta l'immaginazione e l'astrazione dal contesto sociale di cui sono capace non riesco a sostituire le figure di mamma e papà con quelle di "genitore 1" e "genitore 2", nonostante pensi che molti di loro sarebbero più portati di alcune coppie eterosessuali nel crescere un bambino.
Per quanto riguarda la presunta "teoria" gender bisogna fare attenzione a non far passare questo messaggio fuorviante: noi adulti possiamo farci una idea precisa e cassarla subito ma i bambini sono estremamente manipolabili. Quindi si: difendiamoli da qualsiasi cosa possa farli diventare degli adulti complessati e psicologicamente instabili.

P.s.: vigilerò con particolare attenzione su questo argomento per la delicatezza dello stesso e per il fatto che possa facilmente urtare la sensibilità di qualcuno.
Prima di intervenire leggete con attenzione il regolamento e poi dite la vostra senza offendere e attaccare nessuno. Al primo abbozzo di offesa o sterile polemica l'argomento sarà chiuso.

Sono d' accordo.
Fermo restando il totale e assoluto rispetto per gli omosessuali ( la mia professione e soprattutto il mio carattere non mi permette di comportarmi diversamente ), anche io non vedo di buon occhio le adozioni;
Si, e perchè no ?, alle unioni di fatto con tutti i diritti socioeconomici.
I " genitori" devono essere maschio e femmina, (la società non è pronta, ma lo sarà mai ? ).

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Al di là delle opinioni personali, che rispetto, quello della "società che non è pronta" trovo sia un ragionamento che lascia il tempo che trova. Qualunque progresso dal punto di vista legislativo deve essere accompagnato da uno di tipo sociale. L'ordine in cui ciò effettivamente avviene può non essere lo stesso in tutti i casi, ma sono convinto che una giusta causa come quella dei diritti civili e umani debba essere sostenuta senza riserve. Come dicevo nel mio ultimo messaggio, credo si debba lavorare perché la società cambi; facendo attivismo, facendo conoscere persone LGBT, per far capire alla gente che lesbiche, gay, trans e bisex non sono alieni, ma persone come tutte le altre.
Io non mi sentirei mai di negare ad una donna o un uomo l'affidamento dei figli della propria partner o dal proprio partner, magari avuti in un altro matrimonio.

Dico la mia.
Per quanto la cosa mi risulti indigesta, posso ammettere che l'ordinamento riconosca, disciplini e tuteli le unioni omosessuali.
Sono sinceramente contrario alla faccenda delle adozioni.
Nella normalità dei casi, la genitorialità naturale (mamma e papà) è l’ambito ideale per la formazione e la crescita di una nuova creatura.
Tutti noi, avendo un padre ed una madre, ben lo sappiamo.
Io, poi, che ho avuto una madre ed un padre straordinari, non posso che confermarlo.
Ho però avuto diretta percezione del disagio che avviluppa un minore quando la situazione della famiglia naturale degenera: ho esercitato le funzioni di giudice tutelare per oltre un decennio e ne ho viste di tutti i colori.
Nell’assumere, talora, delicatissime decisioni, ho sempre prescisso dalle ragioni dei litiganti genitori, orientando sempre la bussola del mio giudizio nel solo ed esclusivo interesse del minore (e devo dire che non mi è mai arrivata alcuna censura).
Altrettanto mi sento di dire parlando dell’argomento in questione.
Un bimbo (perché di ciò si tratta parlando di adozioni ) ha il sacrosanto diritto di avere ciò che un qualunque bimbo deve, per diritto naturale, avere – e so che a questo proposito si scateneranno le polemiche - : un papà ed una mamma!
E’ inutile che si faccia ricorso ad altri paradigmi di logica egocentrica ed egoistica: un bimbo ha diritto ad un gelato di crema, ad un orsacchiotto di pezza e alle carezze della mamma e alle sculacciate del papà.
Posso capire che, per esigenze contingenti, il bimbo possa essere privato del gelato e dell’orsacchiotto.
Ma che lo si privi, per legge, della mamma e del papà mi sembra troppo.

Fiocchetti ha scritto: alle carezze della mamma e alle sculacciate del papà.

EDIT. Due persone dello stesso sesso dunque non potrebbero fornire al figlio carezze se uomini e sculacciate se donne?
Ma quindi i figli di divorziati e di genitori single?
Sono del parere che il requisito essenziale perché un figlio cresca serenamente sia l'amore, e che sia una coppia etero oppure omosessuale a darglielo non fa differenza.