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Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: martedì 5 maggio 2015, 11:54
da amartoni
Phormula ha scritto:Strano, la mia The Journal ha un flusso abbastanza magro rispetto alla media Delta.
Non sono intervenuto sulla penna, ma ho rimediato usando un inchiostro molto fluido.
Stessa cosa, solo che io sono dovuto intervenire sull'alimentatore perché il flusso era arido...
Adesso scrive molto bene, me il tratto, pur essendo un pennino M, rimane abbastanza fine.

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: lunedì 5 ottobre 2015, 17:51
da Dean82
Mightyspank ha scritto:Solo per aggiungere la mia personale esperienza. Ho una The Journal OLIVE GREEN da febbraio di quest'anno.
Posso solo dire che è una penna che apprezzo molto. Mi piace l'aspetto della resina e la sensazione che trasmette al tatto. Mi piace la forma e la dimensione.
Mi piace esteticamente il pennino. E apprezzo anche come scrive. Certo il pennino di acciaio è rigido, senza variazioni di tratto. Io uso un medio. Lo trovo scorrevole ma con flusso regolare non particolarmente abbondante.
Ne sono insomma soddisfatto e continuo ad usarla come penna da taschino.
D'altronde il mondo delle stilo è bello per la sua varietà ;)
Condivido in toto questo pensiero, avendo la stessa penna (identico colore e stessa gradazione di pennino). Il flusso è perfettamente controllato: bagnato il giusto, senza essere asfittico o esageratamente corposo; la punta F, poi, è probabilmente 'il più F' di tutti quelli in mio possesso (mi manca una giapponese per poter fare un confronto diretto, avendo distrutto la Pilot Prera due giorni dopo l'acquisto). Chiedo a Mightyspank se può postare una foto del suo esemplare in cui sia visibile il fondello; desidero confrontarlo con quello del mio esemplare...

Cordialmente,

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: lunedì 5 ottobre 2015, 23:30
da Deghe63
Hai fatto bene a metterla in vendita, una penna deve scrivere in modo preciso ed elegante, non imbrattare. Può chiamarsi anche Delta o MB ma se imbratta deve essere relegata nell'angolo dell'ultimo cassetto e alla prima occasione venduta al primo cagone che usa la penna solo per metterla in mostra, senza scriverci mai.

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 22:56
da Mightyspank
Ecco le foto richieste.

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 8:07
da Dean82
@Mightyspank : grazie mille per aver postato le foto del tuo esemplare. In effetti, il coprifondello della mia presenta una tonalità decisamente più chiara rispetto al fusto, così come le venature sono 'orizzontali', anziché 'verticali' come sul resto della penna e mi sono chiesto se questa fosse una cosa voluta o meno (nei vari negozi online la colorazione Olive Green è l'unica ad essere mostrata sempre col coprifondello coperto dal cappuccio). Stasera posto qualche scatto della mia per far capire cosa intendo.

Cordialmente,

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 8:40
da Dean82
Certo che sono sciocco... La uso quotidianamente per cui, anche se tramite telefono, ho potuto fare le foto per mostrare quello che ho detto in precedenza:

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 9:16
da Francè
Secondo me qui c'è stato un bel problema di controllo qualità. :shock:

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 10:41
da Dean82
@Francè : dici? A me il colore non dispiace, nonostante la differenza col fusto sia palese (anche se alcune zone del cappuccio presentano la medesima colorazione). Essendo, poi, resina tornita dal pieno, ho dato 'per scontato' che rientrasse nella variazione naturale della barra utilizzata; dulcis in fundo, due considerazioni: l'ho acquistata dal vivo e, pur avendo notato subito la cosa, mi sono astenuto dal farlo presente in negozio in virtù di quanto detto prima e del fatto che online mi è stato impossibile recuperare foto del fondello; secondariamente, ho approfittato fin troppo della disponibilità del venditore proprio in merito alla Sonnet visibile nella prima foto, perciò mi sembra 'scorretto' insistere anche su questa penna.

Certo, questo dettaglio mi piace meno:

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 10:19
da A Casirati
Amo la The Journal, soprattutto per l'estetica, ma devo confessare di avere sempre avuto problemi con questa pur bella stilografica.
Ne posseggo due, entrambe con il medesimo pennino ed afflitte dai medesimi difetti.
La prima delle due fu inviata a Delta per una sistemazione, ma tornò con una diversa sezione ed un pennino rovinato in punta (deformato e scrostato) :o Fu allora inviata ad un preparatissimo e scrupolosissimo artigiano riparatore di Firenze. Tornata, sembrava andare benissimo ma dopo un po' è tornata a non scrivere regolarmente, a soffrire di false partenze e flusso molto magro, anche con l'utilizzo di inchiostri ben fluidi.
Anche la mia Delta Dolcevita aveva la stessa "malattia", ma un sagace riparatore l'ha guarita. Questa, però, ha il pennino in oro.
Alla fine mi sono arreso, riponendo le The Journal nello scrigno porta penne.
Peccato, anche se non mi pesa molto, data la mia attuale preferenza per le vintage! :D
Di sicuro, però, non comprerò altre Delta.

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 10:33
da LucaC
Anch' io non riesco ad andare d' accordo con la mia, con il primo pennino le false partenze erano la regola, una volta sostituito la situazione è leggermente migliorata ma non mi trasmette l' affidabilità che dovrebbe e ogni tanto si blocca ed eroga in ogni caso un flusso magrissimo.

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 11:30
da Dean82
Ciao a tutti,

a costo di ripetermi, ribadisco invece l'assoluta affidabilità in scrittura della mia Journal. Invece, ho avuto qualche problema con la 70th (una particolare versione della Italiana) che è stata tra le mani di un noto artigiano di Firenze (probabilmente lo stesso da cui è passata la Dolcevita di Casirati); ora scrive, mentre prima funzionava egregiamente solo per intinzione, anche se con un tratto un po' troppo largo per essere un F (probabilmente è stato aumentato il flusso). Io stavo pensando, comunque in là nel tempo, di acquistare una Dolcevita a pistone... Spero di non sbagliare.

Cordialmente,

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: venerdì 9 ottobre 2015, 9:23
da A Casirati
Dean82 ha scritto:... ribadisco invece l'assoluta affidabilità in scrittura della mia Journal. Invece, ho avuto qualche problema con la 70th (una particolare versione della Italiana) che è stata tra le mani di un noto artigiano di Firenze (probabilmente lo stesso da cui è passata la Dolcevita di Casirati); ora scrive, mentre prima funzionava egregiamente solo per intinzione, anche se con un tratto un po' troppo largo per essere un F (probabilmente è stato aumentato il flusso)...
Sembra davvero che Delta non riesca a trovare il bandolo della matassa, assicurando una regolarità di funzionamento alle sue penne.
Ricordo anche il caso della splendida FP 500, attualmente una delle mie preferite (e la mia stilografica ideale fino alla scoperta della Onoto N del 1912), ma solo dopo la "guarigione" ottenuta dalle mani sapienti di un brillante forumista...
Per altri versi, i prodotti Delta sono ottimi. Tuttavia, una stilografica deve innanzi tutto essere affidabile quanto a scrittura. Non è pensabile spendere centinaia di euro per una stilografica che dà seri problemi di scrittura, considerando anche che, ad esempio, le Kaweco Sport Classic in makrolon, al costo di 23 euro, scrivono magnificamente...

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: venerdì 9 ottobre 2015, 10:51
da Dean82
A Casirati ha scritto:Sembra davvero che Delta non riesca a trovare il bandolo della matassa, assicurando una regolarità di funzionamento alle sue penne.
(Cut)
Per altri versi, i prodotti Delta sono ottimi.
Delta o Bock? Lo so che sto andando OT, eppure l'unica altra penna che mi ha dato il medesimo problema - e intendo proprio identico, con false partenze e continui salti - è la Rembrandt, ovvero una stilografica della stessa fascia della Italiana e che presenta lo stesso gruppo scrittura (a onor del vero, nella Delta le alette di compensazione sono leggermente più 'alte' della controparte fiorentina). E qui, l'unica soluzione è stata la sostituzione dell'intero blocco (aggiornerò la discussione su quella penna appena l'avrò provata col Waterman rosso e con un Iroshizuko). Probabilmente si tratta di coincidenze, eppure che due gruppi scrittura diversi abbiano funzionamento diverso, mentre due identici abbiano manifestato lo stesso comportamento, mi pare 'poco casuale' (oppure io ho una certa sfortuna. :lol: ).

Cordialmente,

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: domenica 11 ottobre 2015, 8:11
da A Casirati
Dean82 ha scritto:
A Casirati ha scritto:Sembra davvero che Delta non riesca a trovare il bandolo della matassa, assicurando una regolarità di funzionamento alle sue penne.
(Cut)
Per altri versi, i prodotti Delta sono ottimi.
Delta o Bock?
I pennini Delta sono prodotti dalla Bock, almeno così mi risulta, ma anche quelli di Kaweco, che, per quella che è la mia esperienza, produce stilografiche che scrivono benissimo. Temo vi sia qualcosa di più...

Re: Non riesco ad abituarmi ad una bella Delta The journal

Inviato: domenica 11 ottobre 2015, 10:08
da Dean82
A Casirati ha scritto:I pennini Delta sono prodotti dalla Bock, almeno così mi risulta, ma anche quelli di Kaweco, che, per quella che è la mia esperienza, produce stilografiche che scrivono benissimo. Temo vi sia qualcosa di più...
Cerco di essere più preciso: quel modello di Bock, che presenta le alette di compensazione 'divise' in due da un solco centrale; l'alimentatore che equipaggia la Journal è sicuramente diverso da quello montato sulla Italiana/70th e Rembrandt e probabilmente uguale a quello della Dolcevita a pistone (visionata di persona ieri, purtroppo la Journal non l'avevo per un confronto).