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Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: martedì 14 ottobre 2014, 8:49
da Irishtales
Pensa che la falsariga sotto al foglio la davo per scontata: senza, non si può nemmeno parlare "seriamente" di "esercizio" :D
Mi riferivo alla caduta di concentrazione che si ha mentre si scrive a lungo, cercando di distribuire equamente l'attenzione tanto al segno, quanto al testo.
In genere il calo della concentrazione si nota da piccoli dettagli nella tracciatura delle lettere. Forse ti sarà capitato talvolta, dopo una pagina di esercizi sulle "a" ad esempio, di notare che le ultime righe peggioravano anziché migliorare. E' ciò che accade se ci si deconcentra. Se si riesce a mantenere costanti concentrazione e velocità, il ritmo ed il disegno delle lettere rimangono a loro volta costanti.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: sabato 18 ottobre 2014, 21:54
da Crononauta
Ti dirò, in realtà spesso mi capita di scrivere meglio verso la fine, perché mano a mano che scrivo ci "prendo le misure". Quando comincio la pagina, invece, non ho altri riferimenti e magari sono inizialmente un po' variabile nei volumi o nelle inclinazioni!

Altra prova: siccome per il test di durata avevo vuotato la M250, invece di ricaricarla con il Royal Blu, l'ho sciacquata, asciugata, e caricata col 4001 Nero Brillante. Una prova che volevo fare da tempo, per vedere se il flusso grasso della M250 si adattava a questo discussissimo inchiostro.
Ebbene... sembra fatto apposta! (e forse lo è proprio). Il flusso della M250 azzera ogni problema di "secchezza" del pennino, mantenendolo sempre magnificamente scorrevole; la densità dell'inchiostro azzera ogni fenomeno di spiumaggio o trapasso del foglio - anche con fogli di non eccelsa qualità. E l'abbondanza del flusso dà effettivamente una certa brillantezza al colore, che è ora un vero nero, anziché il grigiastro che risultava con penne dal flusso meno saturo.

E, con tutti questi elementi insieme, l'effetto Palmer si è amplificato naturalmente: dal libro "Shattered Sword", di Parshal e Tully, eccoci al 6 Giugno del 1942 durante la Battaglia di Midway: la portaerei giapponese Kaga è appena stata colpita da 4 bombe e gli incendi la stanno devastando. La traduzione dall'inglese (sommaria, l'ho fatta in fretta) è mia.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: sabato 20 dicembre 2014, 1:02
da Crononauta
La mia "palmerizzazione" sta procedendo. Ora però sono al punto in cui devo decidere se sta meglio in blu o in nero... a voi quale piace di più?
In blu, la M250 col Blue Royal; in nero la Aleph col 4001 Brilliant Black:
Cesare - Bello Gallico, Libro III, XXIV-XXVI - Pelikan M250 - 4001 Blue Royal
Cesare - Bello Gallico, Libro III, XXIV-XXVI - Pelikan M250 - 4001 Blue Royal
Cesare_BelloGallico_III_M250_4001br.jpg (869.68 KiB) Visto 3205 volte
Cesare - Bello Gallico, Libro III, XXIV-XXVI - Aleph - 4001 Brilliant Black
Cesare - Bello Gallico, Libro III, XXIV-XXVI - Aleph - 4001 Brilliant Black
Cesare_BelloGallico_III_Aleph_4001bb.jpg (866.8 KiB) Visto 3205 volte
Il tratto è un po' "vagolante" perché ho iniziato a usare una falsa riga "semilibera", cioè solo con la linea di base per scrivere dritto, ma senza altri riferimenti per l'altezza carattere o l'inclinazione.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: sabato 20 dicembre 2014, 8:00
da Irishtales
Complimenti Massimo, pagine davvero molto belle (attento alle sovrapposizioni fra ascendenti e discendenti) e ordinate, considerando che hai usato solo un foglio a righe come riferimento - se non ho inteso male - senza riferimenti per altezza dei caratteri e inclinazione.
Personalmente preferisco la pagina scritta in nero, ma anche quella in blu è gradevolissima :clap:

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: sabato 7 marzo 2015, 13:54
da Crononauta
Continuando a "palmerizzarmi" (anche se è un po' che non scrivo più sul forum, ho purtroppo pochissimo tempo) sono incappato in questa pagina:
http://palmermethod.com/introductory/business-figures/
che mi ha lasciato un po' perplesso.
Nel senso che avevo fin qui inteso che il 3, il 5 il 7 e il 9 - sostanzialmente tutti i dispari tranne l'1 - avessero la gamba "in giù" (cioè sotto la riga base) mentre tutti gli altri - cioè 0, 1, 2, 4, 6 e 8 - fossero appoggiati alla linea di base.
Invece su quel sito sconfessa in pratica questa impostazione, perché gli unici a "sconfinare" sotto la linea base sono il 7 e il 9.

Mumble! Ora a chi devo dare retta? O, come finisco sempre col fare, alla fine faccio come mi piace di più? ;-)
...già sto rivedendo un po' alcune lettere, in particolare le maiuscole, perché sono convinto che si possano fare più belle e più in fretta :ugeek:

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: domenica 8 marzo 2015, 17:47
da Irishtales

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: martedì 10 marzo 2015, 0:08
da Crononauta
Ma pensa... ero convinto fosse un post di Vito72, che all'inizio avevo preso come riferimento visto che era partito dai manuali originali.
In effetti però il manuale del Palmer - ma anche gli esempi stessi di Vito - alla fine fanno i numeri tutti sopra la riga base tranne 7 e 9!
Quindi... semplicemente mi ero confuso :-O

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: martedì 10 marzo 2015, 17:05
da vito72
Ciao, per il colore-tratto il mio testo di riferimento consiglia un pennino medio (IMHO un M degli anni 30-40 del secolo scorso americano) con inchiostro blu-black ma ovviamente è un consiglio dei Palmer io ho sempre usato il Medio Pelikan/Lamy e ho notato che usando un Fine ad esempio Lamy o un M Sailor il testo ne guadagnava in precisione e leggibilità, ma comunque preferisco sempre scrivere con il tratto M. Per il colore ho sempre usato tutti i colori a mia disposizione per testarne appunto la resa, ma devo dire che il blu-black tende a rendere bene, forse il BB midnight in mio possesso è davvero molto scuro e rende il tutto troppo austero, in merito ai tuoi esempi anche se non uso il nero devo dire che rende bene. Chissà pensavo a un carbon black con orientamento leggermente più inclinato e carattere medio grande, darebbe davvero l'idea di un qualcosa di epoca, ma resto convinto che storicamente il Blu-Black si adatta molto al Palmer.Che io sappia era molto in voga, anzi obbligatorio per i documenti di quei periodi.
Per i numeri; ecco un ritaglio dal testo che ho analizzato e messo in pratica. Grosso modo io li scrivo così, eccezion fatta per il numero 4, in quanto preferendo la carta a righi tendo a ribassare un poco facendo coincidere il tratto orizzontale con la riga di riferimento. Per il colore hai provato con lotsuki-yo che hai? Con quel suo shading è bellissimo, anche se per esercitarsi visto il costo...

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: martedì 10 marzo 2015, 17:29
da vito72
Ecco una prova velocissima fatta al momento, Lamy 2000, pennino M, tsuki-yo, carta blocco promozionale.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: mercoledì 11 marzo 2015, 20:21
da Agenore
Bravo Crononauta e bravo anche Vito72.
Complimenti!! il Palmer mi piace tanto!!!

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: mercoledì 11 marzo 2015, 23:50
da Crononauta
Per gli esercizi sono più plebeo, tengo la M250 caricata col 4001 Blu Royal... :ugeek:
Qui Cesare, nel De Bello Gallico, ci parla della regione della Britannia del Canzio.
Cesare - De Bello Gallico - La Britannia e il Canzio
Cesare - De Bello Gallico - La Britannia e il Canzio
Cesare-DBG-Canzi.jpg (631.28 KiB) Visto 2997 volte
Premetto che la filologia me la sono messa in tasca :mrgreen: però credo di avere rispettato lo "spirito" del Palmer, ovvero la scorrevolezza e la velocità. Per esempio, la T maiuscola la faccio simile allo Spencerian, ma fatta così è un tratto unico e continuo. Nella modalità "filologica" del Palmer, devo tornare indietro a fare il tratto in "testa". Perdo troppo tempo! Anche la G maiuscola, la faccio con la gamba in basso completamente arrotondata, ma in questo modo l'intera gamba è un unico movimento armonico, che inserisce un solo "punto d'inversione" in tutta la lettera, anziché uno ulteriore.

..l'esercizio continua!

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: giovedì 12 marzo 2015, 7:55
da Irishtales
Bravo Massimo! Si percepiscono una crescente padronanza dello stile e speditezza del tratto. Trovo anche molto interessante la spiegazione che hai dato delle scelte fatte circa l'utilizzo di caratteri diversi da quelli previsti dal Metodo.

Il Royal Blue è sempre strepitoso...

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: giovedì 12 marzo 2015, 19:13
da vito72
La G si può eseguire in forma semplificata mettendo solo la discendente verticale senza connessione.
La T cosi fatta non mi piace assolutamente.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: domenica 15 marzo 2015, 21:54
da Crononauta
Dovevo ricaricare la Frontier, che di solito tengo per i "titoli" con un colore brillante (usualmente il Waterman Purple che mi aveva fatto comprare la bimba per la stilografica che le avevo comprato¹ e che ora altrimenti invecchierebbe inutilizzato), ne ho approfittato per darle una sciacquata e caricarla col Marlen Brown che avevo avuto in omaggio con la Aleph. Ne ho approfittato per fare un po' di prove col Palmer, tentando una piccola variazione nei volumi: ho lasciato invariati gli spazi orizzontali, ma ho abbassato le lettere. L'effetto mi sembra molto più dinamico e armonico, anche se forse "meno Palmer": sarà che ho sempre preferito una scrittura minuta, mi piace così, anche se vedo che il tratto mi è venuto abbastanza "spigoloso" e questo col Palmer non va bene.

Però, viste le vibranti proteste di Vito72 :angel: la T maiuscola l'ho fatta "da linea guida" anziché la mia versione pseudo-Spencerian (o pseudo-Rotondo Italiano che dir si voglia)... Ultimo appunto: nella scansione il colore è venuto più saturo di quello che è realmente. Forse anche a causa della penna appena lavata, l'originale è piuttosto sbiadito. Riproverò magari fra qualche carica, anche se la Frontier ha un flusso abbastanza magro e con gli inchiostri da saturare se la cava sicuramente male... vabbè ecco Cesare alle prese coi Britanni:
Cesare De Bello Gallico Libro 5, VIII - Parker Frontier con Marlene Brown
Cesare De Bello Gallico Libro 5, VIII - Parker Frontier con Marlene Brown
Cesare-DBG5XVIII-ParkerFrontier-MarlenBrown.jpg (687.01 KiB) Visto 2951 volte
¹ ci sono rimasto di sasso quando ho scoperto che le maestre adesso non vogliono la stilografica ma solo le penne a sfera, e per di più - orrore fra gli orrori - quelle cancellabili. Spero che sia solo per i primi anni.

Metodo Palmer - primi passi (Crononauta)

Inviato: lunedì 16 marzo 2015, 8:17
da Irishtales
L'insieme è armonico, magari stai attento all'altezza delle interlinee. Ascendenti e discendenti che si toccano o addirittura di sovrappongono, rischiano di rovinare il senso di ordine intrinseco nelle tue pagine.
Non so se è la mia impressione, ma mi sembra che tu tenda ad inclinare molto e a velocizzare la scrittura. Questo potrebbe alle lunghe giocare a discapito della leggibilità, con "e" troppo chiuse, "m" ed "n" invertite che si confondono con le "u" etc. Insomma, i soliti arcinoti problemi legati alla degenerazione di tutti i corsivi nella scrittura veloce quotidiana. Te lo dico perché hai acquisito una buona padronanza dello stile e sarebbe un vero peccato perderla...