piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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sanpei
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piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da sanpei »

maxpen2012 ha scritto:Vero, il marchio è di Roberto Capucci, purtroppo il petulante maestrino sabaudo sembra
avere sempre ragione, il che lo rende ancora più simpatico, nevvero...? :evil: :evil: :evil:
Gnegnegne! Immagine
ulrich1974

piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da ulrich1974 »

Cari tutti,
posso solo tornare a ringraziarvi moltissimo della grande disponibilità e cortesia.
Finalmente il piccolo mistero della penna sconosciuta è risolto. Così, si conferma autenticamente un piccolo tesoro solo affettivo, in quanto regalo tra i miei genitori negli anni '80. A me basta questo per cercare di sistemarla e renderla a mio padre funzionante.
Riguardo alle penne del nonno, grazie ai vostri consigli, ai wiki e agli altri post sul forum sto continuando il lavaggio, tenendo a bagno (sto ancora esitando riguardo all'aggiunta di ammoniaca) serbatoio e pennino e cambiando l'acqua. Scaricano ancora, soprattutto la Williamson (a proposito, più la guardo e più comincio e pensare che in futuro mi metterò alla ricerca di modelli di Parker vacumatic, piace molto anche a mia moglie) e la Omas.
Riguardo alla sostituzione del gruppo pennino della Parker 45, tra i link segnalati sarei propenso a rivolgermi, in Inghilterra, a penmuseum o a vintagefountainpens (forse più a quest'ultimo. Non ho postato i links precisi perché in dubbio se consentito), poiché sembrerebbero avere in catalogo anche pennini in oro fine, come vorrei. Può essere una buona idea?
Grazie ancora moltissimo di tutto, naturalmente vi terrò aggiornati sui miei prossimi passi.
Un'ultima cosa, Ulrich è il protagonista del romanzo L'uomo senza qualità.
Un caro saluto a tutti.
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piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da maxpop 55 »

Sono belle penne ed è giusto che tu le sistemi, tienici al corrente degli sviluppi. :thumbup:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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wallygator
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piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da wallygator »

ulrich1974 ha scritto:Cari tutti,
posso solo tornare a ringraziarvi moltissimo della grande disponibilità e cortesia.
Finalmente il piccolo mistero della penna sconosciuta è risolto. Così, si conferma autenticamente un piccolo tesoro solo affettivo, in quanto regalo tra i miei genitori negli anni '80. A me basta questo per cercare di sistemarla e renderla a mio padre funzionante.
Riguardo alle penne del nonno, grazie ai vostri consigli, ai wiki e agli altri post sul forum sto continuando il lavaggio, tenendo a bagno (sto ancora esitando riguardo all'aggiunta di ammoniaca) serbatoio e pennino e cambiando l'acqua. Scaricano ancora, soprattutto la Williamson (a proposito, più la guardo e più comincio e pensare che in futuro mi metterò alla ricerca di modelli di Parker vacumatic, piace molto anche a mia moglie) e la Omas.
Riguardo alla sostituzione del gruppo pennino della Parker 45, tra i link segnalati sarei propenso a rivolgermi, in Inghilterra, a penmuseum o a vintagefountainpens (forse più a quest'ultimo. Non ho postato i links precisi perché in dubbio se consentito), poiché sembrerebbero avere in catalogo anche pennini in oro fine, come vorrei. Può essere una buona idea?
Grazie ancora moltissimo di tutto, naturalmente vi terrò aggiornati sui miei prossimi passi.
Un'ultima cosa, Ulrich è il protagonista del romanzo L'uomo senza qualità.
Un caro saluto a tutti.

Complimenti per il ritrovamento, soprattutto per la Williamson e la Omas; per quel che concerne la 45, considerando il legame affettivo penso che il cambio del gruppo pennino in oro, anche se non proprio a buon mercato, sia doveroso.
Per le prime due, trattandosi di penne di un certo pregio, nel caso di restauro sentirei anche il parere di qualche buon artigiano esperto in questa attività. Se ti vuoi divertire a scrivere direi che la Parker 180, che usa le attuali cartucce Parker (che, secondo me, possono essere usate anche per la 98), anche se un po' sottile, potrebbe essere una penna piacevole, avendo la possibilità di variare il tratto: se controlli sul puntale dovrebbero esserci scritte la gradazioni...
Walter
ulrich1974

piccolo tesoro (affettivo) del nonno. Il ritorno

Messaggio da ulrich1974 »

Cari tutti,

riscrivo dopo tanto tempo, perché finalmente, sono riuscito a ripristinare il mio piccolo tesoro, quasi del tutto, e sono molto contento.
DI più. La passione collezionistica ha iniziato a farmi compagnia sempre più insistentemente, sia per le penne nuove che per quelle vintage.
Ho cominciato così ad ampliare la mia piccola collezione personale, ed infine, seguendo i preziosi consigli (per i quali non smetterò mai di ringraziare tutti gli autori dei post e dei wiki sulle riparazioni) trovati qui sul forum, ho iniziato a cimentarmi con qualche ripristino più ardito, con alcuni successi e uno scottante fallimento.
Ma andiamo con ordine.

- Le penne sono state tutte tenute a bagno in acqua distillata per una settimana, con risciaqui. Seguendo i consigli ho anche approntato con una mezza bottiglia la "lavatrice" per il lavaggio, ma ho trovato molto pratico anche realizzare un piccolo "pistone" di lavaggio (una siringa da 20ml con l'ago infilato in una cartuccia esaurita, per forzare un pò l'acqua nella sezione e nel pennino).
- Per la pulizia delle parti dorate ho utilizzato il panno da orafo, con buoni (per me) risultati.
- Pe la parker 180 in argento ho usato il polish per argento hager**. Ottimi risultati.
- Per le parti in resina e celluloide (la williamson), ho utilizzato del polish in pasta (tubetto) per metalli preziosi marca menzer***, comprato in un negozio di forniture per oreficeria. Olio di gomito, panno in microfibra e tamponi in ovatta per struccare. Ottimi (per me) risultati, soprattutto sulla williamson.
- Ho comprato su ebay in Germania un nuovo gruppo pennino per la Parker 45, purtroppo M. Dotata anche di converter, va benissimo.
- La williamson è stata fantastica: oltre a lucidarsi benissimo, lo stantuffo dopo cinquanta anni va benissimo, e soprattutto ha un pennino che trovo eccezionale.
- Anche l'Aurora 98, dotata di converter, scrive bene, un tratto molto fine.
Ed ora qualche foto (mancano la Parker 180 e la Roberto Capucci, restituite a mio padre una volta sistemate). Mi scuso in anticipo della qualità delle foto (telefonino):
penne_nonno1.jpeg
penne_nonno1.jpeg (176.04 KiB) Visto 1364 volte
penne_nonno2.jpeg
penne_nonno2.jpeg (196.02 KiB) Visto 1364 volte
penne_nonno3.jpeg
penne_nonno3.jpeg (182.67 KiB) Visto 1364 volte
Ed ora la nota dolente. La Omas. Ho riscontrato una piccola rottura sulla copertura del pennino:
omas_pennino.jpeg
omas_pennino.jpeg (135.42 KiB) Visto 1364 volte
E' possibile ripararla? Può influenzare la scrittura?
Inoltre, soprattutto, credo che ci sia un problema allo stantuffo. La penna ha regolarmente scaricato inchiostro con il lavaggio. Successivi vari caricamenti con inchiostro e con acqua pura sembravano mostrare, muovendo il pistone tenendolo in acqua in una provetta trasparente (per tutti i bagni uso delle "provette" trasparenti in plastica, per capirci quelle nelle quali vengono venduti i fiori recisi di orchidea, tenendole in piedi in un bicchiere di plastica da yogurt da 1/2 chilo) un'attività di caricamento e scaricamento minima di inchiostro, ma:
- il cappuccio di caricamento gira sempre leggerissimo, sembra non "tirare";
- una volta (una sola volta per la verità) durante un caricamento l'inchiostro è fuoriuscito con bolle d'aria dalla parte superiore, all'attacco del cappuccio di caricamento;
- la penna scrive un pò appena caricata (forse solo per il pennino bagnato), ma dopo qualche ora non scrive più.

Potrebbe essere un problema di guarnizioni dello stantuffo?
Come potrei fare per smontare lo stantuffo e cambiare le guarnizioni (come dirò tra poco, sono riuscito con successo in una simile operazione, seguendo il wiki, per un'Aurora 88)?

Grazie in anticipo a tutti, nel prossimo post inserirò i miei successivi acquisti e riparazioni.
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PeppePipes
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piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da PeppePipes »

Accedere allo stantuffo della OMAS 361 è un po' più difficile che sulla Aurora 88.
Mi pare però che su Wiki ci sia la spiegazione, o perlomeno ci sia per farlo sulle OMAS 555/556.
Per quello che riguarda la carenatura del pennino, la piccola frattura non può avere assolutamente effetto sulla scrittura, però potrebbe chiaramente peggiorare sino al distacco di un frammento.
Purtroppo l'ebanite con cui è realizzato non può essere fusa e saldata, quindi bisogna arrangiarsi col cianacrilato (Attak), magari addizionandolo con polvere di ebanite, ottenuta grattando su carta abrasiva un rottame (pulito) di puntale o simile.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
ulrich1974

piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da ulrich1974 »

Grazie mille! In effetti avevo visto il post su questi altri modelli Omas, ma mi sono fermato poiché la mia, completamente dorata anche sul fondello, non ha la barretta inserita trasversalmente che blocca il fondello. Non sriesco a capire quindi come sbloccare e smontare il fondello (Sempre che debba partire da lì). In ogni caso, grazie ancora.

Passando ad altro, come promesso vi aggiorno con i successivi tasselli della mia piccola collezione.
Premetto che si tratta solo dell'inizio di una collezione personale, sono consapevole di non avere pezzi particolare rarità e pregio collezionistico.
Ma tant'è, ho cercato di farmi guidare da quanto mi colpisse nei limiti del vincolo di bilancio, anche privilegiando modelli comuni, che ho trovo molto belli e dei quali ho letto ben qui sul forum.

Partiamo dalle penne nuove:
penne_nuove.jpeg
penne_nuove.jpeg (178.53 KiB) Visto 1337 volte
- Kaweco sport classic (carina e vintage, scrive benissimo, ma piccola per la mia mano. Perfetta per mia moglie). Cartuccia nera.
- Lamy safari (scrive bene, dimensioni giuste per me, mi piace molto il design scarno e razionale). Converter e inchiostro blu.
- Conklin Endura (pennino B che mi lascia perplesso sulla scorrevolezza, bella resina, particolare l'attacco del fermaglio. Qualche falsa partenza)
- Lalex ? (Io la trovo bellissima, con le trasparenze del fusto. Pennino bicolore. Qualche falsa partenza)
- Stipula vedo blu (fantastica. Perfetta per la mia mano, a pistone, ottimo pennino in acciaio, scorrevole)
- Pelikan m200 cognac (bellissima ed elegantissima per me, ottimo pennino placcato, scorrevole)

Ed ora veniamo alle vintage, con le riparazioni effettuate:
penne_vintage.jpeg
penne_vintage.jpeg (197.68 KiB) Visto 1337 volte
- Parker vacumatic (meccanismo in alluminio,made in usa, pennino originale, comprata restaurata su ebay. Una favola la scrittura e i riflessi della celluloide anellata. Ma forse continuo a preferire la williamson)

- Waterman W5 e W3 a levetta (mi è scoppiata la passione per le striate. Pennini originali in oro. Levette in ottime condizioni. le trovo veramente belle e acquistabili a prezzi ragionevoli).
In questo caso le operazioni in cui mi sono cimentato con successo sono: lavaggio, pulizia, smontaggio con il calore della sezione (phon), eliminazione residui vecchi sacchetti, lucidatura a polish, sostituzione sacchetto (con talco e gommalacca).
Sono state veramente preziose le istruzioni sul wiki e sul forum sul ripristino dei meccanismi a levetta e pulsante.

- Estense a pulsante di fondo comprata ad una fiero per 10 euro. Sostanzialmente le stesse operazioni svolte in precedenza, seguendo il wiki, anche se qui il meccanismo era a pulsante. La levetta originale era in ottime condizioni.
Ho però dei dubbi sul pennino, non so se sia originale (la penna, per il meccanismo e la celluloide utilizzata, immagino sia degli ani '50):
estense_pennino.jpeg
estense_pennino.jpeg (174.02 KiB) Visto 1337 volte
Che ne pensate? MI piacerebbe sostituirlo con un pennino d'oro. Ho visto sul forum che in quegli anni la Estense faceva bei pennini d'oro. E' possibile trovarli e sostituirli?

- Aurora 88P (scrive benissimo, la trovo molto bella, per quanto preferisca la prima serie. In futuro, si vedrà)
Qui alle operazioni di smontaggio, pulizia e lucidatura si è aggiunto l'intervento finora più impegnativo che mi sia riuscito, la sostituzione delle guarnizioni che perdevano. Ho seguito il wiki ed ho utilizzato la guarnizione del pistone di una siringa da 2,5 come ivi suggerito. Ha funzionato.

Un'ultima notazione. La Aurora e e l'Estense, se tenute qualche ora nella tasca della giacca (quindi, quando si riscaldano), la momento dell'uso tendono a perdere gocce di inchiostro che mi sembra cadano dall'attacco tra serbatoio e sezione, non dal pennino, che rimane pulito. Questo non inficia la scrittura anche subito dopo, durante la quale non ci sono problemi e gocce che cadono (dopo aver tolto, al momento in cui le prendo dalla giacca, la goccia dall'attacco di serbatoio e sezione). Mai avuto questi problemi se le penne sono portate in borsa.
Quale potrebbe essere il problema? come si potrebbe risolvere?

Grazie di nuovo in anticipo a tutti. Perdonate la lunghezza di queste email.
Nel prossimo post riporterò invece il mio più grosso fallimento (fino ad ora).
Un caro saluto.
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PeppePipes
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piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da PeppePipes »

Non vedi il perno trasversale o spina nel fondello della tua Omas semplicemente perché è coperto dal rivestimento dorato. Una piccola complicazione in più. Dovrebbe togliersi con una certa facilità dopo un'energica scaldata. Si può usare la fiamma di un accendino, ruotandoci sopra il fondello per qualche secondo: la temperatura va portata abbastanza in alto per sciogliere il collante bituminoso. Non preoccuparti se la doratura si scurisce o se del liquido nero affiora sporcando la penna; entrambi i problemi si risolvono facilmente con una buona pulita e lucidata. Piuttosto fai attenzione a non schiacciarlo quando l'afferri per estrarlo (proteggendoti le dita dal calore): nel momento in cui esce la pressione che eserciti sul rivestimento non è più contrastata dal fondello interno e la lamina, che è piuttosto sottile, si schiaccia con facilità. Alla fine del lavoro potrai risistemare il rivestimento del fondello: con del Bostik, che forse è la cosa più semplice, anche se recentemente ho trovato molto efficace e pratico il collante in bastoni per le pistole a caldo.
Sei sicuro che i problemi evidenziati dalla Estense e dalla Aurora siano da imputarsi al calore corporeo e non a qualche scrollone di troppo, tipo il classico lancio della giacca sul divano, o la giacca messa sul braccio, con un repentino passaggio alla posizione "a testa in giù"?
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
ulrich1974

piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da ulrich1974 »

Ancora grazie della disponibilità e della cortese ed esauriente risposta!
Con calma e pazienza proverò a staccare il fondello della Omas, seguendo le tue chiare indicazioni.
Riguardo al problema della giacca e del calore, ti assicuro che le non ci sono stati movimenti bruschi, solo, in entrambi i casi (Estense e Aurora), i gesti quotidiani che faccio anche con le altre penne: inserisco nel taschino interno della giacca, mi metto alla guida, mezz'ora/un'ora di viaggio, mi siedo alla scrivania e prendo la penna (la giacca la tolgo, purtroppo, solo quando ritorno a casa).
Un caro saluto.
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Messaggio da nello56 »

Direi che come sempre PeppePipes è stato estremamente chiaro ed esaustivo e quindi
il mio intervento non aggiungerà o toglierà nulla a quanto da Lui detto. ;)
Volevo solo farti i complimenti per le penne, ma soprattutto per l'impegno profuso
a sistemarle. Inoltre vorrei ringraziarti per i riscontri relativi alle pagine con i suggerimenti
presenti nel wiki e da Te consultate.
Sapere che sono servite (e che tutti possono aggiornarle/integrarle con nuove informazioni) è
sicuramente utile al forum.
Nello
ulrich1974

piccolo tesoro (affettivo) del nonno

Messaggio da ulrich1974 »

Grazie mille dei complimenti, ma mi limito a seguire con pazienza il wiki e il forum. Purtroppo ho fatto ache madornali errori, come ho scritto nella sezione cerco e scambio, come nello smontaggio di una duofold striped vacumatic.
Con pazienza, mi attrezzerò meglio.
Appena avrò tempo proverò la sistemazione dello stantuffo della Omas, e pubblicherò qui i risultati.
Cari saluti e grazie ancora a tutti.
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