a proposito: oggi, a causa di una piccola perdita che mi ha imbrattato le mani, sono andato con le mie tesore in una famoserrima cartoleria di Pisa, chiedendo se avesse delle altre carutcce o un converter.piccardi ha scritto:Ciao Matteo,
un calorosissimo benvenuto anche da parte mia, complimenti per le tue penne, per sconosciute che siano quello che conta davvero è che scrivano bene, ce ne sono tante di note e conosciute (e pure care assatanate) per cui non si può dire altrettanto...
Niente da fare.
Dopo averla esaminata, ha detto che pensa sia un'Auretta, e che non aveva nulla di adatto. Ha provato una cartuccia Auretta che aveva come fondo di magazzino, ma non entrava, poi una cartuccia Lamy, di quelle col doppio attacco, ma essendo lunga la penna non si chiudeva.
ho letto qui un modo interessante per dotarle di converter una volta per tutte. Se riuscirò ad andare a Firenze con qualche soldino proverò a comprare un converter Lamy e fare come descritto