Scrivo delle ricette che ho trovato in un libro.
Non sapevo se fare un nuovo argomento o metterlo a seguito di questo, magari si potrebbe fare una cosa più ordinata "comprimendo" le varie ricette
DA: Miniera di secreti, specifici e ricette d'ogni genere, (seconda ediozione, 1863, Trieste)
Inchiostro. - Fa bollire una libbra di galla acciaccata in 6 libbre d'acqua piovana fino a riduzione di due terzi, gettavi dentro 2 once di gomma arabica, sciolta da prima in sufficiente quantità d'aceto, versa nella decozione 8 once di solfato di ferro; fa bollire di nuovo per qualche istante, lascia riposare e decanta. E' questa la ricetta che si trova nella maggior parte de'libri, e che si pratica comunemente.
Inchiostro azzurro. - Togli 25 grammi di cremore di tartaro, ed altrettanto di verderame; riduci in polvere si l'uno che l'altro di questi ingredienti, e gettali in un matraccio, che porrai in bagno d'arena leggiermente caldo, ove lo lascerai stare per 3 giorni. Allora aggiungi 75 grammi d'acqua, e continua a mantenere il fuoco per 6 ore. Feltra il liquore e aggiungi un tantino di gomma arabica.
Quest'inchiostro riesce d' un bellissimo azzurro carico.
Inchiostro rosso. - Il signor Close ha composto un inchiostro rosso, secondo il processo del signor Pajot - Laforet. Si pigliano, in vece del nero di lucerna, 120 parti d'olio di lavanda, 27 parti di gomma copale, e 60 parti di cinabro e si fa il miscuglio come sopra.
Inchiostro rosso incorruttibile. - Si prende 1/4 di libbra di fernambuco del migliore, una oncia di cremore di tartaro, ed egualmente d'allume; si fanno cuocere questi ingredienti in un boccale d'acqua piovana o di fiume, sino alla riduzione della metà; e si aggiugne al residuo, mentre che è ancor caldo, un'oncia di gomma arabica, scelta ed altrettanto di zucchero fino.
Inchiostro d'oro. - PIglia una certa quantità di gomma arabica, della più bianca e migliore che aver si possa; riducila in polvere impalpabile in un mortajo di bronzo; falla sciogliere in acquavite ben forte; aggiungi un po' d'acqua comune per rendere la soluzione più fluida; abbi in pronto dell'oro di conchiglia, polverizzalo, bagnalo con un poco di suddetta acqua gommata, dimena il tutto col dito o col pennello, e lascia riposare il miscuglio per una notte.
Qualora durante la notte la composizione si prosugasse, bisognerà stemperarla di nuovo con acqua gommata, in cui sia infuso del zafferano.
Abbiasi cura che questa infusione d'oro sia abbastanza liquida da potersene servire colla penna.
Bene asciutta che sia la scrittura, converrà darle lustro con un dente di lupo.
Inchiostro di stamperia. - Per fare l'inchiostro di stamperia, si fa bollir dell'olio di Linseme in un vase di terra; vi si dà il fuoco, e si lascia che arda per un quarto d'ora; poi si estingue, si lascia bollire lentamente fino a che sia divenuto molto denso. Allora vi si unisce la sesta parte del suo peso di nero di fumo, e si macina. Qualora vogliasi rendere questo inchiostro men denso, vi si aggiunge un poco d'essenza di tremetina.
Alcuni stampatori vi fanno entrare della fuliggine, dell'acquavite, della colla di bue; ma simili sostanze non sono di niuna utilità.
Questo inchiostro medesimo può servire per marcar la biancheria, essendo indelebile.
Inchistro indelebile. - Si fabbrica un buon inchiostro indelebile, stemperando con acqua comune una sufficiente quantità d'inchiostro delle China la cui base è certamente una materia carbonosa, e la cui composizione non è da noi per ancora ben conosciuta.
Inchiostro simpatico. - Scrivi con una soluzione di vitriuol verde, aggiuntovi un poco d'acido: essendo questa soluzione affatto priva di colore, la tua scrittura non si vedrà punto. Allorchè la vorrai far apparire, immergile in un'acqua in cui sia stata infusa della galla; ovvero inzuppa la carta con una spugna intinta nella detta acqua: e sull'istante vedrai emergere i tuoi caratteri.
Inchisotro violetto. - Fa bollire in un calderotto di rame 75 grammi di fernambuco e 25 grammi di serpentino con 4 ettogr. d'acqua; aggiungi 12 grammi di allume, ed allorchè il liquido avrà evaporato fino a riduzione della metà, uniscivi 3 grammi di gomma arabica in polvere.
Inchiostro verde. - Lascia bollire per mezz'ora in un vase di terra invetriato 50 grammi di verderame in polvere con 4 ettogr. d'acqua: dimena il tutto con una spatola di legno, ed aggiungi 25 grammi di cremore di tartaro. Fa bollire ancora per un quarto d'ora, e passa per pannolino. Indi rimetti il liquore al fuoco, e fa bollire fino a riduzione d'un terzo.
Inchiostro carminio. - Prendi 6 grani di bel carminio, e versavi sopra 2 once di ammoniaca caustica; aggiungivi un denaro di gomma arabica in polvere; lascia riposare il miscuglio fino a che la gomma sia interamente sciolta, ed avrai fatto l'inchiostro.
Quest'inchiostro è certamente più caro di ogni altro inchiostro rosso preparato coi metodi ordinari, ma è altresì senza confronto più bello, più solido e durevole.
Inchiostro della China - Sogli sul fuoco 6 once di colla di pesce in una libbra d'acqua. Fa sciogliere egualmente in 2 once di acqua un'oncia di sugo di regolizia di Spagna e con quest'ultima infusione stempera un'oncia di nero d'avorio. Aggiungi questo miscuglio alla colla così calda, e dimena il tutto con una spatola, finchè ogni cosa sia ben incorporata. Quindi fa svaporare tutta l'acqua in un bagno maria, versa il residuo in forme di piombo che avrai prima unto, e fa seccare.
Di questa composizione si servono gl' Inglesi in cambio del vero inchiostro della China.
Pietra ad inchiostro colla quale si fanno dei calamai onde scrivere senza porvi inchiostro. - Prendi quattordici oncie di gomma arabica, 13 oncie di nero-fumo, 3 oncie di carbone di salcio; sciogli la gomma, che debb'essere in polvere, in un boccale d'acqua comune, che agiterai fino a che la gomma sarà bene disciolta;ciò fatto impasterai la polvere con una parte dell'acqua gommata, cioè quanto basterà per farne la pasta; e ne conserverai l'acqua per l'uso che si dirà in appresso. Forma con questa pasta dei calamai della forma che vorrai; ed essendo la materia ancora molle, vi farai molti piccoli fori. Ciò fatto fa seccare in un forno ardente per quattro o sei ore le tue pietre o calamai, oppure per molto tempo all'ombra. Essendo secchi prendi l'acqua gommata che avrai conservato, immergi in essa una penna, e verniciane i tuoi calamai per tante volte fino a che diverranno ben lucenti e duri come il marmo. Quando vorrai servirtene versa alcune goccie d'acqua in uno dei piccoli fori e prendi una penna che vi terrai immersa. L'acqua essendovi stata appena posta, l'inchiostro non sarà molto nero, ma se lo mescolerai bene colla penna ne diventerà nerissimo.
Intanto che ci sono metto alcune curiosità sempre trovate in questo libro:
Modo d'impedire che l'inchiostro ammuffisca. - La muffa che tanto facilmente si forma nell'inchiostro, oltre esserne d'incomodo lo altera sensibilmente. Si sono proposti molti espedienti a fine di evitare un tale inconveniente: ne additeremo qui alcuni di più facile esecuzione. 1.° Mettin nella bottiglia che contiene l'inchiostro 6 o 8 grani d'orzo triturati. 2.° Versa nell'inchiostro alcune gocce d'olio di spigo, o di qualunque altra essenza. 3.° Metti nell'inchiostro un poco di canfora. 4.° Nel comporre l'inchiostro, uniscivi mezz'oncia di chiodi di garofani per ogni libbra di galla.
Far comparire visibile una scrittura tuffando la carta nell'acqua. - Se si tracciano de' caratteri con una soluzione di nitrato di bismuto, essi diverranno invisibili quando si saranno asciugati; ma bagnando la carta coll'acqua i caratteri si manifesteranno d'un colore bianco opaco.
Il nitrato di mercurio produce lo stesso effetto.
Anche scrivendo con una soluzione d'allume sopra una carta poco collata, i caratteri non si vedranno dopo essersi seccati; ma allorchè si vuole ch'essi compariscano, basta bagnare la carta e presentarla al lume per vederli chiari e leggibili.
Un altro modo consiste nello scrivere con un miscuglio composto di una parte d'acido nitrico e tre parti d'acqua: i caratteri restano invisibili subito che si sono asciugati; e si fanno ricomparire bagnando nell'acqua la carta, la quale in questo caso vuol essere forte e ben collata.
Far diventar nero un inchiostro invisibile. - SCrivi sulla carta con una soluzione di solfato verde di ferro; allorchè lo scritto sarà secco, le lettere non saranno visibili, ma passandovi sopra un pennello od una spugna inzuppata nella tintura di galla, lo scritto diventerà nero all'istante.
Render visibile uno scritto invisibile coll'esporlo alla luce. - Scrivi con una soluzione di nitrato d'argento, sufficientemente diluita, a fine di non intaccare la carta: i caratteri quando saranno asciutti rimarranno perfettamente invisibili, finchè sieno difesi in qualche modo dalla luce, o che la carta sia tenuta strettamente ripiegata su sè stessa; ma se verrà esposta ai raggi del sole, o semplicemente alla luce del giorno, lo scritto acquisterà presto un color bruno, e finalmente diverrà nero.
Far comparire in caratteri d'argento una scrittura invisibile. - Scrivi su di una carta con una soluzione diluita di super-acetato di piombo, lo scritto ne sarà perfettamente invisibile. Per rendere leggibili i caratteri non hai a far altro che tener la carta, intanto che la scrittura è tuttavia fresca, sopra una scodella, in cui sia dell'acqua impregnata di gas idrogeno solforato: la scrittura assumerà allora un colore brillante metallico riflettente quelli dell'iride.