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consigli e valutazione grafia

Inviato: domenica 20 aprile 2014, 0:33
da Crononauta
roger ha scritto:Il mio problema è che le frasi scritte in italiano e non in "matematichese" risultano spesso illeggibili perché, non avendo mai abbandonato il corsivo delle elementari, nel corso degli anni si è trasformato in una sinusoide spesso illeggibile.
Vorrei chiedervi la gentilezza di darmi qualche dritta, tenendo conto dei seguenti fatti:
- lo stampatello minuscolo tendo a evitarlo sia perché ho la necessità di scrivere veramente veloce, sia perché sono affezionato al corsivo
- se fosse possibile vorrei (correggendo i miei difetti) rendere la mia scrittura simile al "corsivo dei nonni": quello che si legge nei documenti di guerra, atti amministrativi ecc del 900
- ribadisco che devo essere un missile
Un applauso, intanto, per "si è trasformato in una sinusoide": solo uno studente di Fisica poteva pensarlo :lol:
Detto questo, la tua grafia non è male, è solo irregolare.
Capisco benissimo il tuo problema, perché 25 anni fa (sigh) l'ho vissuto identico, oltretutto in un'epoca in cui non c'erano internet e i forum a cui chiedere informazioni ;-)
E così sviluppai il mio personalissimo stile, posto che ho sempre amato le grafie ottocententesche con gli svolazzi ;-) Posso quindi darti a ragion venduta qualche consiglio.
I capisaldi per scrivere decentemente e in fretta sono poi, a guardarci, abbastanza intuitivi:
  • La grafia deve essere regolare;
  • Deve permettere di essere scritta in fretta senza sforzo.
Il secondo punto è fondamentale, perché il primo implica il secondo. Ovvero, la grafia va studiata in modo da dare al pennino il numero minore possibile di interruzioni, e anche di cambi di direzione. Ogni interruzione, ogni cambio di direzione, è tempo perso o, se si cerca di compensare "aumentando la velocità", un decadimento di qualità.

Per esempio, vedo che spesso fai la f con l'anello in alto, il tratto discendente, stacchi il pennino, fai il tratto orizzontale, e stacchi la lettera successiva. Questo fa perdere del tempo. Prova a farla (come vedo già che fai qualche volta) con un fiocchetto anche nella gamba in basso che "lega" il tratto orizzontale. In questo modo la lettera può diventare una specie di 8 da fare in continuo.
Stesso discorso la z, la fai con tre tratti segmentati e il taglietto in mezzo: sono 4 tratti distinti, interrotti, sincopati. Prova a farla tipo un "3" con la gamba in basso richiusa a fiocco, in modo che possa continuare subito con la lettera successiva: ti accorgerai che diventa un'unica linea curva, praticamente due semicerchi sovrapposti.
Potrei dirti qualcosa anche sulla g, vedo che spesso fai la gamba in basso con una riga dritta, e poi ti interrompi e vai a continuare legando in modo "rettilineo". Anche qui, fai bene il "fiocco" in fondo alla gamba, in modo che non diventino due righe spezzate, ma un'unica linea curva continua.

Sembrano tutte sciocchezze, ma un po' qui e un po' lì, alla fine ti accorgi di scrivere in modo molto più scorrevole, con lo stesso sforzo di prima, e salvaguardando molto di più la qualità.

Ciao!

consigli e valutazione grafia

Inviato: domenica 20 aprile 2014, 14:47
da roger
ahaha vedo che volendo ce n'è di lavoro da fare!
Magari comincerò a sperimentare qualche variazione nei pomeriggi in cui scrivo riassunti o copio paragrafi importanti senza fretta. Dite che un pennino tronco potrebbe aiutare a mettere in risalto le irregolarità e imprecisioni per poter così apportare delle correzioni "mirate"?

ps: la pilot plumix nei negozi online italiani non c'è verso di trovarla; sapreste suggerirmi qualche cartoleria in zona milano che ne vende?

consigli e valutazione grafia

Inviato: domenica 20 aprile 2014, 21:13
da Ottorino
Fai uno/due cambiamenti per volta, altrimenti ti ingolfi.
Forse è presto per il pennino tronco, che sarebbe un cambiamento abbastanza importante.

Leggi un po' dei documenti del wiki, che cosi' analizzando te stesso e vedendo quello che dicono i calligrafi, adotti quello che ti torna meglio.

Anche io, ai bei tempi, avevo adottato strategie simili a quelle che dice Massimo; scorciare i percorsi.
Ad esempio la f minuscola la facevo come un 8 preso e tirato per i piedi e la testa. Poi son passato alla f tipo gondola, tipo un segno d'integrale col gambino e mi pare meglio.
La stessa p minuscola era diventata una f senza parte superiore, ovvero con occhiello inferiore.
L'adottare la mancanza di occhielli ha contribuito alla leggibilità generale che se n'era un po' andata.

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Inviato: domenica 20 aprile 2014, 23:22
da Silente
Io posso solo riportare la mia esperienza personale e non supportata da alcuno studio calligrafico serio. Uso da qualche mese, e con una certa frequenza, un pennino OB: la scrittura è diventata più leggibile e le formule vengono benone. Il flusso generoso dell'alimentatore della Pelikan 140 su cui è montato, permette una certa velocità di scrittura senza alterazioni del tratto.
All'università (ho fatto fisica anch'io), usavo prevalentemente la M150, pennino F, scorrevolezza da favola, che rendeva possibile scrivere velocemente nelle stesse condizioni descritte sopra, senza perdere una parola. Non mi ponevo, va detto, problemi di bellezza della scrittura... Mi bastava capire quello che avevo scritto a lezione...