rembrandt54 ha scritto:Secondo me il problema sta solo nell'interpretazione della lingua italiana;
mi spiego... flusso "generoso" viene inteso (sbagliando) come flusso "eccessivo"
Il primo non crea inconvenienti, il secondo sì !!!!
No, eccessivo vuol dire eccessivo, generoso vuol dire generoso.
Ci sono penne che fanno affluire più inchiostro rispetto ad altre, è un buon sistema per evitare problemi di mancato avvio. Inoltre rende anche più facile avere un tratto scorrevole. Su alcune carte più assorbenti questo allarga il tratto in maniera significativa. Esiste una dinamica anche nel flusso di inchiostro, c'è chi ne manda di più chi di meno. Questo significa il risultato di avere un tratto più ampio.
Nessun problema funzionale, non è un inconveniente, la penna funziona benissimo solo che a parità di dimensione della punta del pennino ti trovi con due linee di spessore diverso.
rembrandt54 ha scritto:
Poi per quanto riguarda la minore autonomia...... personalmente giro con almeno 6 penne e se mi finisce l'inchiostro in una, sono addirittura contento così posso utilizzare anche un'altra delle mie adorate penne !!!
Non è solo questione di autonomia, che comunque conta, perché non tutti han voglia di girare con 6 penne e se l'inchiostro finisce e non ce l'hai sottomano non scrivi, ma è una questione di tratto.
Come dicevo se una penna ha un flusso più generoso è naturale che il tratto tenda ad allargarsi, quando è eccessivo sbrodola, hai accumuli, perdite ecc. ma non è questo il caso.
La penna scrive benissimo, tranne per gli appassionati della scrittura fine che si trovano con un tratto allargato. A chi piace una scrittura grassa il flusso generoso piace, se il tratto è troppo largo basta prendere la misura di pennino sotto.
Ma chi preferisce una scrittura sottile difficilmente può andare sotto l'XF e dato che il tratto comunque si allarga è ovvio che una penna con un flusso meno generoso per loro (ed anche per me, visto che mi piace questo tipo di scrittura) scrive meglio perché da un tratto più fine.
Simone