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Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: martedì 24 giugno 2014, 12:35
da Crononauta
Irishtales ha scritto:La differenza sostanziale è nelle legature. Inserisco il collegamento ad un sito di riferimento per gli insegnati delle scuole primarie americane. Non esiste un solo manuscript - come non esiste un solo corsivo - da un punto di vista di "stile"; la differenza sostanziale, è appunto nelle legature. Ridurle significa (forse) scrivere più lentamente, ma nel tempo mantenere più leggibile la grafia:
http://educationalfontware.com/
Irish, io - me ne scuso - ma dissento profondamente con questa tua visione del corsivo. Il corsivo, come dice il nome stesso, deve "correre", essere veloce. Deve essere la nostra grafia per quando abbiamo necessità di scrivere qualcosa in fretta, prendere appunti velocemente; esigenza che - anche nel mondo digitale nel quale ci stiamo muovendo - esiste tuttora e, credo, esisterà sempre, quantomeno per un fatto di anchor mnemonico: proprio Umberto Eco ai primordi della tecnologia applicata allo studio, criticava gli studenti col vizio di fotocopiare tutto; che era in fondo la stessa cosa che oggi si fa, ancora più facilmente ed estesamente, coi supporti digitali. Ma Eco non ne faceva un gretto motivo di copyright, bensì - spiegava - perché quegli studenti facendo così non stanno imparando nulla. Essi commettono il gravissimo errore di confondere il possesso della nozione con la sua conoscenza.
E per prendere appunti efficienti, è necessario che essi siano leggibili; ma un appunto scritto maluccio è comunque meglio di un appunto non preso del tutto perché non hai fatto in tempo. Ecco che ridurre il corsivo a un esercizio stilistico è limitativo oltreché fuorviante. Il corsivo diventa uno strumento potentissimo e importantissimo alla base del nostro apprendimento.

Quindi dovremmo discutere su cosa insegnare del corsivo, ovvero quali debbano essere le finalità di un corsivo.
A mio avviso la scuola dovrebbe avere l'importante ruolo di insegnare gli strumenti per "gestire" il proprio corsivo. Dovrebbe dare le basi e i fondamenti per imparare a scrivere in modo veloce, ben legato, scorrevole, e mantenendo nel contempo una leggibilità accettabile. Cosa che, purtroppo, non fa più (o forse, in realtà, non ha mai fatto, almeno non in questi termini).

Quando poi uno ha chiari questi elementi "strutturali", potrà consapevolmente iniziare a personalizzarsi il proprio corsivo per renderlo ancora più efficiente, e trovando il giusto compromesso fra eleganza, leggibilità e velocità.

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: martedì 24 giugno 2014, 13:18
da cassullo
Grazie a coloro che hanno letto il mio post fimo alla fine !
Saluti :thumbup:

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: martedì 24 giugno 2014, 15:04
da courthand
Forse quanto scritto da Eco ha a che fare anche con i meccanismi che regolano la funzione mnemonica. In soldoni ognuno di noi memorizza di più quello che legge di quello che ascolta e più ancora quello che scrive di quello che legge o ascolta - il tutto in percentuale variabile da individuo a individuo. Da qui l'importanza degli"appunti", sia il corsivo più o meno...corsivo.

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: martedì 24 giugno 2014, 21:42
da Max1966
Bello scritto Costantino e si...., grazie, da alcuni spunti di riflessione.
La mia riflessione era più rivolta nei confronti dei bambini e giovani ma a ripensarci anche verso,il mondo adulto è altrettanto valida.
Io amo scrivere e sono forse rimato indietro nel tempo, scrivo tante lettere agli amici e questo mi porta ad avere una estrema cura ad ogni dettaglio di una lettera, dalla precisa scelta delle carta e busta, il loro colore, spessore, peso, la scelta della stilografica con cui la scriverò, la scelta del colore e poi la cosa piacevolissima il prendermi il MIO TEMPO per scriverla uscendo dal mondo frenetico che ci circonda.

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Inviato: martedì 24 giugno 2014, 21:54
da Max1966
"Ecco che ridurre il corsivo a un esercizio stilistico è limitativo oltreché fuorviante. Il corsivo diventa uno strumento potentissimo e importantissimo alla base del nostro apprendimento."

No non concordo, prima il corsivo deve essere un esercizio stilistico, lo devi imparare con le sue precise regole POI solo quando lo si è veramente imparato lo si può adattare a tutte le nostre particolarissime esigenze

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Inviato: martedì 24 giugno 2014, 23:37
da PenninoM
E se semplicemente si distinguesse fra il corsivo formale ed il corsivo personale? Anche se è un po' estremo Da Vinci scriveva gli appunti "criptati" con un suo corsivo personale, anzi, personalissimo, ma se doveva scrivere atti ufficiali certo usava lo stile formale. La cosa è di principio, penso, corsivo o non corsivo.
Vi è anche un aspetto da non sottovalutare, senza una penna le persone che non possono permettersi il computer (ed io ne conosco) come farebbero? Verrebbero tagliate fuori dalla società e ciò è profondamente ingiusto e frutto di un pensiero classista, perciò vi sarebbe sin dalla nascita l'impossibilità di un riscatto sociale, il non poter fare i compiti a casa, o studiare (perché scommetto che, abbandonata la scrittura su supporto cartaceo, si abbandonerebbe anche la carta) relegherebbe le persone ad un livello di istruzione ridotto al minimo spesso non sufficiente e perciò si ricadrebbe nella stessa situazione di due o tre secoli fa, perchè i non o poco istruiti non possono neanche votare, e tutto ricadrebbe in mano all'élite computerizzata, un'oligarchia, un calcio in faccia alla Costituzione Americana.
Vi è anche da pensare alla scrittura come modo veloce di fissare nozioni, certo, vi sono record di scrittura su tastiera, ma non tutti sono così veloci, come si fa a seguire il pensiero di un professore se non si è abbastanza veloci per trascriverlo e ricordarlo? Per queste r,agioni il corsivo e soprattutto la penna va salvaguardata, penso io.
P.S. Ammetto di aver preso pochissime volte appunti perchè sul foglio si accavallano le parole passate con quelle presenti e il prodotto era un discorso abbastanza sconnesso.

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Inviato: martedì 24 giugno 2014, 23:48
da PenninoM
Ma il Manuscript cosa sarebbe? Questo: a b c d e f...? Lo stampatello minuscolo? Almeno io lo ho imparato con questo nome.

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Inviato: martedì 24 giugno 2014, 23:54
da PenninoM
In extremis se posso, faccio una richiesta, si potrebbe continuare l'intervista al signor Abrami? Come mai Biro ha creato uno strumento così odiato e scomodo? Come faceva a sentirne la necessità????? Non si può inclinare la biro, se lo si fa non si scrive! Trovo sia limitante, soprattutto per il corsivo!

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: mercoledì 25 giugno 2014, 1:20
da Papo56
Si può essere più biecamente immersi nell'Aurea mediocritas di me?
Mi ritrovo ad essere d'accordo sia con le affermazioni di Irish che con quelle del Cromonauta.
Ho trovato talmente illuminante l'aforisma di Umberto Eco, che sentendo rincasare mio figlio ho voluto lo leggesse subito. ;)

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: mercoledì 25 giugno 2014, 16:13
da Funkyostilo
Il problema è che rimaniamo sempre passivi ad accettare tutto questo, possibile che non c'è modo per far tornare l'importanza della scrittura a scuola?
Io ho 30 anni e non mi è stata insegnata la bella grafia a scuola, volevo usare la stilografica ma le maestre ci obbligavano ad usare le replay, penne pessime, con una punta che facevi una forza incredibile a trascinarla sul foglio (quante volte sono tornato a casa con i dolori alle mani dopo un tema!) e un'impugnatura scivolosa e sottile, una vera porcheria!
Nessuno mi ha mai insegnato come impugnare correttamente una penna e nessuno mi ha mai insegnato come migliorare la mia grafia, si limitavano solo a dire che era brutta!
Ed è un peccato, perchè visto e considerato che ho vinto diversi premi per i miei scritti (anche un concorso dove ho vinto come miglior tema d'italia in 5° liceo), ho sempre desiderato che le persone apprezzassero anche "l'aspetto" oltre al contenuto di ciò che fluisce dai miei pensieri al foglio, passando per la punta di una penna!
Adesso se ne escono dicendo che non serve neanche più insegnare a scrivere "a mano", che tanto c'è il PC, quando se dipendesse da me scriverei a penna pure sul forum se fosse possibile!
Ho una figlia di 4 mesi e mezzo e sono terrorizzato dall'idea che un giorno non saprà neanche impugnare una penna o non possa fare una banale lista della spesa senza un tablet...sono l'unico genitore con questo terrore o è un sentimento comune?
E se è un sentimento comune, per quale motivo nessuno sembra preoccuparsene?
A chi bisogna rivolgersi per fare in modo che qualcosa venga reintegrato in un programma scolastico?
Sono fortemente convinto che lo scrivere a mano e sopratutto in corsivo, aiuti tantissimo nello sviluppo psicomotorio, la scrittura è una forma d'arte, un'espressione di noi stessi, non vedo grande differenza tra lo scrivere bellissime lettere e dipingere e mi rammarico ogni giorno che a me, a scrivere "bello", non me l'abbia mai insegnato nessuno!
E' un anno che cerco qualcuno che mi faccia lezioni di bella grafia a pescara e non trovo nessuno!
Possibile che una cosa che ci rappresenti così tanto come la grafia, che faccia emergere fuori i lati nascosti del nostro carattere, che tutto sommato espone a chi legge una parte di noi, sia considerata così poco importante?

Siamo bell' 'e fritti !! (sulla scrittura manuale parte 2)

Inviato: mercoledì 25 giugno 2014, 16:26
da Darkizz89
Funkyostilo ha scritto:Il problema è che rimaniamo sempre passivi ad accettare tutto questo, possibile che non c'è modo per far tornare l'importanza della scrittura a scuola?
Io ho 30 anni e non mi è stata insegnata la bella grafia a scuola, volevo usare la stilografica ma le maestre ci obbligavano ad usare le replay, penne pessime, con una punta che facevi una forza incredibile a trascinarla sul foglio (quante volte sono tornato a casa con i dolori alle mani dopo un tema!) e un'impugnatura scivolosa e sottile, una vera porcheria!
Nessuno mi ha mai insegnato come impugnare correttamente una penna e nessuno mi ha mai insegnato come migliorare la mia grafia, si limitavano solo a dire che era brutta!
Ed è un peccato, perchè visto e considerato che ho vinto diversi premi per i miei scritti (anche un concorso dove ho vinto come miglior tema d'italia in 5° liceo), ho sempre desiderato che le persone apprezzassero anche "l'aspetto" oltre al contenuto di ciò che fluisce dai miei pensieri al foglio, passando per la punta di una penna!
Adesso se ne escono dicendo che non serve neanche più insegnare a scrivere "a mano", che tanto c'è il PC, quando se dipendesse da me scriverei a penna pure sul forum se fosse possibile!
Ho una figlia di 4 mesi e mezzo e sono terrorizzato dall'idea che un giorno non saprà neanche impugnare una penna o non possa fare una banale lista della spesa senza un tablet...sono l'unico genitore con questo terrore o è un sentimento comune?
E se è un sentimento comune, per quale motivo nessuno sembra preoccuparsene?
A chi bisogna rivolgersi per fare in modo che qualcosa venga reintegrato in un programma scolastico?
Sono fortemente convinto che lo scrivere a mano e sopratutto in corsivo, aiuti tantissimo nello sviluppo psicomotorio, la scrittura è una forma d'arte, un'espressione di noi stessi, non vedo grande differenza tra lo scrivere bellissime lettere e dipingere e mi rammarico ogni giorno che a me, a scrivere "bello", non me l'abbia mai insegnato nessuno!
E' un anno che cerco qualcuno che mi faccia lezioni di bella grafia a pescara e non trovo nessuno!
Possibile che una cosa che ci rappresenti così tanto come la grafia, che faccia emergere fuori i lati nascosti del nostro carattere, che tutto sommato espone a chi legge una parte di noi, sia considerata così poco importante?
Sono d'accordo con ogni singola parola che hai scritto. Pensa invece quando io avrò un figlio, la scrittura sarà solo orpello per ricordare i tempi andati?
Scusate la brevità, ma son sul vituperato tablet tra un alimentatore ed un pennino che sistemo...