Celluloide ha scritto:Caro Alessandro, cari amici tutti,
Prima di tutto voglio dire che sono d'accordo sul fatto che le migliori penne stilografiche al mondo sono le Pelikan.
Anzitutto un benvenuto, dopo di che devo dire che su questa affermazione (come su qualunque altra relativa a quale è la marca migliore) non sono d'accordo, vedi:
http://www.penciclopedia.it/744/quale-l ... ografiche/
Aggiungerei inoltre che la marca alla fine significa poco, delle pochissime moderne che ho una delle migliori per me è la Edson della Waterman, azienda che ha prodotto anche quel fallimento di penna che è la Carene.
Celluloide ha scritto:
Mai avuto il minimo problema, mentre con le altre...
Personalmente, non ho mai avuto nessun problema anche con Lamy e Pilot, in realtà un problemino con Pelikan l'ho avuto (un extrafine inusabile, ancorché sostituito senza spesa ed immediatamente con un fine, cosa che va a merito della professionalità e correttezza dell'azienda).
Ma potrei esser stato fortunato ed aver preso solo modelli buoni.
Celluloide ha scritto:Quello che voglio esprimere è che la stilografica è una passione, e che passione sarebbe se non ci facesse un po' impazzire? Ho passato una settimana a far scrivere una OMAS Rinascimento, forse la peggior penna mai costruita (almeno fra quelle che costavano quasi un milione, ai tempi) ma era un regalo di mio padre. In confronto a quella la Homo Sapiens è un'astronave!
Le Montblanc sono di buon livello, ma sono molto discontinue nella qualità. Molte volte bisogna lavorare di fino per farle scrivere bene. Io ne ho diciannove, e ora posso dire che ne sono davvero soddisfatto. Ma io non sono il tipo da centri di assistenza, non faccio le class actions, compro nei mercatini penne ridotte al lumicino, e le sistemo poco per volta, con i pezzi di recupero. Qualche volta compro penne nuove, ma sappiamo che è un prodotto artigianale, e può essere lontano dalla perfezione. Ho fra le mani il mio ultimo acquisto(nuova!): Marlen collezione Continenti America; pennino 18 kt veramente imperfetto, punta che tende a sinistra e le puntine graffiano il foglio in modo raccapricciante! Che fare? Tornare al negozio appena possibile (60 km) e farla mandare in assistenza, oppure tentare una delicata operazione di raddrizzamento e poi di levigatura delle puntine? Inutile dire: opzione B. Ora la penna va d'incanto!
Che dire... per tutto questo non posso che ammirare la tua pazienza e caparbietà.
Io francamente da una penna nuova mi aspetto che scriva, scriva bene e lo faccia con un ragionevole range di inchiostri e carte. E se non lo fa la giudico di bassa (o infima quando non scrive) qualità.
Dopo di che con sforzo, tempo e/o denaro si fa scrivere anche le penne messe peggio, ma se devo esprimere un giudizio su una penna non posso fare a meno di dire che una ditta che vende penne con pennini difettosi dovrebbe essere sanzionata opportunamente; da quel che dici la mia conclusione ad esempio sarebbe di non comprare mai una Marlen (non corro comunque il rischio, a me piacciono principalmente le antiche...).
Simone
PS per quanto ne so nessuna delle penne che hai citato è un prodotto artigianale. Sono tutte penne (per quanto le aziende ci possano girare sopra) di produzione industriale.