Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
- Arst64
- Snorkel
- Messaggi: 164
- Iscritto il: venerdì 8 giugno 2012, 19:53
- La mia penna preferita: Pilot Custom 742 - Pennino FA
- Il mio inchiostro preferito: Asa-Gao
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- FountainPen.it 500 Forum n.: 079
- Arte Italiana FP.IT M: 064
- Fp.it ℵ: 054
- Fp.it 霊気: 064
- Fp.it Vera: 064
- Località: Bergamo
- Gender:
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Per quanto mi riguarda mi innamorai della Hemingway "a prima vista". Nella vetrina di una nota ed ormai scomparsa cartoleria nel centro della mia città la vidi e fu subito amore; il pennino dalle dimensioni "enormi", quel colore arancio "sfacciato", la clip dalla forma sinuosa ed al tatto ruvida. Decisi che doveva essere mia e, fatti i necessari "due conti in tasca" (ero un "piccolo" e 750.000 lire per me erano tante) entrai nella cartoleria. Mi guardai un po' attorno, in attesa che un signore giunto prima di me venisse servito e giunto il mio turno, con grande emozione, formulai la mia richiesta; quando la signora i disse che l'ultimo pezzo era stato venduto . . . al signore da poco uscito . . . mi sentii come "abbandonato". Ancora oggi, quando penso ad una bella MB la mia pancia brontola pensando alla Hemingway perduta.
Dopo poco decisi comunque d'investire in una penna arancio ed acquistai una Parker Duofold Big red (riedizione anni 80) che ancora oggi mi accompagna e si contende la palma della penna arancio più bella con la Dolce Vita.
Dopo poco decisi comunque d'investire in una penna arancio ed acquistai una Parker Duofold Big red (riedizione anni 80) che ancora oggi mi accompagna e si contende la palma della penna arancio più bella con la Dolce Vita.
ho paura, ma faccio finta di nulla e tiro dritto
-
- Touchdown
- Messaggi: 38
- Iscritto il: martedì 22 ottobre 2013, 22:37
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Firenze
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Bè... la risposta secca ad un titolo del genere è semplicemente "si."! ...e con questo si potrebbe chiudere!
Come ho accennato nel messaggio di presentazione mi sono iscritto in qs. forum solo per prendere parte a qs. discussione ...ovvero mi sono proprio sentito chiamato in causa!
Anche se non sono un bravo scrittore voglio cercare di raccontarvi quegli anni e perché questa penna è salita agli onori del mito.
…esiste una simpatia personale, l'impulso o l'acquisto "di pancia" che dir si voglia… a Firenze gli amici della Casa della Stlografica (i mitici Vittorio e Patrizia) in collaborazione con la MontBlanc fecero la presentazione della Hemingway nel salone grande dello "Spedale Degli Innocenti" in P.zza Santissima Annunziata, ricordo tutta la giornata come se fosse accaduto una settimana fa! …da quel momento è stato vero amore!
Sono state dette molte cose giuste nei messaggi precedenti, ma è necessario tenere in considerazione che oggi tutto è distorto dal fatto che la Hemingway è ormai una penna vintage, abbastanza rara e sopratutto molto costosa! Quest'ultimo punto crea tutta la questione, la Hemingway è nata per essere una penna giocosa, certo costosa ma giocosa! ...non aveva la pretesa di essere un monumento di materiali preziosi da poter giustificarne il costo attuale.
Quell'anno hanno lanciato anche la Lorenzo, ma non era la solita cosa, era fatta di un'altra pasta aveva meno carattere, di nuovo un'estetica austera e metallo prezioso che volutamente voleva creare timore reverenziale... anche solo per il fatto che costava costava come 4 Hemingway!
Infatti è già stato detto, il primo punto a favore della Hemingway era il prezzo, non era economica ma costava una cifra piuttosto ragionevole! …ad occhio e croce oggi si parlerebbe di un oggetto da 6/700 euro.
Un'altra questione è che all'epoca le penne celebrative o ad edizione limitata erano veramente rare, e venivano fatte solo in occasioni veramente speciali. Se la memoria non mi inganna l'unica altra edizione celebrativa degna di nota, era stata fatta qualche anno prima da Waterman per il centenario, la MAN 100 in argento, ma costava moltissimo!
Possiamo anche accennare al fatto che il mercato delle stilografiche antiche era in totale fermento, la penna che più si cercava era la Etiopia, a ruota la 139, e la Duofold arancio taglia grande!
Ebbene... se ci fate caso la Hemingway ha qualcosa di tutt'e tre, ovvero è una penna dall'aspetto tozzo come la Etiopia, ovviamente è molto somigliante alla 139 (visto che ne è la rivisitazione) ed ha il colore della Duofold.
Se riflettete, queste tre cose, non sono così ovvie, nel senso che avrebbero potuto fare una vera rivisitazione della 139 tutta nera invece che introdurre l'arancio, infatti ho un vago ricordo di aver visto il giorno stesso della presentazione alcune foto di un prototipo di Hemingway completamente nero.
Avrebbero potuto fare una penna dall'aspetto un po' più slanciato.
Sempre parlando del periodo che stavamo vivendo, dovete considerare che la MontBlanc era la serie Meisterstuck ed era la penna da "notai", qualsiasi Meisterstuck (sia la 144 come pure la 146 e la 149) con quell'estetica nero ed oro era troppo austera …so che nel catalogo vi erano altre penne, quelle di metallo (che tutt'ora ho in collezione in almeno un paio di versioni) ma non hanno mai incontrato molto il gusto del pubblico, avevano sempre uno stile troppo "teutonico" ma… un bel giorno… arriva questo oggetto strano che ha rappresentato la rottura con lo stile adottato fino ad allora.
Io che non ero riuscito a comprare una Etiopia e non ero neppure riuscito a trovare una bella Duofold funzionante, mi son comprato la Hemingway!
Per quanto mi riguarda già lavoravo, stavo finendo l'università, ero single ed avevo una discreta disponibilità di soldi, mi mancavano 3 esami e la tesi, e così ad ogni promozione mi sono comprato una Hemingway, una per usarla, una di ricambio ed una da mettere in collezione nuova.
Poi... dopo la tesi avrei voluto comprarne un'altra ma era passato troppo tempo e non sono riuscito a trovarne più… al prezzo di listino!
Obbiettivamente è una penna molto ben riuscita e molto equilibrata, per qualche misterioso motivo sono riusciti a creare un vivace contrasto di colori per una penna "importante" che non si prende troppo sul serio ma senza essere eccessivamente frivola.
Se volete le foto delle tre gemelle dovete avere un po'di pazienza, non le tengo in casa.
Come ho accennato nel messaggio di presentazione mi sono iscritto in qs. forum solo per prendere parte a qs. discussione ...ovvero mi sono proprio sentito chiamato in causa!
Anche se non sono un bravo scrittore voglio cercare di raccontarvi quegli anni e perché questa penna è salita agli onori del mito.
…esiste una simpatia personale, l'impulso o l'acquisto "di pancia" che dir si voglia… a Firenze gli amici della Casa della Stlografica (i mitici Vittorio e Patrizia) in collaborazione con la MontBlanc fecero la presentazione della Hemingway nel salone grande dello "Spedale Degli Innocenti" in P.zza Santissima Annunziata, ricordo tutta la giornata come se fosse accaduto una settimana fa! …da quel momento è stato vero amore!
Sono state dette molte cose giuste nei messaggi precedenti, ma è necessario tenere in considerazione che oggi tutto è distorto dal fatto che la Hemingway è ormai una penna vintage, abbastanza rara e sopratutto molto costosa! Quest'ultimo punto crea tutta la questione, la Hemingway è nata per essere una penna giocosa, certo costosa ma giocosa! ...non aveva la pretesa di essere un monumento di materiali preziosi da poter giustificarne il costo attuale.
Quell'anno hanno lanciato anche la Lorenzo, ma non era la solita cosa, era fatta di un'altra pasta aveva meno carattere, di nuovo un'estetica austera e metallo prezioso che volutamente voleva creare timore reverenziale... anche solo per il fatto che costava costava come 4 Hemingway!
Infatti è già stato detto, il primo punto a favore della Hemingway era il prezzo, non era economica ma costava una cifra piuttosto ragionevole! …ad occhio e croce oggi si parlerebbe di un oggetto da 6/700 euro.
Un'altra questione è che all'epoca le penne celebrative o ad edizione limitata erano veramente rare, e venivano fatte solo in occasioni veramente speciali. Se la memoria non mi inganna l'unica altra edizione celebrativa degna di nota, era stata fatta qualche anno prima da Waterman per il centenario, la MAN 100 in argento, ma costava moltissimo!
Possiamo anche accennare al fatto che il mercato delle stilografiche antiche era in totale fermento, la penna che più si cercava era la Etiopia, a ruota la 139, e la Duofold arancio taglia grande!
Ebbene... se ci fate caso la Hemingway ha qualcosa di tutt'e tre, ovvero è una penna dall'aspetto tozzo come la Etiopia, ovviamente è molto somigliante alla 139 (visto che ne è la rivisitazione) ed ha il colore della Duofold.
Se riflettete, queste tre cose, non sono così ovvie, nel senso che avrebbero potuto fare una vera rivisitazione della 139 tutta nera invece che introdurre l'arancio, infatti ho un vago ricordo di aver visto il giorno stesso della presentazione alcune foto di un prototipo di Hemingway completamente nero.
Avrebbero potuto fare una penna dall'aspetto un po' più slanciato.
Sempre parlando del periodo che stavamo vivendo, dovete considerare che la MontBlanc era la serie Meisterstuck ed era la penna da "notai", qualsiasi Meisterstuck (sia la 144 come pure la 146 e la 149) con quell'estetica nero ed oro era troppo austera …so che nel catalogo vi erano altre penne, quelle di metallo (che tutt'ora ho in collezione in almeno un paio di versioni) ma non hanno mai incontrato molto il gusto del pubblico, avevano sempre uno stile troppo "teutonico" ma… un bel giorno… arriva questo oggetto strano che ha rappresentato la rottura con lo stile adottato fino ad allora.
Io che non ero riuscito a comprare una Etiopia e non ero neppure riuscito a trovare una bella Duofold funzionante, mi son comprato la Hemingway!
Per quanto mi riguarda già lavoravo, stavo finendo l'università, ero single ed avevo una discreta disponibilità di soldi, mi mancavano 3 esami e la tesi, e così ad ogni promozione mi sono comprato una Hemingway, una per usarla, una di ricambio ed una da mettere in collezione nuova.
Poi... dopo la tesi avrei voluto comprarne un'altra ma era passato troppo tempo e non sono riuscito a trovarne più… al prezzo di listino!
Obbiettivamente è una penna molto ben riuscita e molto equilibrata, per qualche misterioso motivo sono riusciti a creare un vivace contrasto di colori per una penna "importante" che non si prende troppo sul serio ma senza essere eccessivamente frivola.
Se volete le foto delle tre gemelle dovete avere un po'di pazienza, non le tengo in casa.
-
- Touchdown
- Messaggi: 38
- Iscritto il: martedì 22 ottobre 2013, 22:37
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Firenze
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Ho notato con stupore che nessuno ha aggiunto alcunché al mio messaggio.
...ed io che speravo di stimolare un po' di discussione...
Ebbene ricordate il vecchio detto "ogni promessa è debito", poiché vi ho promesso una foto delle tre gemelle ero in debito di una foto, oggi allego la foto! ...e visto che avete pazientemente aspettato ho fatto un "ritratto di famiglia" le tre gemelle insieme alla nonna, la 139, non ho incluso nel ritratto di famiglia la mamma (la 149) perché mi sembrava un po'troppo scontato.
Voglio aggiungere una curiosità: la 139 ha il solito passo di appianatura del cappuccio della Hemingway e della 149 ma ha un diametro un pochino più piccolo (circa 2 decimi di millimetro) questo fa si che il cappuccio della Hemingway si possa appannare sulla 139, mentre il cappuccio della 139 non entra sul corpo della Hemingway o della 149.
...ed io che speravo di stimolare un po' di discussione...
Ebbene ricordate il vecchio detto "ogni promessa è debito", poiché vi ho promesso una foto delle tre gemelle ero in debito di una foto, oggi allego la foto! ...e visto che avete pazientemente aspettato ho fatto un "ritratto di famiglia" le tre gemelle insieme alla nonna, la 139, non ho incluso nel ritratto di famiglia la mamma (la 149) perché mi sembrava un po'troppo scontato.
Voglio aggiungere una curiosità: la 139 ha il solito passo di appianatura del cappuccio della Hemingway e della 149 ma ha un diametro un pochino più piccolo (circa 2 decimi di millimetro) questo fa si che il cappuccio della Hemingway si possa appannare sulla 139, mentre il cappuccio della 139 non entra sul corpo della Hemingway o della 149.
- colex
- Crescent Filler
- Messaggi: 1534
- Iscritto il: lunedì 28 novembre 2011, 16:22
- La mia penna preferita: OMAS Extra Lucens L.E. 331
- Il mio inchiostro preferito: Pilot iroshizuko ama-iro
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- FountainPen.it 500 Forum n.: 080
- Arte Italiana FP.IT M: 028
- Fp.it ℵ: 010
- Località: Puglia
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
TRREEEEEE
... E quando me ne vendi una!??!?
... E quando me ne vendi una!??!?
pen: Aurora*Delta*Kaweco*LAMY*Montblanc*Leonardo*OMAS*Parker*Pelikan*Pilot*Sheaffer*Stipula*TWSBI*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
- A Casirati
- Collaboratore
- Messaggi: 2921
- Iscritto il: giovedì 23 agosto 2012, 16:39
- FountainPen.it 500 Forum n.: 005
- Gender:
- Contatta:
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Ehm... non voglio rovinare la festa a nessuno, ma data la domanda del topic... A me la Hemingway non piace per nulla.
Sono il solo?
Naturalmente, nessun problema ("i gusti sono gusti"), ma avendo notato molto entusiasmo, da parte di alcuni, per questa stilografica, mi chiedevo se sono una "mosca bianca"...
Sono il solo?
Naturalmente, nessun problema ("i gusti sono gusti"), ma avendo notato molto entusiasmo, da parte di alcuni, per questa stilografica, mi chiedevo se sono una "mosca bianca"...
Alberto Casirati
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
-
- Touchdown
- Messaggi: 38
- Iscritto il: martedì 22 ottobre 2013, 22:37
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Firenze
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Ti assicuro che ti capisco, i tempi sono cambiati, è una penna che viene apprezzata più facilmente da persone che hanno vissuto il mondo della stilografica in quell'epoca.A Casirati ha scritto:Ehm... non voglio rovinare la festa a nessuno, ma data la domanda del topic... A me la Hemingway non piace per nulla.
Sono il solo?
Naturalmente, nessun problema ("i gusti sono gusti"), ma avendo notato molto entusiasmo, da parte di alcuni, per questa stilografica, mi chiedevo se sono una "mosca bianca"...
Inoltre, come giustamente dici anche tu "i gusti sono gusti", se dovessi cominciare a fare l'elenco di penne blasonate, costose e ricercatissime che a me non piacciono verrebbe fuori un lista degna dell'elenco telefonico!
- vito72
- Crescent Filler
- Messaggi: 1305
- Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2013, 15:16
- La mia penna preferita: Lamy 2000
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Potenza
- Gender:
- Contatta:
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Complimenti, io la trovo bella, anche se non mi fa impazzire la clip e quel sistema di ispezione l'ho sempre mal sopportato. ma nel complesso è un oggetto fuori dal comune, poi a me piacciono le penne tozze, inoltre la chiave del successo leggendo la tua storia, è chiarissima, il rompere gli schemi con il doppio colore, il prezzo la fusione di stili, sei stato chiarissimo. Ieri sono stato in un negozio montblanc, avevano direi quasi tutte le ultime versioni commemorative ma nessuna superiore a questa. Anche la Twain non è brutta, ma niente a che vedere con la Hemingway.
e che anno era precisamente?gli amici della Casa della Stlografica (i mitici Vittorio e Patrizia) in collaborazione con la MontBlanc fecero la presentazione della Hemingway nel salone grande dello "Spedale Degli Innocenti" in P.zza Santissima Annunziata, ricordo tutta la giornata come se fosse accaduto una settimana fa! …da quel momento è stato vero amore!
-
- Touchdown
- Messaggi: 38
- Iscritto il: martedì 22 ottobre 2013, 22:37
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Firenze
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
La data ufficiale di presentazione è il 1993, la presentazione che ho citato fu la presentazione in anteprima molto tempo prima della distribuzione della penna.vito72 ha scritto:Complimenti, io la trovo bella, anche se non mi fa impazzire la clip e quel sistema di ispezione l'ho sempre mal sopportato. ma nel complesso è un oggetto fuori dal comune, poi a me piacciono le penne tozze, inoltre la chiave del successo leggendo la tua storia, è chiarissima, il rompere gli schemi con il doppio colore, il prezzo la fusione di stili, sei stato chiarissimo. Ieri sono stato in un negozio montblanc, avevano direi quasi tutte le ultime versioni commemorative ma nessuna superiore a questa. Anche la Twain non è brutta, ma niente a che vedere con la Hemingway.
e che anno era precisamente?gli amici della Casa della Stlografica (i mitici Vittorio e Patrizia) in collaborazione con la MontBlanc fecero la presentazione della Hemingway nel salone grande dello "Spedale Degli Innocenti" in P.zza Santissima Annunziata, ricordo tutta la giornata come se fosse accaduto una settimana fa! …da quel momento è stato vero amore!
Se non sbaglio aspettai almeno un paio di mesi prima di poter comprare la mia prima.
Capisco la critica sulla clip e sulla "finestrella" sono tutt'e due facilmente spiegabili:
La clip "a cravatta" ricalca in modo totalmente acritico la clip della 139, puoi facilmente verificare tu stesso nella foto che ho allegato.
La "finestrella" con quelle righe verticali è ripresa dalla 149, a conferma che la tua critica è più che ragionevole, se osservi le edizioni limitate successive, anche la Dumas per esempio, non vi è più finestrella!
Voglio aggiungere che non avrebbero potuto fare una finestrella tutta trasparente in stile 146 perché avrebbero declassato la penna giust'appunto l'avrebbero fatta decadere al livello della 146. Devi sapere che quando venne introdotta la 149 uno dei segni distintivi del nuovo "calibro" furono proprio quelle righine, mentre nella 146 venne lasciato, il "vecchio look".
A mio personale gusto considero un grosso errore di produzione il non dare modo di ispezionare il livello di inchiostro.
-
- Snorkel
- Messaggi: 205
- Iscritto il: sabato 21 luglio 2012, 12:33
- La mia penna preferita: mmhh, non so..vediamo..forse..
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Napoli
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Ecco... hai centrato la mia domanda con "la risposta".Toscovideo ha scritto:Ti assicuro che ti capisco, i tempi sono cambiati, è una penna che viene apprezzata più facilmente da persone che hanno vissuto il mondo della stilografica in quell'epoca.A Casirati ha scritto:Ehm... non voglio rovinare la festa a nessuno, ma data la domanda del topic... A me la Hemingway non piace per nulla.
Sono il solo?
Naturalmente, nessun problema ("i gusti sono gusti"), ma avendo notato molto entusiasmo, da parte di alcuni, per questa stilografica, mi chiedevo se sono una "mosca bianca"...
Inoltre, come giustamente dici anche tu "i gusti sono gusti", se dovessi cominciare a fare l'elenco di penne blasonate, costose e ricercatissime che a me non piacciono verrebbe fuori un lista degna dell'elenco telefonico!
Se non hai vissuto quel periodo, quelle senzazioni, quelle storie, non puoi riuscire ad amare appieno questa stilo.
Ed io per primo. Ma non è una colpa, è un dato di fatto.
Ma capisco, dopo la tua spiegazione, che se il mondo delle stilo è cambiato, lo è forse anche per l'introduzione della Hemy...
cmq. complimenti. Vederne tre insieme, non credo capiti tutti i giorni....
Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
Charles Baudelaire.
Charles Baudelaire.
- vito72
- Crescent Filler
- Messaggi: 1305
- Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2013, 15:16
- La mia penna preferita: Lamy 2000
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Potenza
- Gender:
- Contatta:
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Si quel sistema a righe non è il migliore ma sempre meglio di niente, comunque sulla 149 anche se a me non piace (il sistema) non stona per niente, anzi dal mio punto di vista ingentilisce la linea imponente e la rende distinguibile da altre penne con il look simile. La clip, si avevo notato che era praticamente la copia della 146. Colgo l'occasione per correggermi, nel precedente messaggio ho menzionato erroneamente la Twain, ma mi riferivo alla Honorè De Balzac.
Certo, la mancanza della finestrella di ispezione su alcune linee accresce la pulizia, ma a non tutti piace acquistare una macchina o una moto senza la spia e l'indicatore della benzina, sarebbe un poco scomodo per chi usa il mezzo tutti i giorni.. Lo stesso con le penne.
Ovviamente parlo da perfetto ignorante di montblanc, cito solo quel minimo che ho visto in giro per vetrine, visto che entrare nei negozi montblanc mi mette sempre ansia, e poi il sito montblanc è fatto male e mi da sui nervi consultarlo.
Certo, la mancanza della finestrella di ispezione su alcune linee accresce la pulizia, ma a non tutti piace acquistare una macchina o una moto senza la spia e l'indicatore della benzina, sarebbe un poco scomodo per chi usa il mezzo tutti i giorni.. Lo stesso con le penne.
Ovviamente parlo da perfetto ignorante di montblanc, cito solo quel minimo che ho visto in giro per vetrine, visto che entrare nei negozi montblanc mi mette sempre ansia, e poi il sito montblanc è fatto male e mi da sui nervi consultarlo.
- giannidr
- Crescent Filler
- Messaggi: 1195
- Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2013, 16:57
- La mia penna preferita: Delta Gallery Doué
- Il mio inchiostro preferito: Herbin Eclat de Saphir
- Misura preferita del pennino: Fine
- FountainPen.it 500 Forum n.: 107
- Arte Italiana FP.IT M: 038
- Fp.it ℵ: 055
- Località: Portici
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Anche a me non piace...ma vi ricordate le favole di Esopo?
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
Gianni
Gianni
-
- Touchdown
- Messaggi: 38
- Iscritto il: martedì 22 ottobre 2013, 22:37
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Firenze
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
...tu parli di Esopo ...hummm... vediamo... forse ti riferisci alla "Volpe e L'uva"?giannidr ha scritto:Anche a me non piace...ma vi ricordate le favole di Esopo?
Comunque non è detto, o per meglio dire, è più che probabile che per qualche motivo una penna non piaccia; troppo allungata, troppo tozza, colori scuri o al contrario troppo sgargianti. Il bello è proprio quello, ognuno di noi ha i suoi gusti.
- blaustern
- Stantuffo
- Messaggi: 2499
- Iscritto il: domenica 16 giugno 2013, 20:55
- La mia penna preferita: Pelikan M800 Burnt Orange
- Il mio inchiostro preferito: Graf Faber Castell Cobalt Blau
- Misura preferita del pennino: Medio
- Fp.it ℵ: 047
- FP.it 5000: 123
- Località: Europa
- Contatta:
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
A me questa penna piace moltissimo!
Geppina & Pelmingway
Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....
Resuscito l'argomento, che era rimasto pacificamente sepolto per quasi tre anni, ma non lo avevo letto prima e m'é venuta voglia di dire la mia.
In realtà, é meglio che l'argomento si sia "raffreddato". Parlare della Hemingway, in casa Montblanc, é come parlare di Montblanc in casa di appassionati di penne: é un tema che genera sempre qualche controversia.
Vorrei riprendere l'argomento dall'inizio. Di fatto, la domanda che dà inizio all'argomento é, a mio modo di vedere, un po' fuorviante e formulata in modo da accendere gli animi. Io cercherò di dare una mia risposta pacata, riformulando la domanda.
Il tema non dovrebbe (e non potrebbe) essere se la Hemingway sia la più bella tra le edizioni di Montblanc dedicate agli scrittori, perché come molti hanno già scritto su questo argomento prima di me, la bellezza é un criterio soggettivo. Quello che potremmo chiederci invece é se la Hemingway sia, tra le edizioni degli scrittori, il modello che é più richiesto e che perciò, detto in altro modo, conta il maggior numero di estimatori. Questo criterio é più oggettivo di quanto lo sia quello della più bella del reame e permette a chiunque di dissentire dagli estimatori - per quanto grande ne sia il numero -, giacché il "mi piace" e il "non mi piace" sono appunto soggettivi.
Ma veniamo dunque al numero di estimatori. La penna stilografica Hemingway fu tirata in 20 mila esemplari, un numero esorbitantemente alto se paragonato a quello di alcune edizioni successive e più recenti, come per esempio le 16 mila stilografiche Faulkner e Wolf, le 15 mila Dumas e Wilde, 14 mila Kafka e Verne, 13 mila Cervantes, 12 mila Mann e Collodi, 10 mila Balzac, 9 mila Tolstoj, 8700 Shakespeare. Altre edizioni di "grandi numeri" furono la Christie (23 mila stilografiche) e la Proust (con 17 mila penne). Da questi numeri possiamo concludere che tra le ragioni della popolarità della Hemingway non rientra il fattore rarità, giacché questa stilografica é la seconda più comune di tutte le edizioni egli scrittori (dopo la Christie). La Montblanc Agatha Christie, la più comune di tutte, é anch'essa tra le più "apprezzate" nel vero senso della parola, visto che il prezzo di una Christie in condizioni perfette é oggi molto simile a quello di una Hemingway sei o sette anni fa.
Perché mi riferisco al prezzo? Perché, in un mercato globale, il prezzo di questi prodotti a tiratura limitata é semplicemente fissato dal mercato, dal principio di domanda e offerta (e questo include anche il concetto di "valore percepito" oltre a quello di "valore reale"). Le penne stilografiche Hemingway sono, tra le edizioni di Montblanc dedicate alle scrittori, quelle per le quali si richiede un prezzo maggiore nonostante siano più comuni della maggior parte delle altre edizioni, per la semplice ragione che vi é una maggior domanda di penne Hemingway: un maggior numero di estimatori. Si potrebbe addurre a parziale giustificazione del fenomeno il fatto che qualcuno acquisti la Hemingway non perché la stima, ma perché spera di farne un guadagno al rivenderla: ma questo, come dovrebbe essere chiaro, dipende dall'esistenza continua di estimatori reali disposti a riacquistarla quando messa in vendita.
Qual é la seconda penna degli scrittori più apprezzata (nel senso del prezzo/domanda)? La Agatha Christie, la stilografica della quale esiste il maggior numero tra tutte le edizioni degli scrittori. Quale segue? La Proust, con sole 17 mila penne, che non gode neppure della scusa di essere stata né la prima né la seconda della serie. Semplicemente, vi sono più potenziali acquirenti che desiderano acquistare una Proust di quanti ve ne siano che vogliono acquistare una Voltaire o una Schiller (che a me piacciono entrambe moltissimo).
Questo significa che la Hemingway sia la più bella? E che la seconda e la terza più belle siano la Christie e la Proust? Non troveremo risposta a questa domanda. Peró possiamo dire, con certa tranquillità, che la Hemingway é la Writers Edition che conta con il maggior numero di estimatori, seguita dalla Christie e dalla Proust.
Queste penne, in questo ordine, piacciono con maggior frequenza.
P.S. Complimenti a Toscovideo per il suo magnifico terzetto di Hemingway e per l'interessante storia del modo in cui le consegui a suo tempo. E' tra le acquisizioni più originali delle quali abbia avuto notizia.
In realtà, é meglio che l'argomento si sia "raffreddato". Parlare della Hemingway, in casa Montblanc, é come parlare di Montblanc in casa di appassionati di penne: é un tema che genera sempre qualche controversia.
Vorrei riprendere l'argomento dall'inizio. Di fatto, la domanda che dà inizio all'argomento é, a mio modo di vedere, un po' fuorviante e formulata in modo da accendere gli animi. Io cercherò di dare una mia risposta pacata, riformulando la domanda.
Il tema non dovrebbe (e non potrebbe) essere se la Hemingway sia la più bella tra le edizioni di Montblanc dedicate agli scrittori, perché come molti hanno già scritto su questo argomento prima di me, la bellezza é un criterio soggettivo. Quello che potremmo chiederci invece é se la Hemingway sia, tra le edizioni degli scrittori, il modello che é più richiesto e che perciò, detto in altro modo, conta il maggior numero di estimatori. Questo criterio é più oggettivo di quanto lo sia quello della più bella del reame e permette a chiunque di dissentire dagli estimatori - per quanto grande ne sia il numero -, giacché il "mi piace" e il "non mi piace" sono appunto soggettivi.
Ma veniamo dunque al numero di estimatori. La penna stilografica Hemingway fu tirata in 20 mila esemplari, un numero esorbitantemente alto se paragonato a quello di alcune edizioni successive e più recenti, come per esempio le 16 mila stilografiche Faulkner e Wolf, le 15 mila Dumas e Wilde, 14 mila Kafka e Verne, 13 mila Cervantes, 12 mila Mann e Collodi, 10 mila Balzac, 9 mila Tolstoj, 8700 Shakespeare. Altre edizioni di "grandi numeri" furono la Christie (23 mila stilografiche) e la Proust (con 17 mila penne). Da questi numeri possiamo concludere che tra le ragioni della popolarità della Hemingway non rientra il fattore rarità, giacché questa stilografica é la seconda più comune di tutte le edizioni egli scrittori (dopo la Christie). La Montblanc Agatha Christie, la più comune di tutte, é anch'essa tra le più "apprezzate" nel vero senso della parola, visto che il prezzo di una Christie in condizioni perfette é oggi molto simile a quello di una Hemingway sei o sette anni fa.
Perché mi riferisco al prezzo? Perché, in un mercato globale, il prezzo di questi prodotti a tiratura limitata é semplicemente fissato dal mercato, dal principio di domanda e offerta (e questo include anche il concetto di "valore percepito" oltre a quello di "valore reale"). Le penne stilografiche Hemingway sono, tra le edizioni di Montblanc dedicate alle scrittori, quelle per le quali si richiede un prezzo maggiore nonostante siano più comuni della maggior parte delle altre edizioni, per la semplice ragione che vi é una maggior domanda di penne Hemingway: un maggior numero di estimatori. Si potrebbe addurre a parziale giustificazione del fenomeno il fatto che qualcuno acquisti la Hemingway non perché la stima, ma perché spera di farne un guadagno al rivenderla: ma questo, come dovrebbe essere chiaro, dipende dall'esistenza continua di estimatori reali disposti a riacquistarla quando messa in vendita.
Qual é la seconda penna degli scrittori più apprezzata (nel senso del prezzo/domanda)? La Agatha Christie, la stilografica della quale esiste il maggior numero tra tutte le edizioni degli scrittori. Quale segue? La Proust, con sole 17 mila penne, che non gode neppure della scusa di essere stata né la prima né la seconda della serie. Semplicemente, vi sono più potenziali acquirenti che desiderano acquistare una Proust di quanti ve ne siano che vogliono acquistare una Voltaire o una Schiller (che a me piacciono entrambe moltissimo).
Questo significa che la Hemingway sia la più bella? E che la seconda e la terza più belle siano la Christie e la Proust? Non troveremo risposta a questa domanda. Peró possiamo dire, con certa tranquillità, che la Hemingway é la Writers Edition che conta con il maggior numero di estimatori, seguita dalla Christie e dalla Proust.
Queste penne, in questo ordine, piacciono con maggior frequenza.
P.S. Complimenti a Toscovideo per il suo magnifico terzetto di Hemingway e per l'interessante storia del modo in cui le consegui a suo tempo. E' tra le acquisizioni più originali delle quali abbia avuto notizia.