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Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: domenica 1 settembre 2013, 10:14
da courthand
Rampa ha scritto:Non capisco cosa vuoi dire con "nero nerone",
Semplicemente un nero più profondo, più intenso: cosa che si è verificata quando ho fatto concentrare un po' l'inchiostro. Non ho una vastissima esperienza, per cui posso solo dire che alcuni inchiostri (come ad esempio l'Higgins Permanent Black) hanno un colore che a me pare più intenso di quello del campione nella sua diluizione originale.
Rampa ha scritto:Però può darsi che tu non essendo amante degli inchiostri ferrogallici (ma perchè, poi?), non riesce ad entrare in confidenza con questa "nuova" sostanza.
Per la prima parte sono solamente gusti personali, per la seconda è probabile, per nuova o antica che sia la sostanza.
Rampa ha scritto: Io ad esempio lo trovo di una versatilità incredibile con qualsiasi carta e pennino, comprese le Sheaffer calligrafiche (con qualche precauzione si può usare comodamente anche con queste penne).
Parere rispettabilissimo col quale, tra l'altro, in una certa misura convengo: infatti nel post di cui sopra non ho scritto che l'impermeabilità è l'unica dote di questo inchiostro, bensì che è la dote più sorprendente e per me rimane tale: dopo aver immerso il campione di scrittura direttamente nell'acqua per alcuni minuti e passato le dita sulle parole, l'inchiostro non ha fatto una piega!
Per l'uso con le stilografiche non posso che fidarmi delle tue affermazioni, vista la mia totale ignoranza in materia.

Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: lunedì 2 settembre 2013, 11:20
da Rampa
Certamente sui gusti personali non si discute, ero solo incuriosito su quali inchiostri ferrogallici potevi aver provato tanto da renderteli poco simpatici perchè questo inchiostro non si trova attualmente in commercio, e quelli dichiarati "ferrogallici" non sono paragonabili a quelli antichi come quello in oggetto o quello che ho realizzato io secondo la ricetta di Palatino.
Volevo poi dirti anche che queste sono ricette non solo molto antiche ma anche lungamente sperimentate (salvo essere dimenticate in epoca moderna), e che l'indelebità è garantita dall'esperienza, quindi ho qualche dubbio sul fatto di poterne riparlare "tra qualche decina d'anni", perchè con questo inchiostro ferrogallico se proprio dovesse accadere di avere qualche problema, se ne riparlerà fra qualche secolo! :mrgreen:

Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: lunedì 2 settembre 2013, 15:52
da courthand
Rampa ha scritto: ero solo incuriosito su quali inchiostri ferrogallici potevi aver provato


esperienza limtatissima,in verità: cito a caso http://www.arslitterae.altervista.org/i ... oevale.php
Rampa ha scritto:tanto da renderteli poco simpatici
per quanto mi riguarda, antipatia e simpatia non necessitano di lunghe frequentazioni per sbocciare: un po' come con le persone, uno lo senti parlare una volta e così, a pelle, ti resta sullo stomaco.
Rampa ha scritto: quelli dichiarati "ferrogallici" non sono paragonabili a quelli antichi come quello in oggetto o quello che ho realizzato io secondo la ricetta di Palatino.
sarei curioso di conoscere le reazioni del produttore a questo tuo lapidario giudizio, cui comunque mi affido totalmente vista la pochezza delle mie esperienze
Rampa ha scritto:ho qualche dubbio sul fatto di poterne riparlare "tra qualche decina d'anni", perchè con questo inchiostro ferrogallico se proprio dovesse accadere di avere qualche problema, se ne riparlerà fra qualche secolo! :mrgreen:
Ah, bene! Allora siamo daccordo: appuntamento qui sul forum tra trecento anni.
Nel frattempo ave atque vale.

Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: lunedì 2 settembre 2013, 17:36
da Rampa
courthand ha scritto:
Rampa ha scritto: quelli dichiarati "ferrogallici" non sono paragonabili a quelli antichi come quello in oggetto o quello che ho realizzato io secondo la ricetta di Palatino.
sarei curioso di conoscere le reazioni del produttore a questo tuo lapidario giudizio, cui comunque mi affido totalmente vista la pochezza delle mie esperienze
Per carità nessuna intenzione di criticare e di "giudicare" i produttori di inchiostri, il fatto è che basta leggere e documentarsi: gli inchiostri ferrogallici hanno conosciuto anche loro una evoluzione e sono stati essi stessi il motivo per cui ad un certo punto si è ricorsi alla "invenzione" del pennino in oro: la corrosione. Infatti negli anni 20 e 30 del 1900 alle ricette si aggiungeva tra gli altri il fenolo come agente conservante (alcune ricette e brevetti sono presenti nel wiki), che al tempo stesso era anche fortemente corrosivo. In parole povere gli inchiostri ferrogallici furono usati fino all'epoca moderna, ma in concentrazioni e formulazioni completamente diverse rispetto a quelle antiche. Gli inchiostri ferrogallici novecenteschi (quelli che forse ti stanno "antipatici"), sono quelli che in genere hanno una pigmentazione color blu-nero o nero-grigio di cui due varianti sono prodotte attualmente da Diamine e Herbin.
Come dicevo, quelli delle ricette antiche, tra i quali quello di Carpi di cui si sta parlando, e anche quello di Palatino da me realizzato, differiscono sostanzialmente da quelli moderni perchè in genere molto più densi e generosi nella presenza di gomma arabica (oggi sostituita dalla glicerina), e di solfato ferroso (che oltre certe quantità può produrre danni alla carta, anche se ciò non è scontato). Ad esempio l'encre autenthique di Herbin consiste in un miscuglio di tannini e un pigmento ottenuto dal legno di campeche, e difatti si comporta come un qualsiasi inchiostro moderno: non cambia colore dopo la stesura, è molto liquido, ha una colorazione grigio scura. Praticamente tutta un'altra cosa, e in questo modo sono stati realizzati un pò tutti gli inchiostri dalla metà del 1800 in poi.

Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: lunedì 2 settembre 2013, 17:46
da Irishtales
Esiste già una discussione sull'evoluzione dell'inchiostro ferrogallico:
viewtopic.php?f=32&t=4558
chi fosse intenzionato ad aggiungere informazioni può farlo in quella, più idonea, sede.

Inchiostro ferrogallico - Ricetta Ugo da Carpi, 1525

Inviato: lunedì 2 settembre 2013, 18:10
da Rampa
Chiedo scusa per l'eventuale OT, volevo solo approfondire la questione della "antipatia" di Alessandro nei confronti degli inchiostri ferrogallici e cercare di capire se c'era appunto una questione tecnica che gliene impedisse l'uso, se fosse semplicemente una questione di gusto personale, oppure semplicemente una limitata conoscenza degli inchiostri ferrogallici. Questo dalla sua recensione dell'inchiostro in oggetto non riuscivo a capirlo.