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Recensione Caran D'Ache Carbon

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Andrea C
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Andrea C »

Hai perfettamente ragione.
E comunque, indipendentemente dalle motivazioni aziendali che sono ovviamente comunque legate al profitto, a livello commerciale è chiaro che non c'è niente di male. Infatti accade in qualsiasi settore industriale. Basta guardare i marchi di qualsiasi prodotto del supermercato e confrontarli con il reale produttore.
Ciò non toglie nulla al fatto che, se fosse così, quando compri Caran D'Ache stai pagando il boccettino ed il margine operativo di un ulteriore intermediario.
_______________________________________________________ Andrea
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Phormula
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Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da Phormula »

Andrea C ha scritto: Ciò non toglie nulla al fatto che, se fosse così, quando compri Caran D'Ache stai pagando il boccettino ed il margine operativo di un ulteriore intermediario.
E' un discorso più ampio. Dipende da quanto l'azienda che fa il lavoro ci mette di suo. A volte le aziende fanno queste operazioni non per guadagnarci ma per saturare gli impianti. Far girare gli impianti a regime consente di abbassare i costi e quindi aumentare i margini anche sul prodotto proprio. E' il caso delle aziende di marca che producono anche per la grande distribuzione, che vende lo stesso prodotto a prezzo inferiore pur (in teoria) essendoci un passaggio in più. E' un discorso complesso, potremmo scrivere centinaia di messaggi senza venirne a capo.

Per quanto riguarda gli inchiostri, io preferisco un approccio più pragmatico. Se un inchiostro ha le caratteristiche che mi interessano, io guardo quanto costa (per valutare se me lo posso permettere) e se il prezzo vale la qualità. Non mi importa se lo produce la stessa casa che lo vende o se lo fa qualcun altro. Certo è che se mi trovo di fronte a due prodotti identici di marchi diversi, a quel punto prendo quello che costa meno, tanto il risultato e la prestazione di scrittura sono uguali. L'unica soluzione a questa diatriba è fare una prova comparativa tra i due e vedere se ci sono veramente differenze.
Ad esempio il Pelikan Edelstein Tanzanite non è il Blue-Black 4001 reinscatolato in un calamaio più elegante. E' un inchiostro diverso. Se fosse stato uguale, avrei comprato il 4001 senza pensarci due volte, perchè del calamaio elegante non so che farmene.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Faccio un discorso un po OFF TOPIC ma che potrebbe essere utile. Mi scuso anche per eventuali ripetizioni.
Phormula ha sicuramente centrato nel segno. Non è detto che sia esattamente un Perle Noire imbottigliato ma è probabile che Caran D'Ache abbia la propria formulazione e l' inchiostro venga però prodotto dall' azienda Herbin. Anche io penso che non ci sia nulla di male ad appoggiarsi ad un' altra azienda per la produzione di un inchiostro ma sarebbe corretto da parte loro, esplicitarlo. Potrebbe anche essere che Caran D'Ache abbia "preso spunto" dal Perle Noire per realizzare il proprio inchiostro. Capita a volte che alcuni profumi o prodotti di marca vengano già prodotti da aziende minori e rimarchiati in seguito Calvin Klein, Chanel e compagnia bella, quindi siano effettivamente lo stesso profumo RIMARCHIATO. Un altro esempio è il processore di Apple Iphone, che veniva(forse ancora adesso), prodotto dall' azienda Samsung, sua rivale commerciale. Malgrado l' azienda produttrice sia la stessa, non si può dire che il processore samsung per l' S2 e il processore per l' Iphone 4, sia lo stesso. Non è lo stesso, ve lo garantisco. Apple si appoggia(o si appoggiava) a Samsung, proprio per la mancanza di mezzi per produrre i propri chip.
Purtroppo a noi comuni mortali non è concesso conoscere la formulazione degli inchiostri. Sicuramente per il fatto che rendendo la formulazione pubblica, la si potrebbe copiare creando grossi danni di mercato a queste aziende. Tutto questo è giusto e comprensibile, fin tanto che gli inchiostri che carico sulle mie penne non creino danni alle stesse, a quel punto la rabbia è parecchia perchè io, non conoscendo la formulazione, mi devo fidare di certi produttori inserendo il loro inchiostro in penne, mie personali, anche molto costose.
Non l'ho esplicitamente detto nella mia recensione ma visto caratteristiche e costo, il Perle Noire è certamente preferibile al Caran D'Ache Carbon. Io non acquisterei un inchiostro al doppio del prezzo, con caratteristiche molto simili ad un inchiostro venduto a 7 euro, come il Perle Noire. Perchè l' ho consigliato quindi? Ci sono persone che acquistano inchiostri praticamente identici a quelli di "serie", pagandoli parecchio di più, perchè vogliono il calamaio bello e scintillante. Considerando il prezzo del Perle Noire e il prezzo di una singola spedizione, andreste a spendere per un singolo boccettino di Perle Noire, anche 13/14 euro. Il Caran D'Ache, costa praticamente uguale, è sicuramente più gradevole da vedere e di facile reperibilità. Se scrivete poco in nero, volete un inchiostro prezioso, da sfoggiare in occasioni particolari, il Caran D'Ache Carbon non può deludervi ;)
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Considerate anche che io scrivo praticamente solo in nero e ne consumo parecchio. Non spenderei più di 7/8 euro per un inchiostro nero a prescindere. Il portafoglio non sarebbe molto contento :mrgreen:
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Si, se ne usi tanto, ti conviene comprare un bel calamaio funzionale, come il TWSBI Diamond 50, e comprare inchiostri che costano il giusto, evitando di pagare il costo del brand o del calamaio.
Poi travasi nel calamaio e a quel punto se anche l'inchiostro te lo vendono in un flacone di plastica, che importa?
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
raffaele90

Recensione Caran D'Ache Carbon

Messaggio da raffaele90 »

Infatti non è che mi importi molto del calamaio ma per chi ha buon gusto, oserei dire che fa la sua porca figura :mrgreen: Purtroppo non me lo godo nemmeno a vista perchè lo tengo della sua scatolina, per evitare l' alterazione da parte della luce. E' abbastanza snervante ma preferisco cosi'. Avevo pensato al calamaio della Twsbi, è molto bello ma purtroppo al momento non me lo posso permettere. E' un acquisto che sicuramente farò in futuro. In realtà mi piacerebbe molto avere tra le mani uno di quei vecchi calamai in cristallo della prima metà dell' 900 o giù di li. Il problema è li ho trovati a prezzi assurdi e alla fine ho lasciato perdere. Tu cosa dici? Magari nel mercatino si trova qualcosa ad un buon prezzo.
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Messaggio da Phormula »

Dovrei guardare nelle cianfrusaglie. Ricordo che qualche tempo fa mi avevano regalato un set da scrivania che comprendeva qualche calamaio. Non so se è ancora da qualche parte o è finito in discarica. Io butto o regalo quel che non uso. In alternativa se vuoi ti tengo da parte la bottiglia di Pilot Iroshizuku che ho svuotato nel calamaio oggi. La lavi, cambi l'etichetta e ci metti il tuo inchiostro preferito. È uno dei calamai più belli che ci siano.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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