passavodiqua ha scritto: ↑martedì 11 marzo 2025, 0:44
Esme ha scritto: ↑martedì 11 marzo 2025, 0:28
Se ti dico che la tua grafia di prima mi piaceva di più, mi odi?
... il "prima" era molto gradevole.
concordo!
ovviamente
absit iniuria verbis
Assolutamente no, che non me la prendo! Non me la prendo per il semplice motivo che...
non è la mia grafia di prima.
Lo stampatello minuscolo è ancora la mia grafia e come stile è più ordinato di un corsivo.
Per degli appunti elaborati, densi e schematici è sicuramente lo stile di scrittura migliore. Il corsivo, invece, lo ricordavo parzialmente dalle elementari, perché era da tanti anni che non lo usavo. In più mi sono incaponito sullo Spencerian, con l'inclinazione delle lettere di 55° in senso orario, a complicare la faccenda.
Tuttavia, il bello di essere umani e saper scrivere (tecnicamente, perché poi i contenuti sono discutibili), è che non "disimpari" lo stampatello minuscolo a favore del corsivo. Acquisisci e conservi entrambi, a patto di esercitarli periodicamente per mantenere la memoria muscolare.
E allo Spencerian, col tempo, mi piacerebbe affiancare altri corsivi, in modo da avere un'ampia scelta. Col tempo, perché su alcune lettere dello Spencerian sono ancora incerto, alcune maiuscole, che sono un po' più elaborate o differenti da come le avevo studiate alle elementari, faccio fatica a memorizzarle e alcune legature non mi vengono di getto e cado sullo stampatello minuscolo. Da qui gli esercizi serali: migliorare la grafia, memorizzare i tratti corretti e le legature e renderli istintivi.
Adesso ho la possibilità di scegliere quello più adatto al contesto, alla voglia del momento e a cosa devo scrivere.
E sì... per gli appunti rielaborati è sicuramente più ordinato e chiaro lo stampatello maiuscolo.