Restringendo il campo alle sole penne con caricamento a stantuffo ti risponderei:Rizzo ha scritto: ↑lunedì 17 febbraio 2025, 21:24 -Penne di produzione corrente (Per il momento di marchi mi affascinano: Pelikan e Kaweco...ma mi piacciono anche MB, Parker ecc...)
-Da utilizzare (Con vari inchiostri ma chiederò consigli nella sezione apposita più avanti)
-Paese principalmente indifferente
-Materiali indifferente (Pur che ci sia tanta qualità ovviamente)
-Forma: NON FINI se non 1-2 modelli consigliati perchè sono interessanti.
-Dimensioni possibilmente non troppo piccole.
Uniche richieste che mi sono venute in mente solo ora, devono essere a stantuffo! NO CONVERTER - NO CARTUCCE
- Pelikan M600/M800 (la M800 secondo me è meglio prima provare come ti sta in mano perché ha il peso un po' spostato all'indietro dal meccanismo in ottone).
- Kaweco Sport Piston Filler (esiste sia la versione in metallo che quella in resina).
- Montblanc 146/149 (la 149 è piuttosto grande quindi anche lì meglio prima vedere come ti sta in mano).
- Aurora 88 Big/ Aurora Optima.
- Pilot Custom Heritage 92
- Sailor Professional Gear Realo/ Sailor 1911 Realo
MA siccome hai detto che ci vuoi scrivere mi permetto di aggiungere penne con caricamento NON a stantuffo che però meritano tanto tanto:
- Pilot Custom 823 (caricamento a siringa rovesciata, come per la M800, sarebbe opportuno prima provarla in mano e verificare il bilanciamento perché ha il baricentro spostato un po' all'indietro).
- Pilot Custom 742/743 (caricamento a cartuccia/converter)
- Pilot Custom Heritage 912 (caricamento a cartuccia/converter).
- Sailor 1911 large (caricamento a cartuccia/converter).
- Sailor Professional Gear (caricamento a cartuccia/converter).
Io sono sempre per le giapponesi quando si tratta di scrittura, ma se si cercano caricamenti particolari nel Sol Levante si trovano ben pochi modelli.
Se può interessare la mia esperienza, all'inizio ero anch'io molto affascinato dal pistone, poi però ho capito che l'idea secondo cui "la stilografica per eccellenza è a pistone" è una sovrastruttura culturale, per le mie esigenze la cartuccia o il converter vanno benissimo (non scrivo pagine e pagine al giorno), si trovano a un costo decisamente inferiore a parità di qualità di scrittura e ce ne sono molte veramente di pregio (penso alle penne giapponesi laccate in urushi e decorate con tecnica maki-e, quelle in ebanite ecc.), sono molto più facili da manutenere e pulire.