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Il colore a me non dispiace, ma neanche io comprendo il prezzo più elevato per un cambio di colore.
Tra l'altro anche nella 3776 standard (di cui ho la versione verde con nome che assolutamente non ricordo e che mi piace pure parecchio), la versione tutta in nero costa mediamente di più. Perchè? Mistero...

Il nome Coffee Jelly effettivamente fa un pò senso...

La logica delle edizioni limitate è quella: è la stessa penna in combinazioni di colore che vengono prodotte in numero limitato e poi basta

Il prezzo più alto è per due fattori:
1. usare materiali o colori che non sono standard nella produzione delle penne
2. avvantaggiarsi dell'effetto FOMO

Non mi è chiaro cosa non sia chiaro, onestamente

Beh se il fusto bordeaux fosse in celluloide, ad esempio, o magari un pennino speciale o tipo oro 21 karati, già avrebbe più senso il sovrapprezzo dell'edizione limitata. Se cambi solo il colore, puoi farla a un 10 euro di più perché limitata (Sailor, stai leggendo?)

Ma è chiaro che le edizioni limitate fanno parte della speculazione. Non mi sembra una cosa nuova

L'unico vero scandalo è che i tre marchi giapponesi facciano pochissime edizioni limitate dedicate a Godzilla, altroché.
E quelle poche che ci sono state non sono neanche abbastanza kitsch per i miei gusti, non potendomi così convincere a spendere centinaia e centinaia di euro...

Eppure che ci vuole a fare una penna finitura rettile, con la clip con le scaglie fosforescenti e un pennino a forma di volto di lucertolone arrabbiato. E ovviamente un inchiostro dedicato color "fiato nucleare".

Abulafia ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 16:35 L'unico vero scandalo è che i tre marchi giapponesi facciano pochissime edizioni limitate dedicate a Godzilla, altroché.
E quelle poche che ci sono state non sono neanche abbastanza kitsch per i miei gusti, non potendomi così convincere a spendere centinaia e centinaia di euro...

Eppure che ci vuole a fare una penna finitura rettile, con la clip con le scaglie fosforescenti e un pennino a forma di volto di lucertolone arrabbiato. E ovviamente un inchiostro dedicato color "fiato nucleare".

Una penna in celluloide "lizard skin" mica sarebbe male. Gli inchiostri chameleon li hanno già, ci metti un packaging a forma di testone di Godzilla con la penna che esce dalla bocca quando la apri, ed è fatta
In cimpenso, negli orologi ci sono i Seiko dedicati a Street Fighter, e quelli sono abbastanza kitsch

Già questa mi piace di più (stesso prezzo)

sansenri ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 14:31

Automedonte ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 13:28 Mi chiedo cosa abbia di bello rispetto alle edizioni normali, una tonalità di color leggermente diversa dalla century ?

Proprio vero che per noi uomini i colori sono solo 7

che poi, si prende la versione nera e la versione Bourgogne, si scambiano sezione e cappuccio, e il gioco è fatto (scarso sforzo da parte del produttore).

... due penne, spendendo in totale pure meno

Andre1977 ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 15:47 Il colore a me non dispiace, ma neanche io comprendo il prezzo più elevato per un cambio di colore.
Tra l'altro anche nella 3776 standard (di cui ho la versione verde con nome che assolutamente non ricordo e che mi piace pure parecchio), la versione tutta in nero costa mediamente di più. Perchè? Mistero...

Il nome Coffee Jelly effettivamente fa un pò senso...

bisogna considerare che per la cultura anglosassone, Jelly è una cosa sola, la gelatina alla fragola (quindi rossa e trasparente).
Coffee, il cappuccio e terminale marroncino scuro, e Jelly, il fusto color fragola trasparente.

Abulafia ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 16:35 L'unico vero scandalo è che i tre marchi giapponesi facciano pochissime edizioni limitate dedicate a Godzilla, altroché.

Secondo me Montegrappa si è accaparrata i diritti. Ha fatto il mostro di Frankenstein quest'anno, magari nel 2025 fa Godzilla.

Abulafia ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 15:14 È ORRIPILANTE

Sapevo l'avresti apprezzata.

Simy ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 15:43 Da descrizione ufficiale:

La penna stilografica presenta un corpo rosso, come la ciliegia posta a decorazione sul coffee jelly, abbinato a cappuccio e dettagli marrone scuro.

A sto punto sono andata a vedermi cosa diavolo essere "coffee jelly".

Perché poi ci mettono una ciliegia? PERCHÉ?
(Non è per dire, eh, ma è un "dolce" di origine anglosassone. Ma no?)

Comunque il colore, dai, non è male e quel marrone è anche in linea col Pantone CotY.
Capisco anche tutto il discorso LE. Cioè, lo fa Lamy con la Safari, perché non dovrebbero farlo loro?

novainvicta ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 16:47 Già questa mi piace di più (stesso prezzo)

Platinum.jpg

A me questo verde non piace per niente, fa un po' troppo tavolo da biliardo

sansenri ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 17:02

Andre1977 ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 15:47 Il colore a me non dispiace, ma neanche io comprendo il prezzo più elevato per un cambio di colore.
Tra l'altro anche nella 3776 standard (di cui ho la versione verde con nome che assolutamente non ricordo e che mi piace pure parecchio), la versione tutta in nero costa mediamente di più. Perchè? Mistero...

Il nome Coffee Jelly effettivamente fa un pò senso...

bisogna considerare che per la cultura anglosassone, Jelly è una cosa sola, la gelatina alla fragola (quindi rossa e trasparente).
Coffee, il cappuccio e terminale marroncino scuro, e Jelly, il fusto color fragola trasparente.

In questo caso, si tratta di gelatina al caffè con sopra ciliegia ornamentale. Ma siamo ai gusti giapponesi, dove gli manca solo di fare il KitKat gusto ikura (e magari l'hanno già fatto)

Esme ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 17:07 A sto punto sono andata a vedermi cosa diavolo essere "coffee jelly".

Perché poi ci mettono una ciliegia? PERCHÉ?
(Non è per dire, eh, ma è un "dolce" di origine anglosassone. Ma no?)

Non mi pare di origine anglosassone

Esme ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 17:07 Comunque il colore, dai, non è male e quel marrone è anche in linea col Pantone CotY.
Capisco anche tutto il discorso LE. Cioè, lo fa Lamy con la Safari, perché non dovrebbero farlo loro?

Sì, appunto
Poi non le hanno inventate nel 2024 le limited edition, esistono da tempi immemori e tipicamente funzionano così

Spiller84 ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 16:40

Una penna in celluloide "lizard skin" mica sarebbe male. Gli inchiostri chameleon li hanno già, ci metti un packaging a forma di testone di Godzilla con la penna che esce dalla bocca quando la apri, ed è fatta
In cimpenso, negli orologi ci sono i Seiko dedicati a Street Fighter, e quelli sono abbastanza kitsch

Se fossi un collezionista Seiko in effetti il "Blanka" l'avrei già preso

Automedonte ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 13:28 Proprio vero che per noi uomini i colori sono solo 7

In realtà tra tutti i modelli "famolo strano" che girano, questo è uno dei pochi che come essere umano di sesso maschile comprerei senza pentirmene appena sorge il sole....

Simy ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 17:11 Non mi pare di origine anglosassone

Il coffee jelly che ho visto in varie immagini e, purtroppo, in alcuni video è ben diverso.
Questo che mostri mi pare la versione raffinata.
Però viene specificato che l'origine è anglosassone, ma poi i giapponesi se ne sono innamorati.
Del resto mi era stato spiegato da una giapponese che loro di dolci ne hanno pochi, e si invaghiscono di quelli europei (e i loro pasticceri ne diventano dei maestri perfetti, ovviamente).

Esme ha scritto: ↑venerdì 27 dicembre 2024, 17:18 Del resto mi era stato spiegato da una giapponese che loro di dolci ne hanno pochi, e si invaghiscono di quelli europei (e i loro pasticceri ne diventano dei maestri perfetti, ovviamente).

A me hanno spiegato una teoria leggermente diversa: è una derivazione degli studi fatti negli anni 20 e 30 per la Marina Militare Nipponica (il corpo d'elite). Fecero studiare i menu di tutte le Marine concorrenti (in particolare quella allora dominante, ossia l'Inglese) e ne adottarono le linee guida e le ricette. Con la fine della 2GM le migliaia di cuochi rimasti disoccupati, portarono ricette e abitudini in tutto il Giappone, che le fece loro. (A Tokyo c'è un Museo con una affascinante sezione dedicata a questo tema).

Mi ricorda in parte la storia della carbonara nata con le razioni dei GI USA