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Promemoria : testate più inchiostri su una penna prima di farvi un giudizio

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sansenri
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Messaggio da sansenri »

AlexO ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 10:08
mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 8:28 [...]

Tuttavia però la prima prova io la faccio sempre con un inchiostro super affidabile e di cui conosco bene le caratteristiche: Pelikan 4001 Royal Blue, perché questo mi da il punto di partenza da cui muoversi.

Dalla prima prova col 4001 si può già capire più o meno il carattere della penna e quindi andare verso inchiostri con certe caratteristiche piuttosto che altri (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) , evitandoci di fare prove a caso con inchiostri che palesemente non andranno mai bene su quella penna.
Interessante... e Pelikan 4001 Royal Blue peraltro a me piace molto...

Ma la domanda che sorge è: quali sono le caratteristiche che attribuiamo al Pelikan 4001 Royal Blue (flusso, lubrificazione, densità, saturazione etc) come "riferimento" di base?
sostanzialmente è il fatto che le sue caratteristiche sono tutte molto equilibrate senza particolari scompensi o aspetti enfatizzati.
E' il tipico inchiostro che funziona bene su qualsiasi penna (Pelikan se l'è studiato proprio bene, mica a caso...).
Se una penna non funziona bene con il royal blue, il problema è la penna.
Ultima modifica di sansenri il giovedì 14 novembre 2024, 15:11, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da sansenri »

francoiacc ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 8:25 Una penna che non accetta tutti gli inchiostri non e' una penna priva di difetti (a meno di avere un inchiostro difettoso che pertanto non funziona bene su nessuna penna) ;)
tendo ad essere d'accordo, forse però non del tutto, nel senso che dire "tutti" gli inchiostri è eccessivo.
Ci sono in giro ormai molti inchiostri dalle caratteristiche esasperate (saturazione eccessiva, flusso eccessivo, lubrificazione eccessiva, etc.).
Non so se definirli necessariamente inchiostri difettosi, ma certamente se non li abbini al meglio, l'esperienza è frustrante.

Probabilmente sarebbe meglio non trovarsi mai nella situazione di dover abbinare l'inchiostro alla penna per farla scrivere, in tal caso la sensazione che ci sia qualcosina che non va, resta.
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Messaggio da RisottoPensa »

Enbi ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 14:05 Personalmente sono "di bocca buona": mi vanno bene sia con un po' di feedback che più lisce, non cerco quella sensazione di scrittura che deve essere quella e solo quella altrimenti non riesco a usare la penna con piacere, mi adatto entro limiti ragionevoli. Forse anche per questo non ho una routine standard di caricamento delle penne, le accoppio a volte in base al colore, a volte in base a quella che credo sarà la resa dinamica dell'inchiostro su quella penna (spesso mi sbaglio :D). Attualmente ho anche più inchiostri di quello che mi servirebbe.
Per avere un parere "neutro" su una penna in genere il Waterman Serenity Blue è quello che considero l'inchiostro "medio" per eccellenza, ma spesso come primo inchiostro su penne di cui non conosco né posso prevedere il comportamento (soprattutto le vintage), mi trovo ad usare il Pilot Blueblack, che è l'inchiostro che preferisco per caratteristiche dinamiche (anche la tinta la trovo molto bella, ma lo vorrei leggermente più scuro).
Sicuramente a una penna che di primo acchito sembra non andare bene con gli inchiostri "base", prima di passare a quelli con caratteristiche dinamiche più estreme (molto lubrificati/secchi, ad alto/basso flusso ecc.) concedo un congruo tempo di rodaggio. Se dopo il rodaggio e il cambio inchiostro non va, allora c'è qualcosa che non va nella penna. Le penne troppo "schizzinose" con gli inchiostri o hanno pennini orientati a utilizzi specifici e non alla scrittura comune, o non sono state fatte bene.

50 colori diversi per 25 penne mi rendono 1250 possibili sensazioni di scrittura, e non ho ancora raggiunto le 100 combinazioni :lol:

Alla fine è un consiglio, tanto penso su tratta solo di tempo prima che venga fuori una combinazione o combinazioni soddisfacenti delle proprie penne ed inchiostri

P. S. Ma l'immagine di profilo?!? :o adoro haha
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Messaggio da RisottoPensa »

sansenri ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 15:07
francoiacc ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 8:25 Una penna che non accetta tutti gli inchiostri non e' una penna priva di difetti (a meno di avere un inchiostro difettoso che pertanto non funziona bene su nessuna penna) ;)
tendo ad essere d'accordo, forse però non del tutto, nel senso che dire "tutti" gli inchiostri è eccessivo.
Ci sono in giro ormai molti inchiostri dalle caratteristiche esasperate (saturazione eccessiva, flusso eccessivo, lubrificazione eccessiva, etc.).
Non so se definirli necessariamente inchiostri difettosi, ma certamente se non li abbini al meglio, l'esperienza è frustrante.

Probabilmente sarebbe meglio non trovarsi mai nella situazione di dover abbinare l'inchiostro alla penna per farla scrivere, in tal caso la sensazione che ci sia qualcosina che non va, resta.
Si, ma in quel caso andiamo da un estremo all'altro

Parlo più in generale, quando ad esempio un pennino non è così liscio come ci si aspettava o l'inchiostro pare più chiaro.

Ci sono penne che con lo stesso inchiostro mi hanno dato risultati diversi:con un determinato inchiostro saltava ogni due per tre, e andava benissimo con un altro che invece sembrava carta pesta su un'altra.

Insomma, se una penna funziona in modo favoloso con un inchiostro, lo farà anche con altri simili che non saranno dello stesso brand.

Io ho speso quasi €700 in inchiostri, ve lo sto dicendo per esperienza diretta, non per malafede...
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Messaggio da mastrogigino »

Fortunatamente io sono molto più limitato con gli inchiostri, in tutto ne ho 7 calamai più qualche cartuccia sparsa , quindi molte meno combinazioni da provare. :D
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Messaggio da Enbi »

RisottoPensa ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 15:18 Alla fine è un consiglio, tanto penso si tratta solo di tempo prima che venga fuori una combinazione o combinazioni soddisfacenti delle proprie penne ed inchiostri

P. S. Ma l'immagine di profilo?!? :o adoro haha
Il punto è che di solito una buona penna mi soddisfa indipendentemente dalle combinazioni, poi se scrive male è un altro discorso...

Per l'immagine del profilo, citando un altro personaggio di quel film: "carini e coccolosi ragazzi, carini e coccolosi" :lol:
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Messaggio da RisottoPensa »

mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 15:26 Fortunatamente io sono molto più limitato con gli inchiostri, in tutto ne ho 7 calamai più qualche cartuccia sparsa , quindi molte meno combinazioni da provare. :D
Dai su che è tempo di feste, una bella bottiglia di akkerman tanto per avere un calamaio esotico :lol:
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Messaggio da Roland »

Il calamaio Akkermann è troppo "facciamolo strano...". Molto meglio il nuovo calamaio Visconti in vetro che per una volta coniuga la bellezza estetica (a chi non piace un iperboloide a singola falda? :mrgreen:) con un sistema pratico per succhiare fino all'ultima goccia o quasi. Peccato per il prezzo astrononmico.
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Messaggio da Esme »

Pur tendendo ad adattarmi alle paturnie della penna, come Enbi, (beh, nei limiti di una penna "come si deve"), mi trovo d'accordo con Risotto e mastrogigino.

Ma aggiungo: a volte la penna dopo un po' cambia, nuova o vintage il rodaggio si fa sentire. E qualcuna cambia anche con le stagioni (caldo/freddo, umido/secco), a meno che non abitiate in una di quelle lande dove la stagione è unica. 😁
Quindi tenersi sempre pronti a variare l'accoppiata: mica siam qua a usare le penne a sfera!


PS: ma se voi mi cambiate l'avatar, per quanto pucciosissimo, io poi non so più chi sto leggendo...
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Messaggio da mastrogigino »

Roland ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 17:13 Il calamaio Akkermann è troppo "facciamolo strano...". Molto meglio il nuovo calamaio Visconti in vetro che per una volta coniuga la bellezza estetica (a chi non piace un iperboloide a singola falda? :mrgreen:) con un sistema pratico per succhiare fino all'ultima goccia o quasi. Peccato per il prezzo astrononmico.
Il calamaio Akkerman è una "copia" del vecchio calamaio Waterman anni 20/30 , credo si chiamasse Top-Well .
Ed effettivamente a me piace parecchio. 8-)
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RisottoPensa ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 16:43
mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 15:26 Fortunatamente io sono molto più limitato con gli inchiostri, in tutto ne ho 7 calamai più qualche cartuccia sparsa , quindi molte meno combinazioni da provare. :D
Dai su che è tempo di feste, una bella bottiglia di akkerman tanto per avere un calamaio esotico :lol:
L'acquisto di inchiostri l'ho già fatto l'anno scorso, per questo Natale stavo pensando ad un auto regalo pennifero.
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Messaggio da mastrogigino »

Esme ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 17:52 Pur tendendo ad adattarmi alle paturnie della penna, come Enbi, (beh, nei limiti di una penna "come si deve"), mi trovo d'accordo con Risotto e mastrogigino.

Ma aggiungo: a volte la penna dopo un po' cambia, nuova o vintage il rodaggio si fa sentire. E qualcuna cambia anche con le stagioni (caldo/freddo, umido/secco), a meno che non abitiate in una di quelle lande dove la stagione è unica. 😁
Quindi tenersi sempre pronti a variare l'accoppiata: mica siam qua a usare le penne a sfera!


PS: ma se voi mi cambiate l'avatar, per quanto pucciosissimo, io poi non so più chi sto leggendo...

Cambia anche a seconda dell'utilizzatore/trice...

Se uso la mia Parker 51 dopo che mi sono fatto la doccia calda la penna aumenta a dismisura il flusso e arriva addirittura a gocciolare dal pennino. :shock:
È l'effetto delle mani molto calde, infatti nei mesi da giugno ad agosto è inutilizzabile. Negli altri mesi dell'anno invece con il suo 4001 nero va che è una meraviglia.
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Messaggio da francoiacc »

mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 18:40
Roland ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 17:13 Il calamaio Akkermann è troppo "facciamolo strano...". Molto meglio il nuovo calamaio Visconti in vetro che per una volta coniuga la bellezza estetica (a chi non piace un iperboloide a singola falda? :mrgreen:) con un sistema pratico per succhiare fino all'ultima goccia o quasi. Peccato per il prezzo astrononmico.
Il calamaio Akkerman è una "copia" del vecchio calamaio Waterman anni 20/30 , credo si chiamasse Top-Well .
Ed effettivamente a me piace parecchio. 8-)
Difficile dire da dove nasce quel calamaio, pare che Waterman lo abbia copiato da Gimborn che, guarda casa, era un marchi Olandese successivamente acquistato da Pelikan.
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Messaggio da Esme »

mastrogigino ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 18:46 È l'effetto delle mani molto calde
Caspita, addirittura?
Io questo rischio non lo corro, le mie mani fanno sempre fatica a scaldarsi, seguono pedissequamente lo stereotipo femminile delle estremità sempre fredde! 😁
(In Giappone pare funzioni al contrario, dato che le donne non sono/erano ritenute adatte ad alcune procedure culinarie proprio per le mani più calde.)
francoiacc ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 18:55 Difficile dire da dove nasce quel calamaio
Comunque c'è un brevetto JiF del 1933. È un pochino diverso, a mio avviso più funzionale ma probabilmente più costoso, però stringi stringi è quello.
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Messaggio da francoiacc »

Esme ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 19:05
francoiacc ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 18:55 Difficile dire da dove nasce quel calamaio
Comunque c'è un brevetto JiF del 1933. È un pochino diverso, a mio avviso più funzionale ma probabilmente più costoso, però stringi stringi è quello.
In rete leggevo che il brevetto Gimborn è del '34, e si in effetti non sono molto dissimili alla fine. La maggior similitudine al Gimborn è dato dal fatto che sono entrambe faccettati.
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