Silvia1974 ha scritto: ↑martedì 5 novembre 2024, 7:16
@Simy ho usato tempo fa ed è lì nel cassetto un pennino in vetro; nulla di che, roba di Aliexpress che avevo preso per provare gli inchiostri ma con cui mi sono trovata malissimo ahimè. Tratto enorme per me, e riuscivo a scrivere due-forse-due parole. Ho lasciato perdere
Anche a me è capitato con un pennino in vetro terribile. Ne ho usati 3 in tutto: due funzionavano perfettamente (pennino lungo con scanalature a spirale), uno l'ho provato una volta, non scriveva nulla ed è rimasto lì inutilizzato (pennino a goccia con scanalature verticali, verso la punta).
Il tratto è più grosso, sì, ma mi andavano bene per fare solo prove di inchiostro. Non li ho mai usati per scrivere a lungo.
Il Kakimori ha lo svantaggio che è più influenzato dalla quantità di surfattante presente nell'inchiostro: avendo scanalature verticali, inchiostri molto sbrodolosi scivolano subito sulla carta. Al contempo può avere tratto da extra fine a molto grosso a seconda dell'inclinazione. Con inchiostri bilanciati è come avere 4 pennini in uno.
FabioC ha scritto: ↑martedì 5 novembre 2024, 13:25
Simy ha scritto: ↑martedì 5 novembre 2024, 0:19
Anch'io avevo acquistato la Iro-utsushi, la versione trasparente in EF. Non mi sono trovata tanto bene, soprattutto perché fatica a ritenere l'inchiostro (dipende dagli inchiostri). Ho anche la Hokoro di Sailor, a cui si possono montare dei feeder per tenere meglio gli inchiostri ma si perde un poco la comodità di sciacquarla e basta prima di cambiare inchiostro, perché per svuotare bene il feeder va smontato ogni volta e asciugato per non scrivere con acqua: carina per scrivere più a lungo sempre con lo stesso inchiostro, scomoda per semplici test rapidi.
Alla fine ho deciso di capitombolare e di provare il pennino Kakimori e per ora è quello con cui mi trovo meglio, quando devo testare inchiostri e cambiarli uno dietro l'altro. I pennini da intinzione che preferisco sono quelli specialistici per calligrafia, come i Brause Rose e Blue Pumpkin ma anche con quelli è un litigio ogni volta per far restare attaccato inchiostro stilografico. Funzionano meglio (ovviamente) con inchiostro calligrafico apposito.
Come consistenza di ritenzione e poi rilascio di inchiostro, dopo la Kakimori, trovo che il meglio lo diano le penne in vetro ma sono delicatissime. Se si sbecca anche solo leggermente la punta, cominciano a grattare parecchio ed è anche troppo facile sbeccarla, motivo per cui le ho abbandonate.
Interessante.
Io mi trovo bene con il serbatoio del pennino Sailor Hocoro.
Lo smonto, lavo e asciugo facilmente e velocemente.
Sarebbe bello esistesse lo stesso sistema anche per i Pilot,
li uso di più, soprattutto il tratto F.
Io non mi trovo male in termini assoluti, lo trovo soltanto poco pratico quando voglio provare 10 inchiostri in poco tempo
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Il Kakimori lo sciacquo e asciugo ed è pronto. L'Hocoro va smontato o resta inchiostro o acqua nel feed.
Trovo che sia eccellente per scrivere più a lungo: se si vuole usare un inchiostro perun testo più lungo senza caricare una penna, l'Hocoro con il mini feed è ideale.
Ancora meglio è usare una stilografica intingendola.
Ultimamente le mie prove inchiostro sono fatte con il Kakimori e con una TWSBI Eco EF. La TWSBI Eco ha l'enorme vantaggio che il feed e il pennino si smontano in modo molto facile per lavarli al volo ed essendo una penna vera e propria - non un pennino da intinzione - mi fornisce un'idea molto più verosimile di come l'inchiostro si può comportare quando caricato in penna.
Motivo per cui, ormai, ho lasciato i pennini a intinzione solo per utilizzi speciali, quindi uso soltanto quelli da calligrafia e Iro-utsushi e Hocoro sono chiuse in un astuccio pensionate
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