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Non capisco Andrea, a te che problemi hanno creato?
A parte l'esempio citato. Nessuno ha provato i modelli Duke che ho io, e che sono fra i più conosciuti?

Irishtales ha scritto:Non capisco Andrea, a te che problemi hanno creato?
A parte l'esempio citato. Nessuno ha provato i modelli Duke che ho io, e che sono fra i più conosciuti?

Da come scrive, mi sembra non abbia esperienza diretta, ma per timore che accada quello che dice.

Lo chiedevo proprio perché Andrea è persona serissima e affidabile e parla sempre con cognizione di causa... Mi piacerebbe davvero che qualcun altro raccontasse la sua esperienza.
Io cerco sempre - in tutti gli ambiti - di non avere pregiudizi e di parlare solo quando ho provato e sperimentato qualcosa, per questo dico, magari non saranno bellissime. Ma non si può generalizzare, non tutto ciò che arriva dalla Cina deve per forza essere scadente solo perché è cinese, come non tutta la produzione italiana è eccelsa.
Per inciso, i pennini Duke sono comunque made in Germany e testati uno ad uno. Le mie penne erano inchiostrate (=testate, non usate!).

Daniela mi fai arrossire
Comunque di penne cinesi ne ho due: una jinhao di cui non mi ricordo il modello e la guanleming demonstrator di cui ho fatto una recensione orrenda che dovrei aggiornare.
La prima funziona discretamente dopo aver allargato un po' lo spazio fra i rebbi, ma anche con inchiostri fluidi il flusso è scarso, come quello della Vac700 con i vecchi pennini per capirci, mi sono arreso e l'ho abbandonata peraltro non sapendo che fare per migliorare la situazione.
La seconda dopo qualche settimana non ha più scritto, ma dato che aveva un pennino piccolo rigido tagliente e rigido (forse l'ho già detto) e che usciva fuori sede durante la scrittura, ha subito lo stesso destino della prima.
Ne ricordo una terza, con sole false partenza, la laccatura però dopo un po' è diventata opaca e mi sono divertito a toglierla con una gomma, ora è una bellissima penna in metallo dorato spazzolato la vado a cercare

ok, appena ho tempo vi presento i miei muletti da cantiere...

Allego un paio di foto della mia Baoer 388 blu.

La penna è la copia della Parker Sonnet.

La lacca è blu scura, come aspetto è bella, ma al tatto dà un po' di sensazione di fragilità. Le doratore sembrano buone, e il peso della penna non è elevato: usandola non si ha la sensazione di avere una penna pesante in mano. Le rifiniture sono più che discrete: anche la clip he è copiata da quella a freccia della Parker è di fattura discreta, ed è ben elastica. Le parti metalliche sono lavorate direi bene.
E' alimentata tramite il converter a pistone, o tramite cartucce standard (non Parker).
Il pennino è medio, in acciao, bicolore e impreziosito un minimo con dei disegni incisi. Non gratta assolutamente, ed ha la rigidità tipica dei pennino in acciaio (con molti dei quali io fra l'altro scrivo meglio che non con pennini in oro).
Il flusso dell'inchiostro è buono, medio abbondante alimentato con cartucce credo Pelikan (non sono marcate e le ho alla rinfusa), nessuna falsa partenza.

Unica nota negativa è il feedback che dà la chiusura del cappuccio, che è pessimo: occorre usare abbastanza forza per aprire e chiudere il cappuccio, e il click di chiusura è molto secco, e poco gradevole. Il cappuccio calza bene sul retro della penna, ma io sono solito scrivere senza tenerlo sulla penna

Quelche recensione più approfondita della mia:

http://www.fountainpennetwork.com/forum ... baoer-388/

http://offountainpenstypewriters.blogsp ... n-pen.html

Io la mia l'ho pagata circa 12/13 Euri compresa spedizione, presa da un venditore inglese, e quindi senza problemi di dogana, dazi o altro.

Francamente ne sono molto soddisfatto: a chi chiede una penna per iniziare e senza voler aspendere dei gran soldi, piuttosto che le solite Lamy di plastica o simili, consiglierei questa.

Aggiungo un paio di foto della mia:

Comprare un bel pò di penne cinesi sarebbe un'ottima idea per soddisfare il mio collega vandalo che attenta continuamente alla mia adorata ERO!

vikingo60 ha scritto:Comprare un bel pò di penne cinesi sarebbe un'ottima idea per soddisfare il mio collega vandalo che attenta continuamente alla mia adorata ERO!

Ecco il giusto destino di queste magnifiche penne,
soddisfare le esigenze dei colleghi che hanno mire ben piu' alte...
E' vero, il mio e' proprio un partito preso, che ci volete fare, .

Irishtales ha scritto:Lo chiedevo proprio perché Andrea è persona serissima e affidabile e parla sempre con cognizione di causa... Mi piacerebbe davvero che qualcun altro raccontasse la sua esperienza.
Io cerco sempre - in tutti gli ambiti - di non avere pregiudizi e di parlare solo quando ho provato e sperimentato qualcosa, per questo dico, magari non saranno bellissime. Ma non si può generalizzare, non tutto ciò che arriva dalla Cina deve per forza essere scadente solo perché è cinese, come non tutta la produzione italiana è eccelsa.
Per inciso, i pennini Duke sono comunque made in Germany e testati uno ad uno. Le mie penne erano inchiostrate (=testate, non usate!).

Guarda , importiamo macchinari dalla Cina da ormai trent'anni;
potrei farti esempi su esempi, ma non sto a tediarti con spiegazioni meccaniche .
E per cio' che riguarda le bic gialle, mi fanno solo sorridere riportandomi ai tempi della scuola
quando venivano usate (ahime' ormai piu' 40 anni fa) come arma impropria

Niente OT. Argomento: Acquisti cinesi (ovviamente si parla di penne stilografiche)
Sezione: Penne stilografiche.

Più tardi fotograferò le mie. Alessandro, è un'ottima idea e funzionerebbe di certo, o almeno con me ha funzionato...l'estetica spesso è un po' ridondante (pacchiana?!) e attira certi sguardi, tenendoli alla larga dalle altre penne

Dai vediamole....e fammi ricredere!!!

Non sono un dipendente della Baoer, nè un fan di questo brand.....

Consiglio però di investire la strabiliante somme di 10 Euro, e di verificare se le certezze di cui alcuni di noi si nutrono, in questo caso riferite alla sola penna in oggetto ovviamente, siano vere o no .

Visto che non ci si conosce di persona, io potrei anche essere qui a scrivere delle sciocchezze, però il fatto che ci siano delle recensioni in giro, e ne ho riportate solo un paio, magari potrebbe far venire il dubbio che qualcosa di vero ci sia !.

ero scettico all'incirca quanto l'utente Conterosso riguardo i prodotti cinesi, in particolare, sugli orologi ( di cui ho una modesta collezione) , valutandoli nient'altro che copie di scarso valore. poi ne ho acquistato uno, e mi sono dovuto, almeno in parte ricredere. non si tratta di un prodotto eccelso, con finiture paragonabili a quelli di oggetti più costosi ma, per quello che costa è decisamente un ottimo prodotto.
Stesso discorso vale per le penne, certamente una Jinhao o una Baoer non valgono una Delta, una Visconti o una MB, però , per il costo che hanno, fanno il loro mestiere degnamente ,senza certamente eccellere, ma senza nemmeno tanta infamia.
Il vero paragone va fatto con prodotti di uguale fascia : con le Shaeffer base odierne, per esempio, posso vincere. Magari posso essere paragonate anche con modelli base di altre case ora un po' in declino e con marche modaiole (tipo Ferrari).
La produzione base di molti oggetti, di lusso e non, viene fatta in Cina, quindi etichettare un prodotto cinese in quanto tale come scadente è quanto meno superficiale.
Se facessero solo spazzatura non sarebbero apprezzati anche su forum stranieri come FPN .

french82 ha scritto:ero scettico all'incirca quanto l'utente Conterosso riguardo i prodotti cinesi, .....

Almeno le penne dichiaratamente cinesi costano un'inezia,e quindi se non scrivono la perdita di denaro è minima.Magari non ci si resta neanche troppo male.
Quanto alle Sheaffer moderne di fascia bassa,sono tutte prodotte in Cina,ma vanno malissimo e i prezzi di listino sono tutt'altro che bassi.
Per farne scrivere un paio e usarle come penne da battaglia ho dovuto lavorare molto sull'alimentatore.
Naturalmente,per il futuro le eviterò come la peste.

condivido in toto l'intervento di Vikingo