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Carta di Pietra - Karst Stone Paper Journal A5

L'ultimo ma non meno importante elemento coinvolto nella scrittura è la carta. Parliamone. E raccontiamo anche degli altri accessori che affianchiamo alle nostre penne.
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francoiacc
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Messaggio da francoiacc »

Vecchia conoscenza, ho fatto fuori un quaderno senza particolari segni di usura del pennino. Al pari di molte carte Clairefontaine, la trovo eccessivamente scivolosa e per le stilografiche non credo sia una caratteristica che aiuta, quantomeno i pennini più larghi.
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Messaggio da Abulafia »

francoiacc ha scritto: martedì 8 ottobre 2024, 23:32 Vecchia conoscenza, ho fatto fuori un quaderno senza particolari segni di usura del pennino. Al pari di molte carte Clairefontaine, la trovo eccessivamente scivolosa e per le stilografiche non credo sia una caratteristica che aiuta, quantomeno i pennini più larghi.
Per ora il pennino più largo che ho provato è quello della Pluminix, che però è così tagliente da non dare problemi di eccessiva scorrevolezza. Idem il l'architect "B" della Kanwrite.
Proverò anche il B della Lamy e qualche stub oltre i 2mm, ma secondo me questa Karst ha un miglior presa sui pennini rispetto alla Clairefontaine.
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FabioC
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Messaggio da FabioC »

Buonasera a tutti.
Riporto in evidenza questa discussione perché, mosso da curiosità,
volevo anche io provare questa carta e l'ho cercata online senza successo
(su un noto sito italiano l'articolo è presente in catalogo ma al momento non disponibile).
All'estero si trova ma con prezzi piuttosto elevati.
Caso vuole, l'ho vista fisicamente in un negozio della catena "MANOR", in Svizzera,
e ho preso un quaderno A5.
Non è Karst ma - genericamente - Stone Paper, e sembra rimarchiato dalla stessa Manor.
Non posso dire se sia uguale ma le caratteristiche sembrano le stesse di quelle da voi riportate.
È evidente il feedbak gommoso che può piacere o meno e potrebbe non essere funzionale alle stilografiche.
Ho scritto poche righe, velocemente, senza pretese,
la resa di colori mi sembra particolarmente brillante,
in particolare lo scritto sembra spiccare dalla superficie, quasi un blando effetto tridimensionale.
La trovo interessante e piacevole da usare, magari in certe situazioni e con certi pennini.
Il prezzo non è basso, circa 15 euro, credo allineato ad altri notebook di qualità,
ma va considerata la valuta estera e i costi svizzeri...
Nulla di che, volevo solo condividere con voi questa piccola esperienza, leggera, stimolante e spero divertente.
Saluti
Fabio

La vita ha sicuramente qualcosa di fantastico in serbo per me.
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Messaggio da Abulafia »

FabioC ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2025, 18:36 Buonasera a tutti.
Riporto in evidenza questa discussione perché, mosso da curiosità,
volevo anche io provare questa carta e l'ho cercata online senza successo
(su un noto sito italiano l'articolo è presente in catalogo ma al momento non disponibile).
All'estero si trova ma con prezzi piuttosto elevati.
Caso vuole, l'ho vista fisicamente in un negozio della catena "MANOR", in Svizzera,
e ho preso un quaderno A5.
Non è Karst ma - genericamente - Stone Paper, e sembra rimarchiato dalla stessa Manor.
Non posso dire se sia uguale ma le caratteristiche sembrano le stesse di quelle da voi riportate.
È evidente il feedbak gommoso che può piacere o meno e potrebbe non essere funzionale alle stilografiche.
Ho scritto poche righe, velocemente, senza pretese,
la resa di colori mi sembra particolarmente brillante,
in particolare lo scritto sembra spiccare dalla superficie, quasi un blando effetto tridimensionale.
La trovo interessante e piacevole da usare, magari in certe situazioni e con certi pennini.
Il prezzo non è basso, circa 15 euro, credo allineato ad altri notebook di qualità,
ma va considerata la valuta estera e i costi svizzeri...
Nulla di che, volevo solo condividere con voi questa piccola esperienza, leggera, stimolante e spero divertente.
Saluti
Ottime notizie, mi chiedevo se le altre "stone paper" avessero le stesse caratteristiche della Karst (il suo prezzo per me è l'unica nota negativa dirimente, oltre al fatto che non si trova facilmente).
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Messaggio da FabioC »

Abulafia ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2025, 23:56 Ottime notizie, mi chiedevo se le altre "stone paper" avessero le stesse caratteristiche della Karst (il suo prezzo per me è l'unica nota negativa dirimente, oltre al fatto che non si trova facilmente).
In realtà, avendo pagato il mio quaderno circa 15 euro,
sarebbe quasi il doppio del prezzo a cui avevo visto la Karst in Italia... se tornasse disponibile.

Provando un po' di più e poi scrivendo una paginetta
ho notato che tende a formarsi un po' di sedimento sulla punta dei pennini,
sulla parte rivolta in alto.
Forse è lo scarto prodotto da una specie di "aratura" sulla superficie del foglio,
causata dal pennino, che poi la accumula sopra alla punta dei rebbi.
Non vorrei nemmeno pensare ad una forma di abrasione del metallo... :o
Fabio

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Messaggio da Abulafia »

FabioC ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 15:21
Abulafia ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2025, 23:56 Ottime notizie, mi chiedevo se le altre "stone paper" avessero le stesse caratteristiche della Karst (il suo prezzo per me è l'unica nota negativa dirimente, oltre al fatto che non si trova facilmente).
In realtà, avendo pagato il mio quaderno circa 15 euro,
sarebbe quasi il doppio del prezzo a cui avevo visto la Karst in Italia... se tornasse disponibile.

Provando un po' di più e poi scrivendo una paginetta
ho notato che tende a formarsi un po' di sedimento sulla punta dei pennini,
sulla parte rivolta in alto.
Forse è lo scarto prodotto da una specie di "aratura" sulla superficie del foglio,
causata dal pennino, che poi la accumula sopra alla punta dei rebbi.
Non vorrei nemmeno pensare ad una forma di abrasione del metallo... :o
Gli A5 sul sito Karst sono prezzati 25€ circa, a memoria :eh:
Per il sedimento non saprei dire, a me non mi sembra sia successo (mi succede invece con la Hero 100 e la Midori, solo quell'accoppiata).
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Messaggio da Esme »

FabioC ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 15:21 Non vorrei nemmeno pensare ad una forma di abrasione del metallo... :o
Questo effetto è riportato anche da altri, ma pare sia proprio il polietilene che viene via.
Il carbonato di calcio è ampiamente usato anche nella carta normale, anche se non all'80%, non credo possa fare danni.
Anche se magari un po' di informazione ufficiale da parte dei produttori (leggi: test) non sarebbe male.
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Messaggio da AlexO »

Mah... A me personalmente, la presenza di plastica in tali percentuali (mi pare di aver capito tra 20 e 40%, a seconda delle "formulazioni") lascia alquanto perplesso... Che sia bio/foto-degradabile non mi convince per nulla (mi puzza semmai di marketing "verde"), se non nel senso di "trasformazione" in microplastiche. Insomma, per me non è carta, ma plastica molto inquinante. Sbaglio?
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Messaggio da Esme »

AlexO ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 22:00 per me non è carta, ma plastica molto inquinante
Se il discorso è far passare questo prodotto come ecosostenibile, a mio parere siamo di fronte all'aria fritta.

Può invece essere un tipo di supporto adatto per usi particolari.
Teoricamente non dovrebbe temere la pioggia, e da quello che ho letto è utile per tecniche specifiche.
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Messaggio da FabioC »

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Interessante.
Grazie
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Messaggio da sansenri »

Esme ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 23:55
AlexO ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 22:00 per me non è carta, ma plastica molto inquinante
Se il discorso è far passare questo prodotto come ecosostenibile, a mio parere siamo di fronte all'aria fritta.

Può invece essere un tipo di supporto adatto per usi particolari.
Teoricamente non dovrebbe temere la pioggia, e da quello che ho letto è utile per tecniche specifiche.
non è un discorso semplice.
Il PET viene utilizzato largamente nell'alimentare e nel farmaceutico perché è una delle plastiche più stabili
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Messaggio da sansenri »

Esme ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 23:55
AlexO ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 22:00 per me non è carta, ma plastica molto inquinante
Se il discorso è far passare questo prodotto come ecosostenibile, a mio parere siamo di fronte all'aria fritta.

Può invece essere un tipo di supporto adatto per usi particolari.
Teoricamente non dovrebbe temere la pioggia, e da quello che ho letto è utile per tecniche specifiche.
Non è un discorso semplice.
Il PET viene utilizzato largamente nell'alimentare e nel farmaceutico perché è una delle plastiche più stabili e considerata atossica.
https://www.celvil.it/info-utilities/pe ... ilit%C3%A0.

Posto che tra le plastiche è quindi una delle meno dannose, ovviamente sulla questione poi vi sono pareri diametralmente opposti.

Spesso si parla delle bottiglie di plastica la cui riciclabilità al 100% sarebbe una illusione (il quadernetto si potrebbe buttare nella plastica e sperare che il 20% di PET venga riciclato?)
https://ilfattoalimentare.it/falso-ecol ... abile.html

Poi invece c'è chi produce il PET, e quindi la pensa in modo totalmente diverso
https://www.alpla.com/it/il-mito-della- ... tiglia-pet

(solo alcuni esempi sulle mille discussioni sul pet)

secondo me bisogna stare attenti a formarsi un parere definitivo e totalmente in un senso o nell'altro, perché le questioni in gioco sono davvero parecchie...

detto questo ho provato per caso questa carta ma non mi è piaciuta, sembra di scrivere sulla plastica (o comunque su un supporto plastificato), al tatto non dà la sensazione della carta (è stranamente gommoso), e a parte come scivola la penna (molto) mi è mancata la sensazione tipica del foglio di carta.
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Messaggio da AlexO »

sansenri ha scritto: venerdì 17 gennaio 2025, 16:19
Esme ha scritto: giovedì 16 gennaio 2025, 23:55
Se il discorso è far passare questo prodotto come ecosostenibile, a mio parere siamo di fronte all'aria fritta.

Può invece essere un tipo di supporto adatto per usi particolari.
Teoricamente non dovrebbe temere la pioggia, e da quello che ho letto è utile per tecniche specifiche.
Non è un discorso semplice.
[...]
secondo me bisogna stare attenti a formarsi un parere definitivo e totalmente in un senso o nell'altro, perché le questioni in gioco sono davvero parecchie...
Giustissimo. Il discorso "plastiche" è complicato di suo (tecnicamente) e in più ci sono i grandissimi interessi in gioco, che di certo non contribuiscono all'obbiettività ed alla chiarezza.
sansenri ha scritto: venerdì 17 gennaio 2025, 16:19 detto questo ho provato per caso questa carta ma non mi è piaciuta, sembra di scrivere sulla plastica (o comunque su un supporto plastificato), al tatto non dà la sensazione della carta (è stranamente gommoso), e a parte come scivola la penna (molto) mi è mancata la sensazione tipica del foglio di carta.
...sembra di scrivere sulla plastica...

aggiungendo questo ai fortissimi dubbi sull'impatto ecologico, non arrivo a capire il "senso" di utilizzare un tale prodotto, che inoltre, a differenza della carta, dubito sia realmente riciclabile

per cui confermo: personalmente mi astengo

EDIT: A proposito di riciclo... Dove lo si butta? Carta? Plastica? O... indifferenziato?
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sansenri ha scritto: venerdì 17 gennaio 2025, 16:19 Non è un discorso semplice.
sansenri ha scritto: venerdì 17 gennaio 2025, 16:19 secondo me bisogna stare attenti a formarsi un parere definitivo e totalmente in un senso o nell'altro, perché le questioni in gioco sono davvero parecchie...
Certamente il discorso "plastiche" è complesso.
Ma non mi riferivo al prodotto in se stesso, e quindi alla presenza di plastica, ma al cercare di farlo passare come più ecosostenibile della carta semplicemente dicendo "non sono stati tagliati alberi".
È questo che secondo me è aria fritta.

Una valutazione sensata, che non sono io consumatrice a poter fare ma dovrebbe essere compito del produttore, deve tener conto dell'intera filiera, dalle materie prime fino allo smaltimento.
Se non mi si danno dati concreti in questo senso, il giudizio me lo formo in base a ciò che posso conoscere.
La carta mi serve per scrivere: se funziona, bene, se non funziona, male.
Cerco sempre di non sprecarla e la avvio al riciclo.

Giá il fatto che non si sappia bene come smaltire questo prodotto, e quindi vada nell'indifferenziata, mi porta a pensare che l'ecosostenibilitá sia di facciata.
I dati ufficiali delle aziende produttrici sono alquanto fumosi, come avevo già evidenziato nell'intervento di qualche mese fa.
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Messaggio da sansenri »

concordo abbastanza soprattutto sulla questione che l'affermazione "non sono stati tagliati degli alberi" non giustifica (basta pensare che per produrre la carta, gli alberi si coltivano ad hoc, si tagliano e poi si ripiantano... mica tagliano gli alberi del mio giardino).
Comunque se hai tempo di leggere anche il sito del produttore (ovviamente di parte) ti accorgi che alcune cose fanno comunque pensare, ad esempio che nei rifiuti da imballaggio la plastica è la metà di quelli in carta e cartone, o che nell'inquinamento da microplastiche la parte molto maggiore la fanno i tessuti sintetici e i pneumatici... non il pet.

Concordo peraltro che lo smaltimento di questo prodotto mi preoccupa di più che dei miei quaderni di carta.
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