FountainPen.it Forum

maylota ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 14:25

ASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 14:17
Per le pipe e i cimeli forse...

Gli orologi hanno un'aura di riciclaggio denaro "equivoco" che li rende invisi a gran parte delle persone, a mia personale opinione.

Pensa che tutti si meravigliano quando gli dico che in venti anni di passione orologiera, non ho mai acquistato un Rolex.
La maggior parte delle persone ambisce di indossare un coronato, anche se di orologi non ne capisce niente. E' uno statu symbol, così radicato da generare un mercato del falso di qualità.
Eppure si tratta di orologi ottimi, ma oggi come in passato non li acquisterei.

Ho visto una Omega moderna da 10k in una Boutique di venezia

A me personalmente sembrava valere un centinaio di euro in aspetto, visto che non sono un esperto

Credo che sia la stessa cosa di vedere una pelikan m1000 e pensare che costi una decina di euro

RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 15:01 Ho visto una Omega moderna da 10k in una Boutique di venezia

A me personalmente sembrava valere un centinaio di euro in aspetto, visto che non sono un esperto

Credo che sia la stessa cosa di vedere una pelikan m1000 e pensare che costi una decina di euro

Esatto. Gli oggetti di lusso non hanno un prezzo legato esclusivamente al valore intrinseco. Se vuoi quello compra le stelline oro.
Ma siamo in ot.
La questione è, se nella vostra cerchia di conoscenze, le vostre passioni, sono generalmente criticate, perché non condivise dal senso comune del valore delle cose.

Ci sono persone rilevanti, nella nostra vita, e persone irrilevanti: con le prime si può discutere e le loro eventuali critiche possono essere oggetto di discussione, con le seconde è tempo perso.

Sappiamo tutti che le passioni hanno un costo (detto da una che, cerca di spendere in base a come può ).
Però poi in effetti stare lì a "sententenziare" boh non lo trovo giusto. Ognuno fa ciò che vuole, con ciò che ha. Anche le stilografiche e gli orologi sono passioni e non certo di serie B Quindi diamo spazio alle nostre passioni...

Sarà che passo per uno che ha un brutto carattere ma nessuno si permette di dirmi che ho speso male i miei soldi. Anzi, a dire il vero, nessuno si permette di chiedermi quanto ho speso

Comunque, scherzi a parte, non si deve mai dare soddisfazione agli criticoni se uno ti dice che li avrebbe spesi in altro modo basta rispondergli che si ha la fortuna di non dover scegliere ma che ci si possono permettere entrambe le cose.

Così il criticone lo facciamo diventare un rosicone

In effetti molti criticoni sono rosiconi: c’è chi pensa che avere begli oggetti significa esser ricchi e chi semplicemente invidia il fatto di non possedere conoscenza e buon gusto, per non parlare dello stile, cosa che non si compra e che è maggiormente invidiata.

la mia seconda moglie mi dice da sempre 'ti piacciono i trenini, le stilografiche e gli orologi e spendi quello che spendi, se sei felice sono felice pure io'. Diciamo che spendo più per le penne che per gli altri oggetti. A tutto c'è un limite di prezzo che mi fa alzare le mani perché non trovo giustificata la spesa.
A mio fratello e a mia madre non dico più quello che faccio o compero perché partono filippiche da fine del mondo. Due palle pazzesche. Risparmia, pensione, figli. Basta! Parlo solo del più e del meno, con mia madre. Col fratello solo uozzap e messaggi vocali e vivo sereno come non mai

ASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 5 agosto 2024, 14:38 Pensa che tutti si meravigliano quando gli dico che in venti anni di passione orologiera, non ho mai acquistato un Rolex.
La maggior parte delle persone ambisce di indossare un coronato, anche se di orologi non ne capisce niente. E' uno statu symbol, così radicato da generare un mercato del falso di qualità.
Eppure si tratta di orologi ottimi, ma oggi come in passato non li acquisterei.

Vero che sono ottimi orologi, al pari di molti altri che qualitativamente reggono nella sostanza il confronto.
La differenza deriva dalle azioni di marketing che implicano pubblicità a tutta pagina su settimanali e quotidiani, sponsorizzazioni di tornei di golf e tennis che portano la massa a scegliere l'oggetto per sentirsi parte di quel mondo che a loro non appartiene.
Chi conosce ed apprezza l'orologeria li valuta adeguatamente, senza farsi trascinare dal desiderato collettivo.

effebi56 ha scritto: ↑mercoledì 7 agosto 2024, 11:38
Chi conosce ed apprezza l'orologeria li valuta adeguatamente, senza farsi trascinare dal desiderato collettivo.

Perfettamente d'accordo.

Mi permetterò, in argomento, un excursus personale.
Ho una carissima amica che piange costantemente miseria. Purtroppo ha uno stipendio molto basso e malcerto, tipico della contrattualistica selvaggia conseguenza della sciagurata Legge Biagi, e in più convive. Sfortunatamente, con un ragazzo con uno stipendio molto più alto e più sicuro del suo, che pretende una divisione esattamente paritaria delle spese (mentre lei gli aveva proposto un accordo tipo: "Ci diamo un budget mensile, io contribuisco in proporzione al mio stipendio e facendo più lavori di casa, avendo un orario più elastico del tuo"). Questo come conseguenza ha che lei ha poca riserva per sfizi personali e, soprattutto, risparmi mentre lui molta di più.
Fin qui, oggettivamente, per me il problema sarebbe lui... peccato non sia così.
Questa mia amica, infatti, butta letteralmente soldi che non ha per una serie di abitudini tipiche di quando viveva ancora coi suoi e il suo stipendio, per quanto esiguo, apparteneva a lei sola:
1) Si fa le unghie col semipermanente. Per risparmiare ha comprato l'attrezzatura per farsele da sola (e son partiti 200 euro minimo), ma continua a comprarsi nuovi smalti;
2) Ogni due settimane è dal parrucchiere, perché pur non avendo ancora (fortunata lei!) capelli bianchi non si piace col suo colore naturale e se n'è fatto uno completamente diverso, che le causa una ricrescita enorme;
3) Ogni sei mesi si fa un nuovo tatuaggio;
4) Si compra quintali di vestiti;
5) Ha la passione per la lettura, ma non le piace leggere libri usati quindi non ha la tessera della biblioteca, e ogni due mesi spende duecento euro di ebook e cartacei su Amazon;
6) Usa solo prodotti per la casa e la persona di una nota marca di vendita porta a porta che ti fa spendere quaranta euro per uno shampoo;
7) Sono costantemente in giro per il weekend;
8) Nel giro di cinque anni, ha cambiato cellulare due volte.
A questo si aggiunge che sta prendendo una seconda laurea, quindi via di spese per manuali, libri e tasse universitarie di varia natura.

Ora, io non ho MAI criticato la sua difficoltà a rispettare un budget davanti a lei. MAI. Non mi sono proprio mai permessa: la gente ha i suoi soldi, guadagnati col sudore della fronte, e io non posso né debbo permettermi di dire come e quando possano spenderli a meno che non mi venga richiesto consiglio.
Però lei ogni tanto la battuta su "Ah, vorrei averli io 400 euro per una stilografica!" me la fa.
Io non mi faccio le unghie. Vado dal parrucchiere due volte l'anno, ho lo stesso taglio da anni (dal momento che mi crescono i capelli di quasi quattro cm al mese sarebbe una fatica improba cambiarlo), la tinta me la faccio da sola con delle erbe tintorie. Frequento le biblioteche, non mi compro molti vestiti ma ci tengo che siano di qualità (ragion per cui un cappotto mi dura anni), ho la stessa taglia dalle Scuole Medie (tranne un periodo in cui ho perso 15 kg a causa dell'ipertiroidismo, raggiungendo così misure a metà tra l'insetto stecco e David Bowie: è stato esteticamente bellissimo, ma per poco una polmonite non mi ha ammazzato, per cui sono contenta ora coi miei 53 kg circa). Ho lo stesso cellulare dal 2019, che praticamente cade a pezzi. Non ho tatuaggi.
Come saprete, rivendo i fondi di magazzino e le stilo usate che non mi piacciono: questo mi consente di comprarmi le stilo che mi piacciono e gli inchiostri che preferisco, perché è una passione che, gestita con oculatezza, in parte si autofinanzia e che per di più riguarda beni che possono essere - in caso di necessità - rivenduti.
Capirete quindi che è abbastanza irritante sentirsi lanciare frecciatine da chi è in grado di spendere 250 euro di creme, shampoo e bagnischiuma. Abbozzo e lascio perdere.

Morale di questa storia: a volte, il proverbio evangelico su travi e pagliuzze, dovrebbe parlare piuttosto di borsette e Omas.

Rodelinda ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 10:39 Però lei ogni tanto la battuta su "Ah, vorrei averli io 400 euro per una stilografica!" me la fa.

Ci sta con il tema, dai
E' chiaro che li ha, quei 400 euro, ma la sua priorità sono le unghie fatte e la cosmesi. Lungi dal volerle dare consigli o risposte piccate, le si può anche far notare che - appunto - ognuno ha le proprie priorità e usa i propri soldi in modi differenti. La sua miopia è nel non vedere questo. E' possibile che dia per assunto che tutti hanno le sue stesse abitudini voluttuarie e lei pensa a 400 euro in più, dopo il parrucchiere e il bagnoschiuma

Rodelinda ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 10:39
5) Ha la passione per la lettura, ma non le piace leggere libri usati quindi non ha la tessera della biblioteca, e ogni due mesi spende duecento euro di ebook e cartacei su Amazon;

A questo si aggiunge che sta prendendo una seconda laurea, quindi via di spese per manuali, libri e tasse universitarie di varia natura.

Per fortuna c'è ancora chi ama la lettura e lo studio...

Rodelinda ha espresso esattamente quello che e' anche il mio disagio:
La mancanza totale di rispetto nei confronti di quella che e' una passione non condivisa dai piú. In altre parole 400 euro in prodotti cosmetici sono visti come una necessità, gli stessi spesi per una penna sono un affronto alla miseria.

Rodelinda ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 10:39 Mi permetterò, in argomento, un excursus personale

A parte il peso, potrei sottoscrivere quasi tutto come se fosse la mia di vita.
No, a parte anche i 4cm di crescita al mese. Pensavo che i 2-2,5cm dei miei fossero tanti!
Benedetto e santo subito hennè comunque.

Mia nonna mi ha sempre detto di prestare attenzione e aiuto a chi si lamenta poco, e non a quelli che lamentano disgrazie ogni cinque minuti e appioppano i "beato quello" a destra e a manca.