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ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: giovedì 6 giugno 2024, 22:38
da Koten90
alfredop ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 22:01 È in uscita una Majohn P136 in titanio, non è plastica ma è sicuramente resistente.

Alfredo
questa è una notizia interessante! In plastica non l’ho presa, ma il titanio intriga

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: giovedì 6 giugno 2024, 22:41
da Koten90
RisottoPensa ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 21:28
Mah , guarda , con il sole d'agosto quasi quasi :mrgreen:

Molto carina dai , pensa con una bella decorazione raden o lacca urushi :o
Avevo chiesto confronto di caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche… so che il PEEK non viene ancora usato nella costruzione di aerei se non per piccole parti per il suo costo rispetto all’alluminio, ma c’era l’idea di fare gli “aerei di plastica”.

Tecnicamente il bianco si colora in qualsiasi modo, faranno come con l’Ultem: tengono il colore naturale per renderlo riconoscibile

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: giovedì 6 giugno 2024, 22:56
da sansenri
maylota ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 19:50
sansenri ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 19:23
e questa invece è la Abhimanyu in PEEK
Abhimanyu Peek.jpg
Ma esattamente quali sono i vantaggi del PEEK - perchè Ultem ha una componente estetica che posso capire, ma questa penna bianca lattiginosa (e anche gli altri che fanno penne in PEEK son sempre color mozzarella) faccio più fatica a comprenderla.
infatti non so se vi siano reali vantaggi se non qualche differenza tra le caratteristiche tecniche probabilmente overkill per una penna, e forse la differenza di colore. L'ultem l'ho sempre visto giallo catetere (di una volta), mentre il PEEK in teoria è trasparente ma poi risulta bianco sporco (credo si possa "caricarlo" con carbonio e farlo diventare nero).
"Il PEEK offre una straordinaria combinazione di proprietà meccaniche, resistenza agli agenti chimici, usura, fatica e scorrimento, oltre ad un’eccezionale resistenza alle alte temperature. Esso presenta anche una buona resistenza alla combustione e buone performance dielettriche."

Entrambi sono un po' di moda per cui è probabile che non ci siano ragioni vere per usarli (se non magari per qualcuno che si dimentica la penna sul fornello acceso dopo che ha fatto il caffè)
https://youtu.be/J8UXpGKNKyg

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: giovedì 6 giugno 2024, 23:07
da sansenri
seriamente, il vero vantaggio di questi materiali è che si possono usare per stampare in 3D e le loro proprietà, soprattutto meccaniche potrebbero renderli utili per sostituire dei pezzi di macchinari e altri oggetti/strumenti che si rompono. In un certo senso, a parte gli utilizzi aerospaziali, medicali, etc., in un futuro non troppo remoto, noi comuni mortali potremmo essere in grado di stamparci a piacimento dei pezzi di ricambio meccanici di oggetti/attrezzi/macchinari che si rompono (e di cui oggi i ricambi non si trovano più e che ci costringono a buttare e ricomprare). Vediamo come evolve...

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 0:47
da maylota
sansenri ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 23:07 seriamente, il vero vantaggio di questi materiali è che si possono usare per stampare in 3D
Quindi se si dimostrasse che un alimentatore in ultem funziona, si potrebbe immaginare uno scenario di produzione di alimentatori dedicati a prezzi accettabili?
Avere una penna che resiste ad una esplosione atomica o al passaggio sotto i cingoli di un carro armato, mi entusiasma poco. Ma un futuro con pennini JoWo e Bock di cui si può scegliere un alimentatore dedicato a seconda del tratto e del flusso necessario o desiderato, potrebbe essere utile e commercialmente profittevole.

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 7:12
da Koten90
maylota ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 0:47 Quindi se si dimostrasse che un alimentatore in ultem funziona, si potrebbe immaginare uno scenario di produzione di alimentatori dedicati a prezzi accettabili?
Differenze di Prezzo
• Ultem è circa 20-30 volte più costoso dell’ABS.
• PEEK è circa 50-100 volte più costoso dell’ABS.

Quindi magari sì, ma in pochissimi lo faranno e su penne high-end

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 12:23
da maylota
Koten90 ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 7:12
maylota ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 0:47 Quindi se si dimostrasse che un alimentatore in ultem funziona, si potrebbe immaginare uno scenario di produzione di alimentatori dedicati a prezzi accettabili?
Differenze di Prezzo
• Ultem è circa 20-30 volte più costoso dell’ABS.
• PEEK è circa 50-100 volte più costoso dell’ABS.

Quindi magari sì, ma in pochissimi lo faranno e su penne high-end
Si, ma è anche vero che il materiale necessario per un alimentatore è abbastanza poco, mentre il costo di uno stampo per ABS (e l'MOQ per un lotto di produzione) abbastanza alto.

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 14:27
da sansenri
maylota ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 0:47
sansenri ha scritto: giovedì 6 giugno 2024, 23:07 seriamente, il vero vantaggio di questi materiali è che si possono usare per stampare in 3D
Quindi se si dimostrasse che un alimentatore in ultem funziona, si potrebbe immaginare uno scenario di produzione di alimentatori dedicati a prezzi accettabili?
Avere una penna che resiste ad una esplosione atomica o al passaggio sotto i cingoli di un carro armato, mi entusiasma poco. Ma un futuro con pennini JoWo e Bock di cui si può scegliere un alimentatore dedicato a seconda del tratto e del flusso necessario o desiderato, potrebbe essere utile e commercialmente profittevole.
può darsi, io la vedevo in senso più ampio, con il tempo non è improbabile che i costi si riducano e comunque per un singolo, una volta in grado di stamparsi in 3D un pezzo utile, il costo può anche essere accettabile, relativo al materiale, piuttosto che comprare un ricambio già pronto (con i vari ricarichi dei distributori, etc.).
Riguardo l'idoneità a funzionare da alimentatori non so, presumo che come altre plastiche la superficie potrebbe essere trattata per renderla più bagnabile.

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 14:33
da sansenri
PS lo so che è fantascienza, però la fantascienza non di rado ci azzecca, dove più spesso sbaglia è sui tempi.
Non ricordo precisamente in quale film, o serie tv, sulla solita astronave di turno, uno dei protagonisti, all'occorrenza, si stampa la pistola alla stampante 3D. Magari è un po' più complesso di così... ma non dubito molto che ci si arrivi, ad un certo punto.

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 14:42
da maylota
sansenri ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 14:33 PS lo so che è fantascienza, però la fantascienza non di rado ci azzecca, dove più spesso sbaglia è sui tempi.
Non ricordo precisamente in quale film, o serie tv, sulla solita astronave di turno, uno dei protagonisti, all'occorrenza, si stampa la pistola alla stampante 3D. Magari è un po' più complesso di così... ma non dubito molto che ci si arrivi, ad un certo punto.
Temo che già si faccia. Anche se il "controllo di qualità" è affidato alle falangi della mano di chi le usa...

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 15:23
da mastrogigino
Più che gli alimentatori, che sono parecchio complicati da far funzionare 'bene', mi vengono in mente pezzi che si rompono col tempo e si fa far a trovare come ricambio (o addirittura impossibili) come le sezioni, fusti, le parti dei pistoni, cappucci, etc...

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Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 16:27
da sansenri
certo sì, e anche di altro , non necessariamente di natura pennofila

ci sono in giro penne fatte con g10 oppure materiali ultra resistenti?

Inviato: venerdì 7 giugno 2024, 17:11
da maylota
sansenri ha scritto: venerdì 7 giugno 2024, 16:27 certo sì, e anche di altro , non necessariamente di natura pennofila
Anche se uno spera che non ci si limiti solo all'utilissimo ma abbastanza soporifero mercato dei pezzi di ricambio per fanatici delle cose vintage ;)

Ad esempio e per restare nelle penne, se gli Indiani imparassero a stamparsi in 3D le clip e piantassero di mettere quelle schifezze OEM che raccattano adesso, sarebbe un grosso passo avanti per il settore !