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Il Gioiellino di Leoanardo Officina Italiana

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Roland
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Il Gioiellino di Leoanardo Officina Italiana

Messaggio da Roland »

Che questa penna esista in pochissimi esemplari causa particolare celluloide usata e non più prodotta è normale. Quello che io critico però è il fatto che la Leonardo non voglia fare la stessa penna ma in materiale diverso (tipo resina nera o ebanite) che non soffre di scarsità di materiale.

Io invidio :oops: il possessore di questo gioiellino, ma se Leonardo le facesse anche in resina nera (o ebanite) con tutte le minuterie in argento beh come dire mi accontenterei lo stesso. :D
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Messaggio da maxpop 55 »

Evidentemente essendo fatta al tornio singolarmente, il lavoro è talmente tanto vicino a quella penna che costerebbe molto anche se fatto di materiale diverso. non quanto quella in celluloide ma la differenza di prezzo a certe cifre e per certe penne non conta molto
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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tomcar
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Messaggio da tomcar »

Bellissima presentazione Fra, davvero notevole, confermo la penna è stupenda

Roland ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 0:33 Bella lo è senza alcun dubbio, ma è grande anzi oversize. Ha la stessa lunghezza della momento magico ma lo spessore (sia della sezione che del barile) è maggiore. Non capisco come uno possa usarla calzata dove supera i 17 cm di lunghezza. E un tantino ridicolo a meno di non essere alto 2 metri e pesare oltre 100 kg. :lol:

Pensavo ne avessero fatte 10 invece ne hanno fatte 40 , di cui 30 sicuramente vendute agli americani e i pochi pezzi restanti a qualche fortunato italiano.
Sei confuso, è parecchio più piccola
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Messaggio da Automedonte »

Roland ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 0:33
Automedonte ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 20:30 Proprio bella e da aperta neanche tanto grande :clap:
Bella lo è senza alcun dubbio, ma è grande anzi oversize. Ha la stessa lunghezza della momento magico ma lo spessore (sia della sezione che del barile) è maggiore. Non capisco come uno possa usarla calzata dove supera i 17 cm di lunghezza. E un tantino ridicolo a meno di non essere alto 2 metri e pesare oltre 100 kg. :lol:
a parte che se a Francesco piace usarla con il cappuccio saranno anche fatti sui :lol:

Detto questo io non capisco da dove prendi i dati e su cosa ti basi per emettere certe "sentenze" la Gioiellino è più corta della MZG che può essere considerata la oversize di Leonardo ed è più sottile della Audace, in pratica ha forme e dimensioni molto simili alla Momento Magico che è una media a tutti gli effetti. Ha dimensioni simili alla 146 che infatti è una media e non alla 149 che è una oversize.
Per parlare di oversize si devono superare almeno i 135 mm , meglio i 140 mm altrimenti sono medie.
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Messaggio da francoiacc »

Cex71 ha scritto: martedì 21 maggio 2024, 22:52 Congratulazioni per l’acquisto, superba.
Anche un appassionato di penne vintage può apprezzare la linea assolutamente classica, il sistema di carica a levetta, la celluloide favolosa… sembra veramente una penna prodotta non oggi ma da un secolo. Complimenti anche a Leonardo.
Peccato siano in edizioni così limitate, anche se immagino che a parte qualche collezionista o patito di penne come molti di noi, non sia un prodotto per la massa, anche solo per il caricamento a levetta.
Si un vero peccato che sia in edizione limitata, decisione dettata dalla mancanza di materiale. Tuttavia, e' questa specifica versione in celluloide Mazzuchelli ad essere stata prodotta in soli 40 esemplari. Leonardo ne produce anche una in resina nera, attualmente non disponibile in quanto la Gioiellino non viene prodotta regolarmente, reputo proprio per le remore dei piu' ad avere a che fare con questo tipo di caricamento. Basta attendere o contattarli per capire come averne una.

Roland ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 0:33 Bella lo è senza alcun dubbio, ma è grande anzi oversize. Ha la stessa lunghezza della momento magico ma lo spessore (sia della sezione che del barile) è maggiore. Non capisco come uno possa usarla calzata dove supera i 17 cm di lunghezza. E un tantino ridicolo a meno di non essere alto 2 metri e pesare oltre 100 kg. :lol:

Pensavo ne avessero fatte 10 invece ne hanno fatte 40 , di cui 30 sicuramente vendute agli americani e i pochi pezzi restanti a qualche fortunato italiano.
Se consideriamo una Waterman 58 con i suoi 152.5mm di lunghezza da chiusa una oversize, piuttosto che una 149 con i suoi 15mm di diametro, direi che qui siamo su una taglia medio grande. Poi c'e' chi predilige penne di taglia piccola e magari vede questa come una oversize, ma in termini assoluti non la vedo tale.
Per il resto, faccio fatica a capire la relazione tra taglia della penna e altezza dell'utente, direi che i rapporti sono tali da non creare problemi di equilibrio a chi tiene in mano 17cm di penna. Io sono 178cm di altezza, riesco a non perdere l'equilibrio né sbilanciarmi in avanti con i miei 80kg di peso, e in generale poco mi curo del giudizio altrui; comunque, non mi sento ridicolo con 17cm e passa di penna in mano e non mi privo della sua estetica quando calzata.

Sul chi ha comprato le 40 penne poi non saprei, magari ci saranno anche un paio di australiani... :think: Io mi reputo un fortunato possessore, (magari il solo italiano??) perché come notavi e' una bella penna e non ne avevo alcun dubbio. :wave:
Ultima modifica di francoiacc il mercoledì 22 maggio 2024, 13:49, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da tomcar »

francoiacc ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 13:26
Roland ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 0:33

Bella lo è senza alcun dubbio, ma è grande anzi oversize. Ha la stessa lunghezza della momento magico ma lo spessore (sia della sezione che del barile) è maggiore. Non capisco come uno possa usarla calzata dove supera i 17 cm di lunghezza. E un tantino ridicolo a meno di non essere alto 2 metri e pesare oltre 100 kg. :lol:

Pensavo ne avessero fatte 10 invece ne hanno fatte 40 , di cui 30 sicuramente vendute agli americani e i pochi pezzi restanti a qualche fortunato italiano.
Se consideriamo una Waterman 58 con i suoi 152.5mm di lunghezza da chiusa una oversize, piuttosto che una 149 con i suoi 15mm di diametro, direi che qui siamo su una taglia medio grande. Poi c'e' chi predilige penne di taglia piccola e magari vede questa come una oversize, ma in termini assoluti non la vedo tale.
Per il resto, faccio fatica a capire la relazione tra taglia della penna e altezza dell'utente, direi che i rapporti sono tali da non creare problemi di equilibrio a chi tiene in mano 17cm di penna. Io sono 178cm di altezza, riesco a non perdere l'equilibrio né sbilanciarmi in avanti con i miei 80kg di peso, e in generale poco mi curo del giudizio altrui; comunque, non mi sento ridicolo con 17cm e pasa di penna in mano e non mi privo della sua estetica quando calzata.

Sul chi ha comprato le 40 penne poi non saprei, magari ci saranno anche un paio di australiani... :think: Io mi reputo un fortunato possessore, (magari il solo italiano??) perché come notavi e' una bella penna e non ne avevo alcun dubbio. :wave:
non sei il solo italiano :D
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Messaggio da francoiacc »

Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49 Altrimenti come fanno a farle pagare molto più del dovuto? Oramai la moda sono le edizioni limitate…
Strategia adottata da molte aziende e in larga scala da tempo, alla gente piace l'esclusivita' e le aziende si fanno pagare. Ma, a loro volta le aziende pagano di piu' per materiali esclusivi per assecondare questa richiesta. Una volta son incappato in un rivenditore di barre di celluloide, tra cui alcune barre molto ma molto ricercate da alcuni di noi collezionisti, le vendeva (e le ha vendute) a 2000 Eurozzi a barra.
Ora senza andare in discorsi di gestione aziendale, credo che sia poco criticabile il fatto che una impresa debba fare profitti; tuttavia, nel caso specifico direi che siamo ampiamente nei costi di una penna alquanto esclusiva e ben realizzata, ovvero 765Eur. Magari se le confrontiamo ad altre penne che di esclusivo hanno giusto una stellina...
Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49 La massa prima caricava a levetta. Oggi a quanto pare ci siamo ‘evoluti’ in un comodo pistone o ancora meglio in una comoda cartuccia da ricaricare… mah…
Infatti non la definirei una penna indirizzata alla massa. È stata una scelta precisa quella di voler realizzare un oggetto dal sapore vintage, ed in tale ottica credo che un sistema di ricarica a levetta assolva molto bene allo scopo. Del resto, Leonardo Officina Italiana offre anche penne con ricarica a cartuccia e a pistone, molto ben realizzate e indirizzate a chi vuole dotarsi di una bella penna funzionale e ben funzionante. La vita e' bella perché e' varia ;) :wave:

Roland ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 10:15 Che questa penna esista in pochissimi esemplari causa particolare celluloide usata e non più prodotta è normale. Quello che io critico però è il fatto che la Leonardo non voglia fare la stessa penna ma in materiale diverso (tipo resina nera o ebanite) che non soffre di scarsità di materiale.

Io invidio il possessore di questo gioiellino, ma se Leonardo le facesse anche in resina nera (o ebanite) con tutte le minuterie in argento beh come dire mi accontenterei lo stesso.
Mi sento davvero lusingato da quanto scrivi in quanto fortunato possessore di questa penna. Leonardo l'ha prodotta anche in resina nera, ma come potrai immaginare, una azienda non produce a fronte di scarsa richiesta. Reputo che sia la sola motivazione per cui la Gioiellino in resina nera non sia attualmente disponibile. Tuttavia, io proverei a contattarli, Leonardo e' un produttore che tende ad accontentare le richieste degli appassionati.

tomcar ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 11:54 Bellissima presentazione Fra, davvero notevole, confermo la penna è stupenda
:thumbup: :thumbup:

tomcar ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 13:28 non sei il solo italiano
Ok quindi 2 italiani ci sono di sicuro ;)
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Messaggio da edis »

Automedonte ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 12:17
Detto questo io non capisco da dove prendi i dati e su cosa ti basi per emettere certe "sentenze" la Gioiellino è più corta della MZG che può essere considerata la oversize di Leonardo ed è più sottile della Audace, in pratica ha forme e dimensioni molto simili alla Momento Magico che è una media a tutti gli effetti. Ha dimensioni simili alla 146 che infatti è una media e non alla 149 che è una oversize.
Per parlare di oversize si devono superare almeno i 135 mm , meglio i 140 mm altrimenti sono medie.
Sono d'accordo con Cesare, prima di dare giudizi su una penna bisogna averla usata. Io ad esempio ero straconvinta che avrei trovato scomoda la Pilot Custom Hurushi ma dopo aver provato quella di Koten ho dovuto ricredermi.

Vorrei spezzare anche una lancia a favore delle oversize, perché per il mio modo di tenere la penna, una 146 è scomoda, se poi ha il pistone in ottone proprio non riesco ad usarla perché sbilanciata indietro. Modelli come le Sailor Progear mi fanno venire i crampi.Se devo usare una penna per lunghe sessioni io prendo la Momento Zero Grande, anche nella versione con il pennino #8. Per me il suo diametro è ideale. Non so se rientri nella maggioranza, ma non credo di essere sola a preferire un diametro consistente.

Al penshow di Milano ho avuto modo di provare la Gioiellino di Francesco che l' ha meravigliosamente presentata. È bella da rimanere a bocca aperta e in mano cade che è una favola. Preferisco per me resine colorate e ebaniti, ma la bellezza della Gioiellino è inequivocabile!
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Messaggio da Ste003 »

francoiacc ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 13:40
Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49

Altrimenti come fanno a farle pagare molto più del dovuto? Oramai la moda sono le edizioni limitate…
Strategia adottata da molte aziende e in larga scala da tempo, alla gente piace l'esclusivita' e le aziende si fanno pagare. Ma, a loro volta le aziende pagano di piu' per materiali esclusivi per assecondare questa richiesta. Una volta son incappato in un rivenditore di barre di celluloide, tra cui alcune barre molto ma molto ricercate da alcuni di noi collezionisti, le vendeva (e le ha vendute) a 2000 Eurozzi a barra.
Ora senza andare in discorsi di gestione aziendale, credo che sia poco criticabile il fatto che una impresa debba fare profitti; tuttavia, nel caso specifico direi che siamo ampiamente nei costi di una penna alquanto esclusiva e ben realizzata, ovvero 765Eur. Magari se le confrontiamo ad altre penne che di esclusivo hanno giusto una stellina...
Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49

La massa prima caricava a levetta. Oggi a quanto pare ci siamo ‘evoluti’ in un comodo pistone o ancora meglio in una comoda cartuccia da ricaricare… mah…
Infatti non la definirei una penna indirizzata alla massa. È stata una scelta precisa quella di voler realizzare un oggetto dal sapore vintage, ed in tale ottica credo che un sistema di ricarica a levetta assolva molto bene allo scopo. Del resto, Leonardo Officina Italiana offre anche penne con ricarica a cartuccia e a pistone, molto ben realizzate e indirizzate a chi vuole dotarsi di una bella penna funzionale e ben funzionante. La vita e' bella perché e' varia ;) :wave:
Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
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Messaggio da Automedonte »

Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
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Le aziende cercano nicchie di mercato e quindi esplorano varie direzioni, alcune prendono chi la pensa come te ed altre prendono chi la pensa in modo diverso e così sono tutte contente :D
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Messaggio da Ste003 »

Automedonte ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 16:32 Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
Le aziende cercano nicchie di mercato e quindi esplorano varie direzioni, alcune prendono chi la pensa come te ed altre prendono chi la pensa in modo diverso e così sono tutte contente :D
[/quote]

Appunto. E noi abbiamo qualcosa da scrivere sul forum.
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Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 16:18
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Caro Stefano, preferirei anche io una banale stellina su un modello frutto delle loro idee, e quando l’hanno fatto non mi sono tirato indietro (Hemingway docet). Purtroppo i modelli a cui ci riferiamo sono tutt’altro che una loro idea. Restiamo in tema quindi, parliamo della Gioiellino. :wave:
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Messaggio da Tribbo »

Bellissima penna Francesco e stupenda e coinvolgente recensione, che in alcuni punti raggiunge anche delle punte poetiche da vero romanzo d'amore...

Condivido pienamente la tua ammirazione e stima per chi ha tali capacità tecniche e riesce a pensare e produrre delle penne simili, dotate di un'eleganza senza tempo, a fronte di tanti spettacoli ed esercizi di "stile" dell'attualità che spesso, diciamo, lasciano un poco interdetti
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Tribbo ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 20:49 Bellissima penna Francesco e stupenda e coinvolgente recensione, che in alcuni punti raggiunge anche delle punte poetiche da vero romanzo d'amore...

Condivido pienamente la tua ammirazione e stima per chi ha tali capacità tecniche e riesce a pensare e produrre delle penne simili, dotate di un'eleganza senza tempo, a fronte di tanti spettacoli ed esercizi di "stile" dell'attualità che spesso, diciamo, lasciano un poco interdetti
Credo ci sia poco da inventarsi e sono assolutamente d’accordo con quel che scrivi, quando ci provano vengono fuori cose molto discutibili.
Grazie mille Paolo
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