Che penna è? (info cartucce)
Inviato: giovedì 2 maggio 2024, 19:55
Architettura degli anni ‘50.
Lascia un po’ di amaro in bocca.
L’amaretto di Saronno
Lascia un po’ di amaro in bocca.
L’amaretto di Saronno
Non è una novità che a me piacciono un sacco le cacce al tesoro.
Ma daiii... è identica alla mia! Stessa forma, pennino, assenza di marchi sulla penna... io l'ho acquistata "sfusa", senza confezione e cartucce, e vedo che nella confezione originale sono incluse delle cartucce Pelikan.Esme ha scritto: ↑venerdì 3 maggio 2024, 21:11La penna pare chiamarsi "Spen", e il marchio è "Mondial A.s.t.i".
Asti? La città o è un acronimo, visti i puntini?
Il fatto è che non si trova nulla di questo marchio, che non è registrato.
Il retro della confezione ha scritte in francese e inglese, e il simbolo del riciclo in tedesco, come se provenisse o fosse destinata al mercato estero. Il codice a barre è stato rilasciato dall'Italia, ma questo dice poco del produttore.
Manca il classico simbolo della Lus. Il pennino è un signature.
Chi ha prodotto questa penna?
Le informazioni sul retro specificano che si devono impiegare cartucce europee. Ora... grazie al cavolo, anche Aurora e Lamy sono europee!
Ma immagino intendessero cartucce stile internazionale Pelikan, e quelle allegate paiono essere tali.
Peccato però che quella di elli voglia evidentemente un altro tipo di cartuccia.
Il mistero si infittisce.
E arriva sempre la rete, che mi propone un video di The Pen Collector, dove viene mostrata una penna piuttosto simile con pennino Mondial.
Questa penna è contrassegnata come "convex" marchio registrato dalla Pelikan.
Screenshot_20240503_144710_fr.vinted.jpg
Dalle prime tre cifre del codice a barre (801), il prodotto è stato registrato in Italia.
Eh, infatti.
La prova falla senz'altro. Ma se le Aurora moderne andavano strette, le internazionali lo sono ancora di più.
Fantastico! Grazie mille, mi sono tolta una curiosità! Ora non mi resta che cercare le cartucce adatteEsme ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 12:50 La Mondial Asti risultava avere sede in una zona centrale di Asti, in uno stabile che non mi dà proprio l'idea potesse ospitare un impianto di iniezione.
Applicando il rasoio di Occam direi che:
- la Lus è definitivamente fuori questione
- la Mondial Asti era il distributore italiano
- il produttore era la Montex