Kelly71 ha scritto: ↑mercoledì 21 febbraio 2024, 12:38
Posso farti una domanda?
visto che ti definisci una "neofita" domando se hai avuto modo di confrontarti con un ventaglio di penne con cui avresti potuto cominciare (kaweko, twisbi,Platinum, lamy...) e hai scelto le cinesi oppure hai proprio deciso di cominciare dalle cinesi ?
e se proprio hai deciso di cominciare dalle cinesi come mai? per il prezzo?
Come scritto nella presentazione ho passato un annetto a leggere e vedere di tutto prima di comprare la mia prima penna e quindi sì, conoscevo bene l'esistenza dei prodotti di Lamy, Kaweco, TWSBI, Platinum e compagnia, ma...
...ho proprio deciso di cominciare con le cinesi: il prezzo ha influito relativamente.
L'idea della stilografica, oltre che per migliorare le mie condizioni di scrittura, è partita già in nuce con l'idea di farne una piccola raccolta, una impropria collezione.
Già colleziono altro e di solito sono indirizzato sempre su prodotti sovietici, cinesi, indiani o comunque verso prodotti di larga produzione, larghissimo consumo e poco lusso (che tendenzialmente allargano il tiro a USA e Giappone), quindi vorrei seguire la scia.
Comprerò anche qualcosa di europeo-americano-giapponese, ma più in là e tanto per curiosità/completezza della panoramica.
Anche se mi verrà mai in mente di spendere qualcosa in più, credo che lo farò in primis per prodotti cinesi.
Insomma, non è solo un "cominciare", vorrei anche "continuare" e magari "finire" con quel tipo di prodotti.
Polemarco ha scritto: ↑mercoledì 21 febbraio 2024, 14:05
Anche io ho cominciato con le cinesi.
Per il loro costo infimo (adesso un po’ meno) e per la loro sacrificabilita’.
Poi ho fatto da matti.
Ot: Abulafia è il nome del computer de “Il pendolo di Foucault”
Come detto sopra l'impatto del prezzo è sicuramente rilevante, ma abbastanza marginale, nel mio caso.
Ho proprio una propensione per quel tipo di prodotto, sono strade meno battute che mi affascinano di più.
E sì, "Abulafia" viene (anche) dal Pendolo, che è uno dei miei libri preferiti
Roland ha scritto: ↑mercoledì 21 febbraio 2024, 19:36
L’impugnatura triangolare aiuta, come la clip della Capless (e cloni), a perdere il vizio di far rotolare la penna in mano mentre si scrive. Parlo per esperienza
Altroché aiuto, è una tortura. Perfino la Parker che vendeva le 75 con la sezione triangolare dava la possibilità di ruotare il pennino per una migliore posizione ergonomica .Impari a non ruotare la penna perché il pennino a un certo punto non scrive più e te ne accorrgi. Ma imporre la sezione triangolare a qualcuno è una tortura ergonomica pura e semplice.
Per adesso, che sono all'inizio-inizio, propendo più per il fatto che l'impugnatura obbligatoria sia una benedizione più che una tortura
D'altronde pure utilizzando le biro la mia scelta trentennale era ricaduta sulle Staedtler Noris Stick proprio perché, con l'impugnatura poligonale, riuscivo ad evitare di girare troppo la penna nella mano.