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Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 13:00
da sansenri
Betz ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 10:53
Io sono sempre molto attratta dalle penne Aurora che vedo nei negozi, esclusivamente per l'estetica, ma hanno prezzi troppo alti, mi sono sempre detta "eventualmente usata".
Adesso però, leggendo tutti gli interventi, mi viene un dubbio....per "feedback" si intende che il pennino gratta e fa rumore mentre si scrive? Perché allora per me sono solo belle
no, non gratta. E' qualcosa di diverso, che non è semplice spiegare, si percepisce nell'uso, ed è comunque appena accennato.
E' come se il pennino fosse appena più ruvido, per cui senti la texture della carta (ovvio che sulle ultra lisce come Clairfontaine non lo senti).
Per alcuni estimatori delle Aurora è un tratto distintivo fondamentale.
Provane una se riesci.
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 13:37
da Enbi
Betz ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 11:10
Ma allora è tipo pennino Sailor?
Io possiedo sia Aurora che Sailor, e hanno sì una certa somiglianza nel feedback, forse quello dei Sailor è appena più pronunciato, ma non saprei dirlo con certezza, dovrei fare una comparazione diretta. Come giustamente notato da Roland sono pennini che non "scappano via", sai sempre dove sono e puoi controllarli, anche nella scrittura veloce.
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 14:31
da sansenri
concordo, per scorrevolezza è un po' come dire
Aurora sta a Waterman come Sailor sta a Pilot...
Koten90 ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 5:09
sansenri ha scritto: ↑giovedì 4 gennaio 2024, 23:50
I pennini Aurora
sono noti per il feedback (segnatelo, e non fare come il nostro amico che l'ha levigato con la micromesh...
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), ti fanno sentire la carta. Se non ti piace, prendi un'altra penna.
La
dimensione dei pennini è corretta. L'F è fine, non largo come un Pelikan, non fine come un Pilot, è fine (europeo), punto.
L'alimentatore in ebanite è perfetto, sempre pronto, mai esitante,
il tratto di una Aurora è riproducibile e costante.
Ammazza, manco avessi preso una delle tue per farlo! Ti ho proprio pugnalato al cuore
In realtà la levigatura a 12000 è stata fatta solo dopo il regrind, visto che è marchiata EF (almeno sulla scatola), ma il pennino sembrava quello di una Pelikan M1000 M… altro che feedback, era una palla da biliardo!
Il feedback è più accentuato di prima, nonostante tutto, perché ho lasciato che lo sweet spot fosse volutamente “piatto” e spigoloso (longitudinalmente, quindi Architect)
sì... mi conforta un poco che fosse la tua,
adesso ho un post-it attaccato sullo schermo del PC che dice "non comprare Aurora da Koten90"
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Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 19:36
da RisottoPensa
Esme ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 10:49
So che non sei un patito delle vintage, quindi le lascio da parte.
Per un attimo pensavo di essere nudo
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, mi hai letto come un libro.
Grazie per tutte le vostre osservazioni, credo che se mai volessi provare una aurora opterò per il mercato secondario.
Ho già in mente di voler prendere la baia di Napoli quando lo troverò a un prezzo decente
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.
Io ho comprato le platinum proprio per avere un feedback leggermente inferiore a quello delle sailor, forse mi ci potrò abituare
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: venerdì 5 gennaio 2024, 23:30
da scossa
Ciao,
non dimentichiamoci della Hastil, la prima penna esposta al MOMA.
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: sabato 6 gennaio 2024, 12:08
da Automedonte
scossa ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 23:30
Ciao,
non dimentichiamoci della Hastil, la prima penna esposta al MOMA.
Sta bene esposta
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Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: sabato 6 gennaio 2024, 13:21
da A Casirati
Automedonte ha scritto: ↑sabato 6 gennaio 2024, 12:08
scossa ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 23:30
Ciao,
non dimentichiamoci della Hastil, la prima penna esposta al MOMA.
Sta bene esposta
Ne ho utilizzata una per diverso tempo e devo dire che l'ho trovata ottima.
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: sabato 6 gennaio 2024, 13:27
da geko
scossa ha scritto: ↑venerdì 5 gennaio 2024, 23:30
Ciao,
non dimentichiamoci della Hastil, la prima penna esposta al MOMA.
Non è per tutti, va capita e non sempre ci si riesce.
Io, comunque, ci sono riuscito.
Per cosa si distingue una penna Aurora?
Inviato: martedì 9 gennaio 2024, 0:01
da Hologon
La prima stilografica che ho usato per molto tempo è stata una Auretta,utilizzata alle scuole medie, da qui parte il mio affetto condizionato per il marchio.
Ho sempre apprezzato il design della Hastil e ne ho avute parecchie, ma tutte nel corso del tempo hanno manifestato problemi, alcune alla sezione in plastica, con fessurazioni e/o perdite, altre con la rottura del puntale che apre la cartuccia. Molte avevano il pennino eccessivamente rigido, ma alcune scrivevano molto bene, con quella sensazione di controllo della scrittura estremamente piacevole. Ne ho tenuta solo una, in argento, per motivi affettivi, che non uso da tempo.
Apprezzo molto la linea della Optima e la trovo estremamente comoda in mano. Ho avuto una Dante Alighieri con problemi al pistone e ho ancora una Carlo Goldoni, che trovo bellissima, che mi si è spezzata all'altezza della finestrella mentre la caricavo. Attualmente è in assistenza e attendo il responso della casa.
Penso sia chiaro perché parlo di affetto condizionato: mi piacciono, ma sull'affidabilità ho qualche riserva.