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Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: martedì 5 dicembre 2023, 22:06
da Esme
ASTROLUX ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 21:58 Ci saranno abbastanza ponti per tutti?
Certo che siam messi male! 🤣🤣🤣

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: martedì 5 dicembre 2023, 22:16
da mastrogigino
Dato che compro quasi esclusivamente dalle bancarelle e/o mercatini i motivi per non acquistare sono essenzialmente due:
1. Prezzo troppo alto
2. Condizioni della penna troppo scarse e/o richiede interventi di riparazione che non sono in grado di effettuare o troppo onerosi



I motivi invece per cui una penna lascia il mio amato cassetto sono vari:
1. Non riesco a tenerla in mano in modo comodo o confortevole, perché troppo pesante/lunga/sottile/gradino/impugnatura scivolosa...
2. Non scrive come piace a me, ovvero ha un tratto troppo grosso senza variazioni, sopporto i tratti M "magri" mentre odio cordialmente i pennini B,BB :D
3. La penna non mi piace esteticamente

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 0:21
da Koten90
Silvia1974 ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 21:32 1 bis) la nomea della penna dice che è difficile da usare o per lo meno molto particolare/esigente/bisogna farci la mano e magari poi non è detto che ti piaccia usarla

sottotitolo: Pilot FA ti tengo d’occhio
Qui ci scappa un altro thread tipo quello “come resistere alla Boheme” :lol: ormai il tarlo sta lavorando…
Ti conviene trovare qualcuno che te la faccia provare, altrimenti poi la compri (e se la provi, probabilmente la compri lo stesso :lol: )

Conoscendo il modo in cui scrivi (la dimensione media del corpo lettera soprattutto), probabilmente non apprezzeresti la variazione di tratto: senza variazione è un F giapponese, ma facendo pressione arrivi a 1,5mm di apertura. Scrivendo piccolo piccolo la variazione non può mai essere tanta. Altrimenti si pastrugna tutto.

Puoi fare una prova con uno stub 1,5 (tenendo conto che i tratti grossi saranno pochi più della metà che con lo stub)

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Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 1:30
da sansenri
Esme ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 22:06
ASTROLUX ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 21:58 Ci saranno abbastanza ponti per tutti?
Certo che siam messi male! 🤣🤣🤣
noi no, qui domani c'è quello di Sant Ambrogio! :)

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 2:05
da hobbit
Premesso che avendo solo stilo economiche non mi disfo delle penne, al limite le regalo ai miei figli se a loro piacciono più che a me!

Comunque, se non uso più una penna è perché sostanzialmente non scrive come avrei desiderato, o ha qualche problema.

Un criterio di selezione è che deve scrivere fine e non graffiare il foglio. Faccio ad esempio molta fatica a trovare degli EF europei, alla fine sono spesso degli M giapponesi.

Altre caratteristiche che devono avere sono: si devono tenere bene in mano, devono partire subito, non devono perdere inchiostro, ...., attualmente la penna che più mi dà soddisfazione è Twisbi Eco EF, che scrive molto fine, si impugna bene e non da alcun problema.

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Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 5:04
da Pilot74
1) Se non compro una penna che mi piace c'è solo un motivo: ho saputo resistere.
Alla scimmia, più banane dài e più diventa grossa e prepotente. A un certo punto ci si deve fermare.

2) non mi è ancora capitato di rivendere una penna, poi non ho roba abbastanza costosa per cui mi cambi molto il farlo. Però se lo facessi sarebbe sicuramente per finanziare un nuovo acquisto.

P. S. adesso arriva Ottorino a dirmi che 1 contraddice 2 :P

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Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 7:16
da Silvia1974
@Tisbacker e @Koten90 prima o poi l’argomento lo apro, mi sa.. intanto grazie :D

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Inviato: mercoledì 6 dicembre 2023, 7:31
da aferrarini
1) non compero penne troppo grandi e generalmente non compro penne con tratti larghi. Pennini superflessibili li evito, tanto non li so usare. Non mi piacciono (più) e non compero penne troppo appariscenti, tipo molte resine marmorizzate multicolori, diamond cast ecc che mi sono andate un po' in odio.
2) la penna non mi piace più, non ha niente che mi ispiri particolarmente (scrittura, estetica). Ho venduto anche qualche vintage che mi piaceva ma con cui non mi ero trovato nell'uso quotidiano per via del pennino troppo flessibile. Anche se ne ho diverse e quindi ognuna viene usata per poco tempo nell'arco dell'anno, non mi piace avere cose completamente inutilizzate. Comunque in parecchi anni avrò venduto 5 penne, quindi prima di vendere ci penso parecchio, anche se ogni tanto mi verrebbe voglia di vendere tutto e tenere le 4-5 preferite.

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 17:08
da AlexO
Salve

1) Se mi attira davvero.. allora il prezzo non può essere una cosa "a parte"... ;)

2) i. non mi piace più
2) ii. non scrive come mi aspettavo o come vorrei (tratto troppo sottile o tratto troppo grosso o scorre male)

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Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 17:20
da Automedonte
Se mi piace la prendo è più forte di me, solo il prezzo potrebbe fermarmi ma purtroppo capita raramente :think:

Ci sono tante penne che non uso o non mi piacciono granché ma sono troppo pigro per metterle in vendita ed occuparmi delle spedizioni.

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Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 17:29
da Monet63
RisottoPensa ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 19:09 Quando una stilografica vi attira, prezzo a parte, quale è il motivo per cui finite di non prenderla?
I motivi possono essere vari.
- Se ho avuto un numero di cattive esperienze passate, con un determinato marchio, superiore a quanto sia disposto a tollerare. Per esempio, ci sono alcune Montegrappa che mi piacciono tantissimo, ma io non compro Montegrappa per default.
- La mancanza di stima verso un marchio, motivata o meno.
- Se ho già qualcosa di analogo, ma se mi piace un modello tendo ad accumularne alcuni esemplari con particolari diversi.
- Un pennino per me inutilizzabile: per esempio non amo i fude e gli architect.
RisottoPensa ha scritto: martedì 5 dicembre 2023, 19:09 Cosa invece vi spinge a disfarvi di una stilografica che avete acquistato?
Le aspettative deluse, ma io di norma non vendo penne: eventualmente le regalo, entro determinati limiti di prezzo, oppure le accantono relegandole all'oblio e a una vita a secco.
:wave:

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Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 19:58
da Esme
Monet63 ha scritto: venerdì 4 ottobre 2024, 17:29 le accantono relegandole all'oblio e a una vita a secco
Un girone infernale chiuso in un cassetto!
🙂

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 22:06
da Nepgdamn
I pennini non intercambiabili. Una penna deve essere proprio perfetta in tutte le altre caratteristiche per farmi sorvolare la mancata presenza di pennini di ricambio

Sia per un eventuale danneggiamento del pennino, sia per poter sperimentare più tratti spendendo di meno

Quale è il vostro "deal breaker" quando comprate/usate una stilografica? ( La penna è fantastica, MA...)

Inviato: venerdì 4 ottobre 2024, 22:52
da Simy
Dando per scontato che si parla di una penna che mi piace in termini generali:

1 - priorità: i trim oro.
Se ha minuteria in oro, passo oltre, anche quando la resina è bellissima. Mi disgusta davvero abbastanza l'oro in una penna, non ce la faccio. Ne ho 2 con trim oro, una andrà presto in vendita. L'ho usata ma, ogni volta in cui la impugnavo, vedere la roba dorata, mi dava davvero fastidio (e me la sono scelta io, eh, ci ho provato perché dalle foto online sembrava bella anche in oro). L'altra la terrò perché è stato un acquisto a basso costo, ha un pennino pseudo-architect che adoro, non ha senso venderla e ha il pennino bicolore, più sopportabile da guardare quando la uso. Il trim oro, comunque, resta la cosa che sopra a tutte mi fa dire di no. I just can't.

2 - prezzo: ho visto penne che trovavo bellissime ma costavano troppo (sì, anche di più di una Scribo), ho necessità di darmi dei limiti

3 - supponendo che io fossi milionaria o non fosse una penna costosa, l'offerta di pennini: se non c'è un EF o un architect, non sto nemmeno a pormi la questione, a meno che monti un Jowo facilmente sostituibile. Un tratto grosso mi fa più o meno lo stesso effetto dei trim in oro, mi triggera fastidio e disappunto :lol: su brand come Platinum e Sailor permetto un F, su Pilot no. L'F della Capless è un incubo per i miei gusti, gigaaaante e saponettoso

4 - se dovesse piacermi il design, fosse un prezzo buono e avesse un pennino fantastico, l'ultima discriminante è l'offerta di colori delle resine. Se non ha un colore (o miscela di colori) che mi piace, allora passo oltre

Un esempio recente di "deal breaker" è stato la Momento Magico nella resina Bella Di Notte. Era un'esclusiva del negozio americano GoldspotPens. Resina fantastica (per i miei gusti), mi incuriosiva la MM ma è stata prodotta solo con trim in oro rosa (dice "rosa" ma è oro. Se fosse davvero un trim rosa, sarei assolutamente contenta. "Rosa" un paio di pennini). Rovinata, proprio :lol: almeno non ho speso uno sproposito per farmela spedire dagli Stati Uniti, dai

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Inviato: sabato 5 ottobre 2024, 9:57
da maylota
A me le penne piacciono tutte.

Un membro del forum di quelli che "hanno studiato" (@mcanta), qualche giorno fa mi ha scritto:
"Vedila così.
Hai una pulsione, che è guidata dall’horror vacui (o cognitivamente: dall’istinto gestaltico di completezza/chiusura).
Ci metti sopra il reframing temporale, perché ad un certo punto hai preso consapevolezza che il tempo avanti è probabilmente meno di quello passato."

Se ho capito il senso, credo voglia dire che non c'è speranza ma perlomeno spendo i miei soldi in penne e non alle slot machine o in automobili sportive o in altri hobby più costosi. :angel:

Il mio deal breaker è quando costano troppo, non mi convince il venditore oppure se sono in una "fase" particolare: certe volte amo del vintage, altre volte vedo solo le contemporanee, spesso non resisto solo alle penne anni 80 e 90.

Altro deal breaker sono le penne troppo anziane, i pennini flessibili, le marche minori del dopoguerra. Non mi ci trovo a mio agio.

Quanto a disfarmi delle penne, non ne ho mai venduta una. Al limite le regalo, ma finisco sempre per regalare quelle belle, che regalare le "ciofeche" non è di grande soddisfazione :wave: