Davvero molto interessante questa penna, e ottima la presentazione
In pratica è la antesignana dello special nib “cross concord”
Molto ingegnoso anche il sistema di caricamento
Per la serie "tentar non nuoce" , ho scritto direttamente a Sailor per sapere se potevano fornirmi maggiori informazioni sulla penna in questione.
Purtroppo non hanno trovato nulla di più rispetto a quanto circola in rete; mi hanno però fatto sapere, senza che glielo chiedessi, che la garanzia a vita non è più valida... Bicchiere mezzo pieno: almeno hanno risposto.
Che la maggior parte dei vecchi documenti siano andati distrutti sul finire della 2GM , è cosa plausibile , avendo trovato anche dei riscontri .
Mir70 ha scritto: ↑martedì 12 dicembre 2023, 22:07
Che la maggior parte dei vecchi documenti siano andati distrutti sul finire della 2GM , è cosa plausibile , avendo trovato anche dei riscontri .
Davvero un bellissimo ritrovamento Mirko, grazie. Semmai un giorno dovessi esaudire il mio desiderio di visitare il Giappone, non mancherò di cercare qualche mercatino o comunque rivenditore di oggetti vintage.
Chissà se anche in Giappone c'è la tradizione dell'usato come da noi (in Francia soprattutto, laddove i brocante non conoscono declino).
È molto emozionante pensare a cosa ha vissuto questa penna... la guerra, in Giappone...
Pierre
"Perché la virtù partorisce quiete, la quiete l'ozio, l'ozio disordine, il disordine rovina, e similmente dalla rovina nasce l'ordine, dall'ordine virtù, da questa gloria e buona fortuna" N. Machiavelli Istorie Fiorentine V. 1
Grazie mille Pierre.
Sono stato in Giappone per lavoro e nel poco tempo trascorso (sempre e solo a Tokyo) non ho visto mercatini dell'usato. Però la mia esperienza è davvero troppo limitata (anche se non mi sembra molto nella cultura giapponese il "liberarsi" delle cose/oggetti personali , non importantissimi, ma comunque di una certa rilevanza come una vecchia penna stilografica).
Questa penna proviene dalla città di Kizugawa nella prefettura di Kyoto ed immagino sia stata molto usata dal suo primo proprietario, almeno a giudicare dal visibile assottigliamento dello strato di lacca nella parte del fondello dove va a calzare il cappuccio. Sinceramente questa condizione "estetica" non mi dispiace poi troppo e rientra perfettamente nella concezione Wabi-sabi giapponese https://it.wikipedia.org/wiki/Wabi-sabi
Io sono stato sei mesi a Tokyo, e a Ginza ho scoperto un piccolo negozietto all'interno di un edificio storico (veramente vecchio, credo uno dei pochi sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale) dove vendono penne vintage. All'interno ci sono due vetrine: una con le penne già pronte, un'altra, molto più grande, con tante penne così come gli sono arrivate, ma se gliele compri e gli dai un mesetto te le mette a nuovo.
Hanno sia penne europee e americane sia penne giapponesi: io ne sono uscito con una bellissima Radius Superior .
Enbi ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 10:33
Hanno sia penne europee e americane sia penne giapponesi: io ne sono uscito con una bellissima Radius Superior .
piccardi ha scritto: ↑lunedì 18 dicembre 2023, 12:21
Ma come?!?!?
Sei in Giappone e ti prendi una vintage italiana!
Diciamo che non avevo tanta scelta: erano le mie ultime settimane in Giappone (l'ho scoperto abbastanza tardi grazie a un altro negoziante), e le vintage giapponesi belle erano tutte nella vetrina di prodotti da sistemare, non c'era il tempo per farle rimettere a nuovo... in compenso la Radius è bellissima, ed è ancora più speciale se si pensa che si è fatta mezzo mondo andata e ritorno, ed è tornata al suo Paese di origine .
Propongo di mettere questo pennofilo nipponico nella nostra lista di restauratori!!
Non si sa mai, qualcuno a Tokio prima o poi ci va!
Pierre
"Perché la virtù partorisce quiete, la quiete l'ozio, l'ozio disordine, il disordine rovina, e similmente dalla rovina nasce l'ordine, dall'ordine virtù, da questa gloria e buona fortuna" N. Machiavelli Istorie Fiorentine V. 1