In generale, nel caso del cianoacrilato nero, ho notato un maggiore ricalo del materiale con conseguente disomogeneità della superficie da lavorare. Dopo:
-La levigatura con carta sempre più sottile fino alla 10000
-Diversi passaggi con una pasta rimuovi graffi per carrozzeria
-Lucidatura con cera Reinassance
-Passaggio finale con olio di silicone
Il risultato è questo:
FOTO1
FOTO2
FOTO3
Dalle foto non si vede molto, ma osservando con la lente di ingrandimento 40X:
Nel caso T (cianoacrilato trasparente)
Il cianoacrilato che va a riempire il solco è più evidente che nel caso del cianoacrilato nero
Nel caso D (Cianoacrilato nero con Magic Dust)
La superficie del materiale che riempie il solco è più uniforme anche con una sola deposizione rispetto a quella del solco con il solo cianoacrilato nero N con 2 deposizioni
In tutti e tre i casi, ad occhio nudo, il risultato è accettabile.
Mie personali conclusoni:
Nel caso specifico di resina nera Montblanc, il cianoaclilato nero da risultati finali migliori, il contro è che il ricalo del materiale è sensibilmente supeiore rispetto al trasparente; questo può comportare disomogeneità e necessità di diverse applicazioni.
Nel caso del Magic Dust, la lavorazione è più ardua rispetto al solo cianoacrilato nero.
Essendo comunque entrambi i cianoacrilati visibili a fine lavorazione, la creazione del solco da il vantaggio di una migliore tenuta meccanica a discapito dell'estetica.
Su parti non sottoposte a sforzo meccanico, opterei per un cianoacrilato nero con incollaggio testa a testa.