Maruska ha scritto: ↑lunedì 3 aprile 2023, 13:30
ciao, quanta capienza di inchiostro ha questa Sheaffer?
Non ne ho idea, sinceramente… credo meno di un converter ‘standard’…
In genere non mi preoccupo mai delle capacità, quando si scarica ricarico!
francoiacc ha scritto: ↑lunedì 3 aprile 2023, 13:47
Mi piacciono le sue proporzioni, per me è la migliore interpretazione stilistica fatta da Sheaffer di penna con pennino a coda di rondine. Tuttavia trovo inutilmente complicato il sistema di ricarica adottato, macchinoso, delicato e una gran rottura di .... se si rompe (e si rompe!). Insomma alla fine si riempie il classico sacchetto per cui reputo che non si ha neanche una capacità maggiore di una qualsiasi penna a sacchetto. Per me la Legacy, stilisticamente uguale e con caricamento a cartuccia/converter, è da preferire sotto l'aspetto funzionale... ma la PFM è la precursora e nonostante quel marchingegno strano per la ricarica resta nella mia cassetta delle Sheaffer.
Vero. Però, per me, la ‘complicazione’ fa parte del fascino di questa penna. Alla fine di converter ‘ne è pieno il mondo’…
Naturalmente spero non si rompa presto!
grazie
Maruska Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
Sono le penne che più mi danno soddisfazione a restaurarle, bisogna porre
la massima attenzione nelle sigillature e le tenute del vuoto, pena uno scarso riempimento del serbatoio.
Approfitto per domandare agli esperti delle Sheaffer se qualcuno sa dirmi fra le mie due quale potrebbe essere la più vecchia di produzione.
Posto le foto dove si vedono le piccole differenze, un anello posto tra sezione e corpo e, il collettore con un differente intaglio. tutto il resto è perfettamente identico.