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No, non vendono ricambi, devi per forza spedire.
A differenza, per esempio di Faber Castell che vende le sezioni di ricambio e i gruppi pennino + alimentatore per le proprie penne.

Intervengo qui perché mi sembra pertinente e per non appesantire l'affollato indice degli argomenti.

In breve, il 15 agosto, estraendo la mia Safari rossa dall'astuccio originale (modello A 202, acquistato lo scorso marzo in un negozio autorizzato), astuccio nel quale la custodisco insieme con la mia Al-star bianco-argento, mi avvedo che su un lato del cappuccio è presente una striatura nerastra di circa 3 cm, prima assente.
Ritenendolo un alquanto inconsulto rigurgito d'inchiostro, ho tentato di rimuoverlo con un panno inumidito, senza successo. Poi, con estrema delicatezza, ho frizionato la parte, ma è valso a nulla. A quel punto, avendo compreso trattarsi di un problema legato al contatto fra materiali diversi, ho preferito rivolgermi all'assistenza Lamy, per capire se potessi sperare o in un consiglio pratico risolutivo o in una qualche forma di rimborso/sostituzione (l'acquisto delle due penne risale al maggio del 2024).
La signora o signorina Susann, nel garantirmi che sarebbero state avviate indagini interne sulla qualità della tenuta del rivestimento dell'astuccio, mi ha messo di fronte a un'offerta cui stentavo credere: non solo un cappuccio sostitutivo, bensì anche una custodia nuova, a mia scelta, fra i modelli A 315 e A 403. Tutto ciò, naturalmente, in seguito a mie puntuali informazioni e prove fotografiche (a vero dire, non richieste). Il 25 agosto ho ricevuto un pacchetto contenente gli articoli sostitutivi, in modo completamente gratuito.
Ora, Lamy è un'azienda che incassa ogni giorno, globalmente, decine o centinaia di migliaia di euro, perciò questo genere di regalie non solo non la scalfiscono, anzi, potrebbero perfino far parte di un'autocompiaciuta strategia commerciale... può darsi... tuttavia ne sono rimasto impressionato oltreché, in definitiva, riconoscente. Nell'immaginarmi un possibile esito alle mie richieste, avevo pensato o a letterale comprensione o a semplice coupon, invece una siffatta nobiltà mi ha preso del tutto alla sprovvista. Complimenti.
Si è trattato del mio primo inconveniente stilografico serio, e al contempo della più piacevole rivelazione (per i più addentro, forse, di una conferma). Non per niente, adesso, se in futuro comprerò una penna credo proprio che si tratterà di una Lamy!