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Inchiostri Diamine, le nostre esperienze.

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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Ste003
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Messaggio da Ste003 »

Ne ho avuto 3 non ricordo e ne ho tenuto 2: sherwood green e ancient copper. Travasati entrambi dall’inutile boccetta di plastica.
Inchiostri senza infamia e senza lode, tengono il colore abbastanza fedelmente a prescindere dai tratti.
Per il resto dipende dalla combinazione carta/pennino: li trovo mediamente scorrevoli (meno di un iroshizuku ma più di un herbin o di un kwz o di un mb) e non troppo protettivi sui pennini.
Diciamo che non ne comprerò altri.
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Messaggio da Spiller84 »

Io con Diamine mi sono sempre trovato bene. Ovviamente, nel vasto catalogo che hanno ci sono inchiostri secchi, altri più lubrificati, alcuni che trapassano, ma ci sono dei piccoli capolavori per quel che costano. Ne ho una quindicina, la critica che faccio a tutte le boccette da 30ml è l'imboccatura molto stretta.
Fra quelli che ho ci sono inchiostri che sono fra i miei preferiti in assoluto (al momento almeno), e che carico sempre volentieri su tutte le penne. Eccoli:
Il Syrah, un bel rosso borgogna con un odore di "vino di visciole" si comporta benissimo anche con l'extrafine della Sailor Profit Casual.
Blue Velvet, bellissima tonalità di blu, con un accenno di sheen rossastro su alcune carte/penne. Zero resistenza all'acqua
Oxford Blue, un bel blu scuro, formale, ottimo anche in ambiente lavorativo a patto che non sia richiesta resistenza all'acqua.
Chocolate Brown, sembra davvero di scrivere con cioccolato fuso, non un marrone rossastro, bel flusso.
L'Ancient Copper lo conoscete tutti, può fare qualche incrostazione, come alcuni arancioni, su penne non sigillatissime ma non crea danni
Poi c'è il Golden Brown, un po' secco ma sfumature apprezzabili su quasi tutti i tratti, giusto su carta da fotocopie si monotonizza

Mi ha deluso un po' il Violet, un colore che da asciutto diventa gessoso e di una tonalità che non mi piace, e puzza di cantina anche quando stappi la penna
Anche il Quartz Black mi ha deluso un po', sulla Konrad non riparte mai se lasciato un po' inusato, anche un giorno, ed è troppo scuro per un grigio, e troppo poco nero per un nero :D
Per il resto li trovo inchiostri valisi ed economici. Ovvio che bisogna "studiarli" un po' prima vista la vastità del catalogo, ma mediamente li ritengo ottimi inchiostri e nemmeno costosi
Calpurnio
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Messaggio da Calpurnio »

Già il fatto che un colore si comporti cosi diverso da un altro mi colpisce in modo tanto negativo
nessun altro brand (per quanto ci possano essere leggere difformità tra colore colore) ha cosi profonde diversità da sembrare piu' Case diverse di produzione e questo secondo me la dice lunga su questo produttore
scrivendoci con le penne non mi viene da usare colori cosi desueti e cosi informali per cui tutta questa vasta scelta del pannello colori la trovo inutile se trovo un Grape davvero eccezionale per fluidità e un blue black che sembra catrame, farebbero meglio a concentrarsi su meno colori e dare a Dimanine una identità piu' omogenea
forse saro' pure classista ... non lo so .... ma questo è un mondo dove le cose purtroppo costano... e se non costano un motivo negativo c'è sempre
un quadernone pigna da un euro e mezzo non ha la qualità di un oxford o di un clairefontaine da 4, 5 euro ....
se prendo un Iroshizuko anche a caso so cosa mi aspetto... e a prescindere dal colore si comporta come un Iroshizuko per citare un esempio ....
anche io non ne comprero' altri
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Pierre
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Messaggio da Pierre »

Calpurnio ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 15:46 un quadernone pigna da un euro e mezzo non ha la qualità di un oxford o di un clairefontaine da 4, 5 euro ....
anche io non ne comprero' altri
Ragionamento che ho fatto anch'io ma... c'è un MA.
Buona parte del mondo stilografiche e inchiostri appartiene a una nicchia posizionata nel lusso.

Ora, il prezzo degli inchiostri più blasonati è dovuto ai costi di produzione o semplicemente al fatto che deve rispondere a una logica di marketing che vuole oggetti costosi per forza? Mhhh penso la seconda (Montblanc docet).
Due, dobbiamo fare una colpa alla Diamine per il fatto che i suoi inchiostri costano poco? Be', allora non lagnamoci di Iroshizuku o Sailor o Caran D'Ache che costano oltre venti euro a calamaio!
Pierre

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sansenri
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Messaggio da sansenri »

pregi
A) costano poco - è vero e secondo me è una politica abbastanza sensata da "vero produttore" (di più sotto)
B) grande varietà di colori, alcuni davvero molto apprezzati - sì, è quasi difficile doversi rivolgere altrove per quel che riguarda la scelta di colori

difetti:
A) viene da pensare che per quel prezzo non venga fornito nulla di eccezionale, ma se è vero che nessuno regala nulla è anche un peccato fare una colpa alla diamine dei prezzi abbordabili - no, come dicevo, è una politica da produttore, il margine che fanno loro probabilmente quelli che gli inchiostri se li fanno fare da terzi (in molti casi probabilmente da Diamine) se lo sognano.
Semmai sono alcune altre marche di inchiostri che o per marchio, o per politica di ricarico, tendono a speculare (odiosa la tendenza alle micro boccette a prezzi da calamai interi...), ma spesso almeno io ho l'impressione che vi sia una tendenza a marciarci un po' sopra.
B) è stato segnalato che lasciano residui - dipende dal tipo di inchiostro, colore, saturazione, etc., problema non solo di Diamine.
C) alcuni macchiano le penne trasparenti (Onix Black) - idem come sopra, sono molte le variabili in gioco, secondo me, la corsa agli inchiostri super-saturi non aiuta.

D) concordo sulla imboccatura delle boccette da 30 ml troppo strette... e non amo il fatto che siano in plastica.
E) non so se sia un difetto di Diamine, alcune altre marche producono inchiostri con comportamento diverso (spesso più lubrificati - altre volte con shading più marcato), questo li rende interessanti anche se magari esiste un colore molto simile tra i Diamine. In fondo che ci sia varietà e scelta non dispiace a nessuno.
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Messaggio da levodi »

sansenri ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 17:33 pregi
A) costano poco - è vero e secondo me è una politica abbastanza sensata da "vero produttore" (di più sotto)
B) grande varietà di colori, alcuni davvero molto apprezzati - sì, è quasi difficile doversi rivolgere altrove per quel che riguarda la scelta di colori

difetti:
A) viene da pensare che per quel prezzo non venga fornito nulla di eccezionale, ma se è vero che nessuno regala nulla è anche un peccato fare una colpa alla diamine dei prezzi abbordabili - no, come dicevo, è una politica da produttore, il margine che fanno loro probabilmente quelli che gli inchiostri se li fanno fare da terzi (in molti casi probabilmente da Diamine) se lo sognano.
Semmai sono alcune altre marche di inchiostri che o per marchio, o per politica di ricarico, tendono a speculare (odiosa la tendenza alle micro boccette a prezzi da calamai interi...), ma spesso almeno io ho l'impressione che vi sia una tendenza a marciarci un po' sopra.
B) è stato segnalato che lasciano residui - dipende dal tipo di inchiostro, colore, saturazione, etc., problema non solo di Diamine.
C) alcuni macchiano le penne trasparenti (Onix Black) - idem come sopra, sono molte le variabili in gioco, secondo me, la corsa agli inchiostri super-saturi non aiuta.

D) concordo sulla imboccatura delle boccette da 30 ml troppo strette... e non amo il fatto che siano in plastica.
E) non so se sia un difetto di Diamine, alcune altre marche producono inchiostri con comportamento diverso (spesso più lubrificati - altre volte con shading più marcato), questo li rende interessanti anche se magari esiste un colore molto simile tra i Diamine. In fondo che ci sia varietà e scelta non dispiace a nessuno.

non saprei cosa altro aggiungere.
inchiostrare non si può sentire, sarebbe come dire ho benzinato l'auto, o ho vinificato la damigiana, ho peperonato la pentola, ho orologiato il polso. mi ricorda molto il "esci il cane che lo piscio"
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Pierre ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 10:36 Io vorrei procurarmi un rosso (Oxblood?) Un nero (Onix Black) un blu (presidential blue?) più il solito blu-verde-nero-petrolio che amo tantissimo (pensavo al Twilight...) cosa ne dici?
Se può interessarti, ti propongo l’alternativa Noodler’s con link alle recensioni fatte qualche giorno fa:
  • Per il nero non hai che da cascare nell’imbarazzo della scelta: Polar Black e X-Feather sono i due che ho scelto per me e sono neri per davvero, anche con pennini larghi che “spalmano”. Oltre a questi due, sono apprezzatissimi Heart of Darkness, Dark Matter, Black (standard o Eel), Bernanke se vuoi che asciughi in fretta… i miei sono bulletproof, alcuni non lo sono, Eel e Polar hanno lubrificante per gli stantuffi e flusso abbondante, X-Feather non spiuma nemmeno sullo scottex. Ce n’è davvero per ogni gusto.
  • Anche per il blu, grande varietà, senza per forza chiamare in causa il Baystate. Un semplice Blue (anche qui standard o Eel), un X-Feather, un Eternal Polar… piu o meno ci sono tanti blu quanti neri, forse di più
  • Per il blu-verde-nero-petrolio, uso AirCorp Blue Black e, piu sul turchese, Green Marine. Blue nose bear, #54 Massachusetts e altri paiono essere tutti validi
Il Green/Black, che giustamente consiglia tomcar per la sua ottima esperienza, è quello che più mi ha deluso di Diamine: l’ho trovato, per le mie penne e i miei gusti, molto asciutto e con un colore molto poco saturo, che tendeva a sbiadire ulteriormente asciugandosi, restando poco più che grigio. Mi ha talmente deluso che ne ho vuotato i ~70ml che avanzavano nel lavello e ho mixato 2 Noodler’s per ottenere un vero Green/Black. Ne ho parlato QUI

Sembra quasi che prenda qualche provvigione da Noodler’s, ma mi sono solo innamorato dei prodotti del marchio :D
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L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.

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Messaggio da merloplano »

mastrogigino ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 13:11
merloplano ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 13:07

no sheen, dici? su carta post-it, lo stesso tuo inchiostro come sai
sargasso sheen.jpg

Si vede che ha nostalgia di casa tua... :)
a me di sheen non ne ha mai fatto su nessuna carta (provato su AmazonBasic, PignaStyl, carta da fotocopie Navigator, PignaMaster, e qualche blocco pubblicitario dei fornitori)... non ho carta post-it a casa...
Adesso mi hsi dato una ragione in più per comprarlo, oltre a far felice la mia Plumix... :D
:lol:

la carta da fotocopie non va, assorbe. serve una carta compatta che faccia asciugare l'inchiostro tenendolo all'esterno. non la rhodia, ammazza lo sheen degli inchiostri non esagerati, non so perche'. midori, ecoqua e una carta svizzera, tutte funzionano. serve flusso abbondante (e li sei messo bene) e carta compatta. di fronte non si percepisce, in genere. lo sheen si vede bene con luce incidente, come da una finestra a sud o anche con la luce di uno schermo fisso in stanza senza luce dall'alto. non e' come cercare il green flash al tramonto, garantisco
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Messaggio da Nepgdamn »

sansenri ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 17:33
D) concordo sulla imboccatura delle boccette da 30 ml troppo strette... e non amo il fatto che siano in plastica.
ad onor del vero però c'è da dire che diamine offre anche la possibilità di comprare le bottiglie in vetro da 80ml che dovrebbero avere anche l'imboccatura più larga ;)
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Messaggio da merloplano »

la tocco piano: trovo ridicola qualsiasi frase, in un senso o nell'altro, che cominci con "gli inchiostri diamine sono..". la produzione e' vastissima, Monet63 ha spiegato piu' volte che alcuni colori vengono prodotti a partire sempre da quel paio di componenti, quindi i colori che in genere macchiano sono sempre quelli lungo tutto l'arco dei produttori, rossi/viola/arancione (non ricordo i composti che citava, ma c'e' la funzione search). come si fa a trarre una conclusione generale? controesempio: gli herbin sono secchi (in genere)? ebbene, il bleu pervenche trapassa su carta oxford (citata come piu' che decente) e aurora 98rm M. i noodler's bad* hanno la fortissima tendenza a spiumare, eppure l'habanero (e credo tutti quelli senza resistenza alle manomissioni) e' fantastico (se si ha il tempo necessario a farlo asciugare prima di voltare pagina). a fare medie aritmetiche scordandosi della varianza si finisce con dare numeri senza senso (traduco, la media di trilussa)

cio' premesso, mi trovo molto bene con i diamine, non hanno bloccato nessun pistone, non hanno macchiato converter ed e' sempre bastata acqua e sapone per pulire ("lo stesso nun se po' di' de rouge opera e baystate blue", cit guzzanti - la mumma). non tengono l'acqua (come rnk): bene, e' cio' che garantisce una pulizia non traumatica, fatto salvi quelli supersaturi (ma se vuoi sheen, come fai?)

la confezione da 30ml? eccellente! ho pochi pistoni (e comunque trasferisco nel vial da 5ml, le mie ci entrano); non uso converter quasi mai; per cartucce e eyedropper, me ne frego dell'imboccatura, carico con siringa ed ago spuntato. per contro, ne apprezzo leggerezza (anche nella spedizione da diamine al vostro negozio preferito, incide sul prezzo), resistenza agli impatti (ho visto foto anche qui di calamai in terra, ci sono foto in rete del primo calamaio iroshizuku con crepa al tappo), costi (lo spiega anche nathan quando parla della sua scelta), possibilita' di provare colori diversi invece di trovarmi 50-60-90ml sul groppone. tra l'altro, la plastica tiene bene (provato 3 mesi, zero evaporazione, alcuni vial senza oring invece perdevano)

altro motivo per supportare diamine: sono interessati agli utenti (d'oltremanica). rilasciano ogni anno un paio di colori dedicati a reddit, mentre sailor riduce poco i prezzi e molto la capienza (15ml), ma non prima di aver messo in giro voci di una probabile cessazione della linea in modo da esaurire le scorte prima della messa in commercio del nuovo formato (yama-dori vendeva a 100$ per 50ml su ebay). utenti di fpn si interessano alla ricetta di un bel rosso su ricetta binder? diamine ascolta e dedica loro lo syrah. montblanc invece? elimina scientificamente i colori di successo (poppy red, irish green). diamine non toglie dalla produzione anche colori meno di successo, li rinomina

lo trovo un prodotto molto buono, ma ha la colpa di costare poco. gli iroshizuku da 25e a boccia sono migliori..DEVONO essere migliori..quanto snobismo..
Ultima modifica di merloplano il sabato 7 gennaio 2023, 22:20, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Giuseppegoldnib »

Esme ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 13:39 Bell'argomento, era venuto in mente anche a me: mi attira molto la varietà di colori, ma mi chiedevo come si comportano su cartacce e se sono saturi.

Faccio due domande a chi ha esperienza in merito.

Il writer's blood spiuma e trapassa? Come rende con i tratti fine? È saturo?

Si è detto che sono poco lubrificanti anche se con un buon flusso. Confrontandoli con gli Herbin*, che io trovo poco scorrevoli ma che hanno il pregio di spiumare e trapassare poco, sono più o meno secchi?

Grazie in anticipo. 🙂

* Edit: Herbin di prima fascia
Il Writer’s blood è saturo e direi che lubrifica molto. Non ho avuto problemi di spiumaggio o ghosting, ma l’ho sempre usato su un EF

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Messaggio da Esme »

Giuseppegoldnib ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 19:17 Il Writer’s blood è saturo e direi che lubrifica molto. Non ho avuto problemi di spiumaggio o ghosting, ma l’ho sempre usato su un EF
Ottimo, grazie.
Il fatto che sia saturo anche con un EF è un'informazione utile.
Ne approfitto per chiederti se ha una componente violacea o se è più verso il nero.
Ho visto sul web alcune prove, ma non riesco a capirlo con certezza.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

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Messaggio da Giuseppegoldnib »

Esme ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 19:24
Giuseppegoldnib ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 19:17 Il Writer’s blood è saturo e direi che lubrifica molto. Non ho avuto problemi di spiumaggio o ghosting, ma l’ho sempre usato su un EF
Ottimo, grazie.
Il fatto che sia saturo anche con un EF è un'informazione utile.
Ne approfitto per chiederti se ha una componente violacea o se è più verso il nero.
Ho visto sul web alcune prove, ma non riesco a capirlo con certezza.
Direi un marroncino tendente al violaceo. Qui trovi una mia prova
https://youtu.be/nEl_D78kcGI
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Messaggio da Esme »

Giuseppegoldnib ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 19:27 Direi un marroncino tendente al violaceo. Qui trovi una mia prova
https://youtu.be/nEl_D78kcGI
Perfetto, grazie!
Un colore intrigante (almeno per me 🙂).
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Messaggio da balthazar »

merloplano ha scritto: sabato 7 gennaio 2023, 19:09 la tocco piano: trovo ridicola qualsiasi frase, in un senso o nell'altro, che cominci con "gli inchiostri diamine sono..".

:thumbup: ... incondizionatamente si!
Mi piacciono inoltre le boccette da 30ml che, a fronte di un esborso contenuto, non solo mi permettono di provare un inchiostro ma addirittura di usarlo in maniera intensiva. Imbocco stretto? si rimedia. Teniamo presente che molti produttori di "liquidi magici" (soprattutto per il prezzo di vendita) spacciano i loro prodotti ultracostosi in boccette della stessa capienza, solo che per loro è confezione standard.
Apprezzo tanti colori di questa vasta gamma ma li considero singolarmente, non come appartenenti ad una "razza", cioè credo che ogni singola formulazione sia una cosa a sè e questa cosa non solo non la trovo scandalosa ma addirittura ovvia.
Infine, ci siamo fermati al catalogo delle tinte standard, Diamine è molto altro. Ogni anno - ad esempio - sta tirando fuori dal cilindro i colori di natale che sono tante piccole chicche. Tra questi ce ne sono alcuni che per me sono diventati dei riferimenti. Inoltre mi piacciono le boccette spongebob :D
Diamine? se non ci fosse qualcuno la dovrebbe inventare (soprattutto per tutti i brand che si fanno produrre inchiostri da loro).
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