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Monet63 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 18:25 Sai che anche Asa Blue ha una certa attinenza con alcuni tipi di azzurrite (un carbonato basico di rame)? Non è lapislazzuli, ma si tratta di un pigmento ugualmente storico e importantissimo, che nella sua versione più profonda e neutra veniva spesso confuso col fratello più costoso. Fu anche usato per falsificare il lapislazzuli, mescolandolo con indaco e smaltino (anche all'epoca succedevano certe cose...).

Ma pensa te! Grazie per le informazioni

novainvicta ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 19:04
alfredop ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 18:43 Attualmente il miei blu di riferimento sono il Diamine Velvet Blue ed il Private Reserve Electric Blue. Preferisco il primo perché mi da meno problemi di macchie (l’Electric Blue ci mette un po’ ad asciugare).

Alfredo
P.S. anche l’ultramarine blue della Caran D’Ache è molto bello, ma si trova solo nella confezione della Caran D’Ache Leman Klein Blue
Interessante il Leman Klein Blue, siceramente non l'ho provato. Mi sembra però che abbia dei riflessi sul viola o sbaglio?

Confermo, però l’inchiostro si chiama Ultramarine blue, è la penna a chiamarsi Klein blue.

Alfredo
P.S. in fondo a questo thread c’è una prova dell’Ultramarine Blue (le prime prove sono state fatte con l’Herbin Sapphire Blue che vira molto verso il viola)
viewtopic.php?f=72&t=25567&p=311193&hil ... in#p311193

Si, veramente interessante la tonalità di questo inchiostro. La penna, seppur bella, costa un'esagerazione, almeno per me.

novainvicta ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 22:42 Si, veramente interessante la tonalità di questo inchiostro. La penna, seppur bella, costa un'esagerazione, almeno per me.

Normalmente anche per me, ma ho approfittato di una oscillazione di prezzo in Amazzonia.

Alfredo

Uso quasi prevalentemente inchiostri blu. Mi piacciono molto questa serie di blu, come i citati, che a me sembrano essere caratterizzati da sfumature nel turchese, seppure alcuni tendano un po' troppo al chiaro e al turchese, il ché li rende un po' meno leggibili.

Il Diamine Blue Velvet mi sembra avere uno degli equilibri migliori, insieme al Monteverde Horizon (della qualità Diamine tendo però a fidarmi di più).

Molto belli il Leonardo e l'Asa di Diamine, li sto usando molto, entrambi però più turchesi, per cui i precedenti mi sembrano più equilibrati.

Il PR Electric DC è uno dei miei inchiostri preferiti, mi sembra però un po' fuori dall'arco di sfumature di cui si parla, io lo posiziono maggiormente nei "blu blu"

Mi ricollego a questo post dopo aver visto l’ultimo video di “Chimicazza” che parla di pigmenti
https://www.instagram.com/reel/CidP5XZI ... MyMTA2M2Y=

Per chi fosse interessato ho ritenuto aggiornare la mia pagina iniziale avendo aggiundo alcuni inchiostri. In particolare il Private Reserve Electric DC Blue, Noodler'S X-Feather Blue; Noodler's Baltimora Canyon Blue; Leonardo Blu ; Visconti Blu e Diamine Blue Velvet .
Dalle prove effettuate a mio modo di vedere quello che si avvicina di più all'azzurrite usata per la Cappella degli Scrovegni è decisamente il Private Reserve Electric DC Blue ed il Noodler's Eel Blue. Ma a questi, sebbene abbia una minima percentuale di sottotono rossastro che lo avvicinerebbe al lapislazuli o di Fra' Angelico. preferisco il Visconti Blu. Il Diamine Blue Velvet si avvicina molto, come il Leonardo Blu, ma il primo è un pò più spento ed il secondo, comunque bellissimo, è leggermente più chiaro.
Dimenticavo di dire che ciò che mi fa preferire il Visconti al Private Reserve è che quest'ultimo, purtroppo, non può essere usato con penne dal flusso abbondante (Pelikan) perchè tende a oltrepassare la carta, financo la migliore.

Ciao a tutti.
Ho anch'io il Noodler's Eel Blue e ne sono un grandissimo estimatore!

Koten90 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 13:08 Non sono un estimatore del blu nelle penne: quando ero piccolo ho sempre associato il nero alla scrittura di cose importanti come documenti e firme, mentre il blu era relegato alle penne (biro) pubblicitarie che mio padre portava a casa lasciate da rappresentanti, quindi a penne di scarso valore che non si potevano nemmeno usare per i documenti.
Questa cosa mi è rimasta nel tempo e vedere una penna che scrive blu, anche se fosse una Namiki Emperor Maki-e, mi dà ancora quella sensazione di economico e di scarsa importanza.
Comincio a tollerarlo se fortemente tendente al verde o al nero, quindi il mio blu stilografico preferito (per il momento) è il Noodler’s Air Corp Blue Black: un turchese molto scuro.

Ciò detto, il blu in altri contesti mi piace e, dopo il verde è uno dei colori che preferisco in molte sue declinazioni.
Ti lascio questo interessantissimo articolo che parla del fatto che gli antichi fino al V secolo a.C. non avessero una parola per il definire il blu (fanno eccezione gli egizi) e che forse non erano proprio in grado di distinguerlo dal verde. https://campus.hubscuola.it/discipline- ... no-il-blu/

L?Air Corp piaceva molto anche a me, tanto che ero andato inun noto negozio romano per prenderne una boccetta. Ad una prova per intinzione abbiamo notato però che la nuova "formula" era molto più tendente al verde scuro rispetto alla boccetta dello stesso tipo ma più datata in uso al negoziante, per questo alla fine ho desistito.

novainvicta ha scritto: ↑sabato 30 dicembre 2023, 13:58 Per chi fosse interessato ho ritenuto aggiornare la mia pagina iniziale avendo aggiundo alcuni inchiostri. In particolare il Private Reserve Electric DC Blue, Noodler'S X-Feather Blue; Noodler's Baltimora Canyon Blue; Leonardo Blu ; Visconti Blu e Diamine Blue Velvet .
Dalle prove effettuate a mio modo di vedere quello che si avvicina di più all'azzurrite usata per la Cappella degli Scrovegni è decisamente il Private Reserve Electric DC Blue ed il Noodler's Eel Blue. Ma a questi, sebbene abbia una minima percentuale di sottotono rossastro che lo avvicinerebbe al lapislazuli o di Fra' Angelico. preferisco il Visconti Blu. Il Diamine Blue Velvet si avvicina molto, come il Leonardo Blu, ma il primo è un pò più spento ed il secondo, comunque bellissimo, è leggermente più chiaro.
Dimenticavo di dire che ciò che mi fa preferire il Visconti al Private Reserve è che quest'ultimo, purtroppo, non può essere usato con penne dal flusso abbondante (Pelikan) perchè tende a oltrepassare la carta, financo la migliore.Prova2.JPG
IMG_20231230_115733.jpg

Bellissima comparativa, complimenti! I riflessi nel testo mi hanno fatto subito piacere il Noodler.
Aggiungerei alla comparativa il Sailor Manyo Ink SUMIRE

Ciao

Grazie anche della segnalazione. Credo, ma posso sbagliarmi, che il Sailor Manyo Sumire sia un pò meno saturo rispetto il Noodler'S Eel Blue, comunque anch'esso molto bello. Ma nel mondo degli inchiostri blu veramente c'è da perdersi, non si ha mai la certezza di averli sondati non dico tutti, impossibile, ma abbastanza.

Pierre ha scritto: ↑sabato 30 dicembre 2023, 14:05 Ciao a tutti.
Ho anch'io il Noodler's Eel Blue e ne sono un grandissimo estimatore!

scusami lascia residui difficili da togliere? di noodler's ho il #41 brown e una lamy safari clear me l'ha lasciata macchiata, non riesco a pulirla
grazie

anghiarino ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 21:26
Pierre ha scritto: ↑sabato 30 dicembre 2023, 14:05 Ciao a tutti.
Ho anch'io il Noodler's Eel Blue e ne sono un grandissimo estimatore!
scusami lascia residui difficili da togliere? di noodler's ho il #41 brown e una lamy safari clear me l'ha lasciata macchiata, non riesco a pulirla
grazie

Il #41 Brown è un inchiostro bulletproof (tende a ingiallire un pochino le cartucce in effetti), ma tra gli Eel l’unico permanente è il nero e nel mio caso è abbastanza una schifezza (tende a separarsi il pigmento dalla parte liquida). Il Gruene Cactus è bellissimo e non macchia

anghiarino ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 21:26
Pierre ha scritto: ↑sabato 30 dicembre 2023, 14:05 Ciao a tutti.
Ho anch'io il Noodler's Eel Blue e ne sono un grandissimo estimatore!
scusami lascia residui difficili da togliere? di noodler's ho il #41 brown e una lamy safari clear me l'ha lasciata macchiata, non riesco a pulirla
grazie

Non ho mai avuto il coraggio di usarlo su demonstrator, lo ammetto, quindi non so rispondere alla tua domanda in modo appropriato. L'ho comunque usato abbondantemente e a livello di intasamento non ho riscontrato problemi, anzi!

Koten90 ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 21:36
anghiarino ha scritto: ↑domenica 14 gennaio 2024, 21:26
scusami lascia residui difficili da togliere? di noodler's ho il #41 brown e una lamy safari clear me l'ha lasciata macchiata, non riesco a pulirla
grazie
Il #41 Brown è un inchiostro bulletproof (tende a ingiallire un pochino le cartucce in effetti), ma tra gli Eel l’unico permanente è il nero e nel mio caso è abbastanza una schifezza (tende a separarsi il pigmento dalla parte liquida). Il Gruene Cactus è bellissimo e non macchia

grazie, ma chiedevo de l'eel blue lascia residui

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Blu di Giotto, il blu perfetto .

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