La recente discussione che ha interessato la Hastil mi ha portato a riguardare il materiale su Aurora che avevo scaricato: ci sono documenti interessanti anche per l’Auretta.
La fonte è internetculturale.it, i documenti provengono quasi tutti dall’archivio Aurora Due, hanno licenza pubblica ma in bassa risoluzione, sufficiente però per trarne informazioni.
Il primo documento è parte di un catalogo Aurora che viene datato 1971. Già in precedenza, però, ci si era confrontati sull’attendibilità di queste datazioni, e visto che non viene riportata una scansione che attesti la data direi di prenderla con il beneficio del dubbio.
L’immagine di apertura presenta una
Auretta quadrifoglio. Questo nome, usato sulle pubblicità, nel catalogo non compare e le altre foto mostrano penne senza questo logo, una cosa che rafforza l’idea che si tratti di un’unica seconda serie con diverse varianti (o una serie 2.5!).
La descrizione menziona la famosa infrangibilità, specificando che cappuccio e serbatoio sono realizzati con il noto polimero Makrolon (policarbonato). Curiosamente non viene nominata la sezione, e considerando che spesso è l’unica parte degradata c’è da chiedersi se non fosse realizzata in materiale differente.
Il pennino è in lega cromo-cobalto, molto resistente alla corrosione, con punta in iridio.
Monta cartucce colorcart (su questo punto i pareri dei possessori sono discordi, ma il catalogo così dice).
La versione base era prodotta in ben sette colori: nero, grigio, celeste, rosso, salmone (arancio), verde e turchese.
Quella venduta in parure con la pennasfera 03 invece è proposta in nero, grigio, verde, bleu e turchese.
La “chicca” è la versione “
Fregi d’oro”, con clip e veretta dorate a spessore.
Mi è capitato di vederne qualcuna e avevo il dubbio che fossero interventi di personalizzazione. Guardando la differenza di prezzo e considerando che si tratta di una penna scolastica, immagino che non ne circolino molte.
Questa versione era prodotta nei cinque colori di quella in parure: nero, grigio, verde, bleu e turchese.

- Auretta seconda serie - catalogo 1971
Il secondo documento, invece, è tratto da un catalogo genericamente datato 1969-1979.
Considerando che sullo stesso catalogo compare la Hastil e viene citato il suo inserimento nella collezione MoMa, avvenuto nel 1972 (fonte: numerazione oggetto MoMa), il catalogo è per forza di cose successivo al 1972.
Qui compare l’
Auretta terza serie, quella cilindrica. Il claim dice “Così bella, non l’avete mai vista”, il che fa supporre sia l’inizio della produzione.
La completa ristilizzazione viene presentata come la risposta ai nuovi gusti dei “giovani”, e viene sottolineato il prezzo “giusto”.
Anche la terza serie è realizzata in Makrolon, e anche in questo caso non viene nominata esplicitamente la sezione, ma solo cappuccio e serbatoio.
La lega del pennino non è più esplicitata (ne avranno scelta una più economica?), viene solo detto che la punta è in osmio iridio.
I colori in cui è proposta sono sei, non elencati ma desumibili dalla foto di apertura (quella già postata da Casiraghi, che evito di ripostare): nero, rosso e verde sono rimasti. Il color salmone da arancio è diventato rosa. Al posto di celeste e turchese c’è il blu, e al posto del grigio una specie di bistro.
Sullo stesso catalogo è presente anche l’
Auretta Lusso, con cappuccio e serbatoio “tutto metallo” (di nuovo nulla è dato sapere della sezione). E’ la prima versione, con i "gradini" netti e non smussati, e non compare la versione nera.
Infine, nella sezione ricambi, sono presenti sia i pennini per l’Auretta carenata che quelli piatti per la nuova serie.

- Auretta terza serie - catalogo post 1972

- Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972

- Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972

- pennini Aurora - catalogo post 1972
Ho un terzo documento, il magazine "Giro in Foto" n. 67, del maggio 2021, che non so che tipo di licenza abbia quindi non lo posto, ma che è reperibile in rete in pdf.
E’ pubblicato un articolo in cui si ricostruisce brevemente la storia di Aurora e c’è un’intervista a Cesare Verona.
Viene determinato il 1965 come anno di presentazione della Auretta e viene ricordata la campagna pubblicitaria di quell’autunno, che, comprendendo anche la televisione, ha portato alla grande diffusione di questa penna.
Viene anche detto che la stilografica è presentata in molti colori, quindi il riferimento alla presentazione e lancio in realtà è alla seconda serie, dimostrando ancora una volta che la prima serie del 1959 è misconosciuta ai più.
Aggiungo un piccolo riassunto per le date.
Auretta prima serie – 1959 – cugina della 2cart
Auretta seconda serie (nelle varie versioni) – 1965 – cugina della 98
Auretta terza serie – probabilmente post 1972 – cugina di secondo grado della Hastil
Auretta Lusso (terza serie) – probabilmente post 1972 – cugina di primo grado della Hastil
Auretta Club (quarta serie?) – anni 80? - cugina di secondo grado della Marco Polo?
Auretta Club tutto metallo (quarta serie?) - anni 80? - cugina di primo grado della Marco Polo?
Più ci si avvicina a noi nel tempo e più le cose diventano fumose, il che è piuttosto paradossale.