Nessuna penna é cosí bella...
Inviato: martedì 29 marzo 2022, 22:06
Beh, con tutto lo studio che ci sta dietro, andrebbe catalogato come film documentario, più che come video tutorial!
Il fatto che per alcuni tratti usi la penna impugnandola al contrario (quando punta verso di sé) l’avevo intuito vedendo i tratti grossi sulle linee che parevano/dovrebbero essere generalmente ascendenti. Mi è capitato di vedere in molti video di “penmanship” (invito chiunque interessato a cercare su youtube per rimanere a bocca aperta), soprattutto per quelli che ci fanno disegno vero e proprio come piume, uccelli e vegetali, l’uso di questa presa.
Interessante l’uso del quaderno a righe. Vedo però che non usi il classico rapporto 3:2:3 per la rigatura, ma usi semplicemente la riga. Rapporto 1:1:1
Per l’inclinazione, invece, è variabile: in alcuni tuoi lavori è molto molto pronunciata, molto sdraiata sui 30º, mentre in altri casi come questo stai attorno ai canonici 45-55º.
Per le tue prove sul quaderno tieni la falsariga in trasparenza sotto al foglio, immagino (ti prego non mi dire che riesci a essere così regolare senza riferimenti!). Questo devo prendere l’abitudine anche io a farlo
Il fatto che per alcuni tratti usi la penna impugnandola al contrario (quando punta verso di sé) l’avevo intuito vedendo i tratti grossi sulle linee che parevano/dovrebbero essere generalmente ascendenti. Mi è capitato di vedere in molti video di “penmanship” (invito chiunque interessato a cercare su youtube per rimanere a bocca aperta), soprattutto per quelli che ci fanno disegno vero e proprio come piume, uccelli e vegetali, l’uso di questa presa.
Interessante l’uso del quaderno a righe. Vedo però che non usi il classico rapporto 3:2:3 per la rigatura, ma usi semplicemente la riga. Rapporto 1:1:1
Per l’inclinazione, invece, è variabile: in alcuni tuoi lavori è molto molto pronunciata, molto sdraiata sui 30º, mentre in altri casi come questo stai attorno ai canonici 45-55º.
Per le tue prove sul quaderno tieni la falsariga in trasparenza sotto al foglio, immagino (ti prego non mi dire che riesci a essere così regolare senza riferimenti!). Questo devo prendere l’abitudine anche io a farlo
Tutto ciò è estremamente interessante, mi trovo a riconoscere alcuni dei passi che muovo abitualmente la sera. Come al solito, di grande ispirazione.fufluns ha scritto: ↑martedì 29 marzo 2022, 21:22 […] Di solito prende origine da qualche scarabocchio. Io scarabocchio quasi tutte le sere, senza alcuna direzione precisa, per il puro piacere di muovere il braccio e il polso e far scorrere la penna con il suo tira e molla. Per questo questo gingillarsi di penna e carta uso, per lo più, quaderni rigati, perché mi evitano di dover tracciare le linee di guida. Ho quaderni rigati di varie dimensioni e con righe con diverse spaziature, da 5, 6, 7 e 9 mm.
A volte, tra i ghirigori, ne esce una parola, o una lettera, o un segno, che trovo più interessante, e allora lo ripeto e lo ripeto finché la mano trova il modo di eseguirlo come mi piace e impara a farlo senza esitazioni (o quasi) e con una certa costanza. Questo é il momento in cui sperimento molte delle varianti di scrittura: in su, in giù, girando il foglio, girando la penna… Per lo più non ne segue nulla, ma di tanto in tanto mi nasce un’urgenza di utilizzare quella parola o quel segno per farne qualcosa. Ideo una frasetta, un pensiero spicciolo, per mettere l’esperimento alla prova. A volte il pensierino viene più tardi, e solo allora mi accorgo che andrebbe bene per usare quei segni.
Non se sia più bella e azzeccata la frase di Rilke o la tua finale su convivenza tra ortodossia e creativitàfufluns ha scritto: ↑martedì 29 marzo 2022, 21:22 Mi rendo conto che non si tratta di un procedimento molto ortodosso, ma come scriveva il grande poeta Rilke, “per i poeti il primo verso é un regalo di Dio, ma tutto il resto è dura fatica dell'uomo”. Troppa ortodossia mi è sempre parsa una cosa che non convive volentieri con la creatività.