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OMAS da identificare...

Inviato: domenica 27 marzo 2022, 18:39
da netosaf
sansenri ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 11:37 mah, a mio parere è vero che la resina vegetale abbia dato problemi di restringimento, però ne sono state prodotte molte, quindi pur essendo circolate diverse notizie su alcune di queste penne in cui il restringimento della resina ha causato problemi di non perfetta chiusura del cappuccio fino a in alcuni casi più gravi problemi al funzionamento del pistone, quelle che adesso circolano in buone condizioni restano tali. Io ne posseggo diverse, ho fatto attenzione acquistandole ad evitare quelle con evidenti segni di restringimento, e nessuna di quelle che posseggo si è "ristretta" dopo.
Infatti intendevo dire proprio questo e cioè che con questa resina è successo spesso.
Ma confermo che di solito quelle che si trovano a posto ora, salvo casi eccezionali, tali rimangono.
Porto ad esempio del problema la mia paragon che quando l'ho comprata era già così

IMG_6298 (1).jpg

Sono ormai diversi anni e non si è più mossa

Hai comprato una bella penna


stefano

OMAS da identificare...

Inviato: domenica 27 marzo 2022, 19:42
da Ottorino
Sole = fotoni = energia = degradazione = scolorimento.

Lasciala stare che potresti peggiorare la situazione.

Forse usandola si uniforma un po'

OMAS da identificare...

Inviato: martedì 29 marzo 2022, 16:41
da LiciuR
Certo, capisco... però un po' mi scoccia non poterla sistemare... :(

OMAS da identificare...

Inviato: martedì 29 marzo 2022, 16:48
da LiciuR
con i bocchini delle pipe in ebanite funziona il dentifricio... :think: :think: :think:

OMAS da identificare...

Inviato: martedì 29 marzo 2022, 18:04
da novainvicta
LiciuR ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 16:48 con i bocchini delle pipe in ebanite funziona il dentifricio... :think: :think: :think:
Troppo aggressivo soprattutto per la resina vegetale, considerato peraltro che la tua stilo mi sembra di capire non ha segni profondi di usura ma solo uno scolorimento. Poi per l'ebanite è tutt'altro procedimento, ti puoi permettere in casi limite di usare prodotti derivati da idrocarburi, per la resina vegetale assolutamente no. Ritengo che il consiglio datoti da Ottorino sia quello più appropriato ma se vuoi proprio rischiare ti posso indicare quello che ho fatto io su due penne,una in ebanite e l'altra in resina vegetale, con le stesse anomalie della tua (la prima per ossidazione naturale dell'ebanite e l'altra per esposizione continua alla luce) ottenendo ottimi risultati. Comunque, ripeto, è un rischio da non sottovalutare soprattutto per la resina vegetale.

OMAS da identificare...

Inviato: domenica 3 aprile 2022, 17:08
da LiciuR
novainvicta ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 18:04
LiciuR ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 16:48 con i bocchini delle pipe in ebanite funziona il dentifricio... :think: :think: :think:
Troppo aggressivo soprattutto per la resina vegetale, considerato peraltro che la tua stilo mi sembra di capire non ha segni profondi di usura ma solo uno scolorimento. Poi per l'ebanite è tutt'altro procedimento, ti puoi permettere in casi limite di usare prodotti derivati da idrocarburi, per la resina vegetale assolutamente no. Ritengo che il consiglio datoti da Ottorino sia quello più appropriato ma se vuoi proprio rischiare ti posso indicare quello che ho fatto io su due penne,una in ebanite e l'altra in resina vegetale, con le stesse anomalie della tua (la prima per ossidazione naturale dell'ebanite e l'altra per esposizione continua alla luce) ottenendo ottimi risultati. Comunque, ripeto, è un rischio da non sottovalutare soprattutto per la resina vegetale.
Quello che hai fatto tu, ovvero? :think: :?:

OMAS da identificare...

Inviato: domenica 3 aprile 2022, 18:19
da novainvicta
La stilo su cui sono intervenuto è una Omas Extra Cinquantenario D-Day acquistata quale fondo magazzino, anzi era "fondo di vetrina" perchè lasciata in esposizione per diversi anni e poi per fortuna riposta in un cassettone del negozio. La penna è in resina vegetale e quando l'ho acquistata, sebbene nuova perchè mai usata, aveva segni di ossidazione sul cappuccio e soprattutto chiari segni di scolorimento rispetto al punto in cui è stata lasciata inserita nella molletta di ferro della sua confezione ed alla parte sottostante evidentemente perchè non esposta alla luce. Il cappuccio ed il pennino (in oro quest'ultimo) li ho lucidati con il sidol in maniera molto leggera soprattutto sul cappuccio perchè laccato. Per il fusto ho proceduto con pasta iosso sempre in maniera molto leggera,primo per salvaguardare il colore della scritta impressa sul fusto e poi perchè non c'erano graffi o segni da togliere. Al termine ho passato un panno morbido per togliere le tracce della pasta iosso. Infine ho passato sul fusto il lucidante al silicone della WD40 (per la precisione ho messo il lucidante su un panno ed ho atteso un paio di minuti che evaporasse il propellente della bomboletta prima di passarlo sulla penna). Il risultato è stato molto soddisfacente come potrai vedere dalle foto che allego (ho dovuto trattare anche la scatola in metallo laccato) . Devi tener presente che sulla tua stilo ci sono materiali diversi che reagiscono in maniera diversa (oro, placcature, resina vegetale) e se decidi di procedere la prima cosa che devi abbondonare è la fretta. Comunque dalle foto che hai messo il problema della scoloritura e solo vicino al fondello: io la terrei così. Per il pennino e le altre placcature, come ti è stato già detto, un panno da gioielliere ti assicura anche un margine di sucurezza casomai dovessi insistere oltre il necessario sulle parti da trattare (il panno da gioielliere costa molto ma altro non è che un panno imbevuto di cera lucidante "rosso di parigi" di più facile reperimento e molto più economica).
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OMAS da identificare...

Inviato: domenica 3 aprile 2022, 19:56
da sansenri
LiciuR ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 16:30
sansenri ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 11:42

io tra l'altro eviterei di lucidarla, una bella lavata acqua e sapone e via.
Se vuoi lucidare le finiture, concordo, panno da gioieliere senza strafare per evitare di lucidar via la placcatura...
Il pennino è l'unico sul quale puoi insistere perchè è in oro 14k, con il Sidol diventa giallo chiaro, ma le finiture della penna sono di un oro che sembra rosato, per cui potrebbe diventare troppo giallo... (poi si ossida di nuovo comunque).
Bhe, la penna è nuova da negozio… il problema è un lato sbiadito a causa dell’eccessiva esposizione alla luce in vetrina… si può sistemare con una semplice passata d’acqua e sapone?

Comunque grazie a tutti per le risposte!
ah, ecco, questo non lo avevi detto, ora che lo fai presente lo vedo anche nella tua seconda foto del primo post.
Purtroppo quando la resina si scolorisce non c'è moltissimo da fare perchè la luce ha intaccato i coloranti del fusto. A meno di non intervenire in modo drastico asportando una parte della resina in superficie fino a eliminare la scoloritura, presumo, ma non ho alcuna esperienza in merito, né vi è alcuna certezza che la scoloritura non sia penetrata a fondo (quindi anche asportando materiale non è detto che tu risolva), e anche quando, dopo ti attenderebbe un delicato lavoro di ripristino della lucidatura. Non un lavoro semplice. In pratica, io eviterei di toccarla. In fondo se lo scopo è scriverci, di certo funziona egregiamente anche così, e tra tante questa è un'ottima penna (che vale la pena usare anche così).
Ma sentiamo anche cosa ti dicono gli esperti di restauro...

OMAS da identificare...

Inviato: lunedì 4 aprile 2022, 16:35
da LiciuR
novainvicta ha scritto: domenica 3 aprile 2022, 18:19 La stilo su cui sono intervenuto è una Omas Extra Cinquantenario D-Day acquistata quale fondo magazzino, anzi era "fondo di vetrina" perchè lasciata in esposizione per diversi anni e poi per fortuna riposta in un cassettone del negozio. La penna è in resina vegetale e quando l'ho acquistata, sebbene nuova perchè mai usata, aveva segni di ossidazione sul cappuccio e soprattutto chiari segni di scolorimento rispetto al punto in cui è stata lasciata inserita nella molletta di ferro della sua confezione ed alla parte sottostante evidentemente perchè non esposta alla luce. Il cappuccio ed il pennino (in oro quest'ultimo) li ho lucidati con il sidol in maniera molto leggera soprattutto sul cappuccio perchè laccato. Per il fusto ho proceduto con pasta iosso sempre in maniera molto leggera,primo per salvaguardare il colore della scritta impressa sul fusto e poi perchè non c'erano graffi o segni da togliere. Al termine ho passato un panno morbido per togliere le tracce della pasta iosso. Infine ho passato sul fusto il lucidante al silicone della WD40 (per la precisione ho messo il lucidante su un panno ed ho atteso un paio di minuti che evaporasse il propellente della bomboletta prima di passarlo sulla penna). Il risultato è stato molto soddisfacente come potrai vedere dalle foto che allego (ho dovuto trattare anche la scatola in metallo laccato) . Devi tener presente che sulla tua stilo ci sono materiali diversi che reagiscono in maniera diversa (oro, placcature, resina vegetale) e se decidi di procedere la prima cosa che devi abbondonare è la fretta. Comunque dalle foto che hai messo il problema della scoloritura e solo vicino al fondello: io la terrei così. Per il pennino e le altre placcature, come ti è stato già detto, un panno da gioielliere ti assicura anche un margine di sucurezza casomai dovessi insistere oltre il necessario sulle parti da trattare (il panno da gioielliere costa molto ma altro non è che un panno imbevuto di cera lucidante "rosso di parigi" di più facile reperimento e molto più economica).IMG_20220311_111833_1.jpgIMG_20220311_112011.jpg
Bellissimo questo verde!! :o

OMAS da identificare...

Inviato: lunedì 4 aprile 2022, 21:16
da novainvicta
Vero! :thumbup: Ma non solo; molto piacevole ad usarla.