FountainPen.it Forum

Automedonte ha scritto: ↑venerdì 8 ottobre 2021, 9:40

Crononauta ha scritto: ↑venerdì 8 ottobre 2021, 1:33
Uhm... con la penna?!

Risposta scontata, ma stilo, biro o roller ?

Poteva essere peggio: "Con la tastiera touch dello smartphone."

eheheh vi siete dimenticati

cellulari e portatili

Il cane è casuale o voluto?

Axieros ha scritto: ↑mercoledì 13 ottobre 2021, 21:05 Il cane è casuale o voluto?

Nessuna delle due, sembrava un'immagine simpatica

Marsich ha scritto: ↑mercoledì 13 ottobre 2021, 19:19 eheheh vi siete dimenticati

cellulari e portatili

Ma anche se si usa una tastiera meccanica custom (che costa come una penna di fascia medio-alta)?

TeoJ ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 15:16 Ma anche se si usa una tastiera meccanica custom (che costa come una penna di fascia medio-alta)?

IMG_20211012_131511.jpg

Bellissima

Crononauta ha scritto: ↑venerdì 8 ottobre 2021, 14:11

Automedonte ha scritto: ↑venerdì 8 ottobre 2021, 9:40

Risposta scontata, ma stilo, biro o roller ?

Un'immagine vale più di mille parole!
immagine.jpg

amo scrivere dappertutto, non mi pongo limiti, ma la preferenza è per casa mia, nella sala/cucina o open space, che è molto open e poco space, mi siedo al tavolo e scrivo tanto per scrivere, mi piace il pennino che scorre sulla carta, quindi non ha nessuna importanza il contenuto di ciò che scrivo. Anzi, dover scrivere delle cose o copiare qualcosa mi stressa, scrivo sempre le stesse cose, la penna che uso, il tratto del pennino, l'inchiostro che uso e scrivo, scrivo tanto per scrivere, così mi piace, perché mi rilassa. E cosa molto importante devo scrivere lentamente, lasciando che il pennino scivoli sulla carta e deponga quelle bellissime e colorate linee di inchiostro. Non so scrivere veloce, mi si inceppa la mano e pure il cervello

Io mi creo varie occasioni per scrivere, in primo luogo al lavoro. Naturalmente il mio prodotto lavorativo ha sempre un formato informatico, ma nella fase di studio e ragionamento, uso carta e penna, perché mi piace e perché mi accorgo subito se sto sbagliando qualcosa. Analizzando un testo scritto in Word, qualcosa si perde nel rileggerlo, non so spiegarmi meglio, ma un file informatico mi sembra non mio e fatico di più a seguirne il senso e lo svolgimento logico, oltre che a scovare errori o refusi.
Con un foglio scritto di mio pugno, riesco a ricordare meglio il senso di ciò che ho scritto a una prima occhiata. È una cosa strana, ma per me funziona così.
Altre volte, quando sono giù di morale, metto giù su carta quello che mi sta capitando. Aiuta, anche ad analizzare più freddamente la situazione e agire di conseguenza. In questi casi, generalmente, rileggo ma poi straccio, non mi va di conservare note di tristezza o di risentimento.
Mi piace poi scrivere quando sono in vacanza. La sera, quando tutti dormono, annoto le esperienze della giornata, magari con gli eventi degni di nota.
Non tutto merita di essere ricordato, ovviamente, ma a distanza di anni è bello rileggere e ricordare tutte le piccole cose che altrimenti andrebbero perse.
Mi porto sempre dietro, inoltre, un taccuino per appunti, tipo Moleskine. Qui mi segno liste delle cose da fare, spunti per acquisti, idee di letture o film che mi vengono consigliati, pensieri vari... Tutto in modo piuttosto caotico, in verità, però di tanto in tanto lo consulto per controllare come sono messo con gli obiettivi che mi ero imposto.
Tutte queste occasioni, in ultima analisi, sono meri pretesti per utilizzare una stilografica, ovviamente.
E per migliorare la calligrafia, magari.

Cerco anche io occasioni o pretesti per usare una stilografica. Al lavoro me ne porto sempre una o due, con cui prendere appunti veloci o provvisori e così usare un po’ d’inchiostro. La sera invece amo aprire il mio scrittoio, eredità che mi è cara e dove ripongo il mio mondo. Penne, inchiostri nel primo cassetto, lana e gomitoli nel secondo, ricamo e tele nel terzo, musica ed etichette del giardino nel quarto. Lì nel mio angolo, nessuno entra; solo i pensieri che mi va di lasciare su carta. Non è detto che li rilegga mai, ma lo scopo è pensare ed approfondire mentre la penna scorre. Spesso invece scrivo liste di cose da fare in giardino; liste da rivedere, depennare, modificare, stracciare. Oppure la dichiarazione dei redditi che con una stilo diventa più facile da affrontare!
Una volta finito, spengo la luce, richiudo la ribaltina che protegge il mio mondo e vado a dormire.

Silvia1974 ha scritto: ↑venerdì 15 luglio 2022, 15:03 La sera invece amo aprire il mio scrittoio, eredità che mi è cara e dove ripongo il mio mondo. Penne, inchiostri nel primo cassetto, lana e gomitoli nel secondo, ricamo e tele nel terzo, musica ed etichette del giardino nel quarto. Lì nel mio angolo, nessuno entra; solo i pensieri che mi va di lasciare su carta. Non è detto che li rilegga mai, ma lo scopo è pensare ed approfondire mentre la penna scorre. Spesso invece scrivo liste di cose da fare in giardino; liste da rivedere, depennare, modificare, stracciare. Oppure la dichiarazione dei redditi che con una stilo diventa più facile da affrontare!
Una volta finito, spengo la luce, richiudo la ribaltina che protegge il mio mondo e vado a dormire.

Che poesia! Bello.

Grazie