Finalmente la Momento Magico! Ma…. Il pennino fa i capricci
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Diventa un metodo da cavernicolo dal momento in cui, pur avendo una garanzia, uno si mette a trafficare con un pennino che va sostituito col rischio di invalidare la garanzia. Ma anche solo per principio. Poi mi pare anche abbastanza scorretto tentare una riparazione in autonomia e poi, eventualmente, non riuscendo nell'intento, mandare indietro la penna lamentandosi che non funziona. Oltretutto quando si manda in riparazione la penna, la casa madre riceve un feedback sulla soddisfazione dei clienti. Se tutti facessero da sé, la casa madre sarebbe portata a credere di avere un buon QC e continuarebbe a sfornare ciofeche.
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Mi oppongo all’aumento dell’entropia collezionando
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Siamo purtroppo alle solite: una penna italiana bellissima esteticamente ma che non scrive, nonostante il costo, rovinando così il momento magico (scusate, l'occasione era troppo ghiotta...).
Non mi sembra accettabile. Almeno su stilografiche di questo livello, il controllo di qualità dovrebbe essere ineccepibile. In mancanza, la figuraccia è inevitabile, il riflesso negativo sul marchio automatico e l'acquisto scoraggiato, spesso per sempre.
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Alberto Casirati
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Quella del “rodaggio” è una teoria che tanti nel forum caldeggiano.Monet63 ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 0:26 In negozio, tutte le volte che sarà necessario, fino a quando non sarà più necessario.
In ogni caso, per esperienza, le penne vanno lasciate andare a regime; vanno caricate normalmente, fatte funzionare regolarmente per almeno un paio di cariche, infine giudicate. Ritengo che il sistema da te adottato sia profondamente sbagliato, perché frettoloso, in particolar modo su una penna nuova che non ha mai visto inchiostro, specialmente per via del pennino esigente che vi è montato.
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Io nella mia limitata esperienza ho sempre constatato che le penne che scrivono male da nuove, poi sono coerenti purtroppo!
Sono comunque d’accordo nel dire che è sbagliato giudicare con fretta. A volte una certa combinazione penna-inchiostro-carta può falsare i risultati!
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Si, concordo anche io che su una penna nuova in garanzia meno si armeggia meglio e’. Faro’ una passeggiata fino al negozio e porterò la penna chiedendo la revisione o la sostituzione del gruppo scrittura
Come al solito, in queste cose temo l’effetto “legge di Murphy”... ossia che provata 10 volte in casa mi da il problema e usata davanti al negoziante parte alla prima..... salvo poi tornare a casa e riprendere quel comportamento
Come al solito, in queste cose temo l’effetto “legge di Murphy”... ossia che provata 10 volte in casa mi da il problema e usata davanti al negoziante parte alla prima..... salvo poi tornare a casa e riprendere quel comportamento
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Non te lo so dire. Posso dirti però che Sailor e Pilot (specialmente Pilot, nella mia esperienza diretta) pur scrivendo effettivamente fin da subito migliorano comunque con l'uso, come pure le buone scolastiche. Considera che il mio uso tipico di una penna consta nello scrivere svariate pagine A4, con rigatura da 7 o addirittura da 6, con bordo a sinistra libero, quindi un alimentatore che non ce la fa lo sgamo dopo una pagina. Ciò che ho notato è che ci sono alcune penne più critiche sotto quell'aspetto, il cui miglioramento è fondamentale perché diventino davvero buone. Ci sta anche che quel pennino possa avere problemi, ma per come la vedo io non costa nulla usarlo per un paio di cariche per accertarsi che effettivamente li abbia; anche perché se il giudizio viene dato in base a un uso errato è facile che lo stesso problema ricorra.balthazar ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 8:26 Perdona la mia domanda: ma perchè questo comportamento lo noto solo con alcune penne costose? e più costose sono e più fanno bizze? normalmente con le amate scolastiche (per citare una categoria, la prima che mi viene in mente) metti la cartuccia/converter e vanno e basta (ovviamente con le dovute eccezioni). Con Sailor e Pilot (ovviamente cito la mia piccolissima esperienza che non è indice su cui generalizzare) mai avuto problemi.
Io credo che il primo problema sia proprio nell'alimentatore, non imbibito a dovere. Io avrei, nell'ordine, lavato sommariamente con sola acqua o con una goccia di sapone (anche per non contaminare l'inchiostro della boccetta), caricato la penna normalmente come hai fatto tu con un inchiostro "super partes" come il blu standard di Waterman, scritto fino a consumare la carica (anche se scrive male), ricaricato e riscritto. A quel punto, se il sistema va ancora male la colpa è del secondo possibile problema, ovvero il pennino. Dico che hai sbagliato perché in quel modo non hai certezza del colpevole.Tribbo ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 10:07 Interessante, Monet63. So che sei un vero esperto quindi tengo molto alle tue sempre precise considerazioni. Come mai dici che ho sbagliato? Ho fatto il bagnetto, ho (credo) fatto impregnare bene il conduttore, ho cambiato inchiostro.. in genere ha sempre funzionato su tutte le altre penne. Tu come avresti fatto? Così magari prossima volta cercherò di mettere in atto la procedura migliore
Esatto, per via della richiesta di inchiostro. Quel pennino vuole un alimentatore perfettamente a regime e in ordine, che possa fornirgli l'inchiostro necessario; un extrafine, ad esempio, è molto meno esigente sotto quell'aspetto. Il fatto che gli skip avvengano all'inizio può significare - se premi durante la scrittura - che i rebbi sono troppo serrati; può anche significare che una volta che l'inchiostro si è fatto la strada non ha problemi a fluire, ma il sistema può ancora essere in equilibrio precario. In quest'ultimo caso mandare a regime il sistema è la cosa migliore da fare, e anche quella più naturale.Tribbo ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 10:07 Come mai poi dici che il pennino e’ esigente? Io mi credevo che avendo il tratto più largo dovesse essere meno esigente di uno dei miei soliti extra fini…forse per il fatto della maggiore richiesta di inchiostro? Però gli skip avvengono all’inizio mentre durante la scrittura continua non avverto fame di inchiostro, anzi il tratto e’ molto costante
Eh lo so, sono penne che vanno benissimo, ne posseggo diverse. Ma ora hai per le mani una Momento Magico, che ti sta dando problemi, quindi dobbiamo fare in modo che ti dia le soddisfazioni che giustamente ti aspetti e che meriti, perché il tuo denaro era impeccabile. Quello che intendevo nel primo post era che io la riporterei in negozio a oltranza, fino ad ottenere una penna che scriva come si deve, ma lo farei solo dopo una ragionevole certezza che il problema non sia la mia fretta, usandola senza intervenire personalmente per qualcosa di diverso dal normale uso.
Io non parlo di rodaggio; parlo di mandare a regime un sistema, cosa che è bene fare ogni volta che si riempie una penna che prima era riposta e vuota, così da darle modo di poter dare il massimo. In quanto al resto a me sono capitate penne, anche costose e di pregio, coerenti nel loro malfunzionamento, ma anche penne letteralmente sbocciate e diventate fenomenali dopo avergli permesso di stabilizzarsi (tra queste proprio una Momento Zero con pennino Bock).MatteoM ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 12:13 Quella del “rodaggio” è una teoria che tanti nel forum caldeggiano.
Io nella mia limitata esperienza ho sempre constatato che le penne che scrivono male da nuove, poi sono coerenti purtroppo!
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Difatti quando si è in garanzia è meglio non toccare niente a meno che chi lo fa non è più che sicuro di quello che fa.Lamy ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 11:10 Diventa un metodo da cavernicolo dal momento in cui, pur avendo una garanzia, uno si mette a trafficare con un pennino che va sostituito col rischio di invalidare la garanzia. Ma anche solo per principio. Poi mi pare anche abbastanza scorretto tentare una riparazione in autonomia e poi, eventualmente, non riuscendo nell'intento, mandare indietro la penna lamentandosi che non funziona. Oltretutto quando si manda in riparazione la penna, la casa madre riceve un feedback sulla soddisfazione dei clienti. Se tutti facessero da sé, la casa madre sarebbe portata a credere di avere un buon QC e continuarebbe a sfornare ciofeche.
Solla parola cavermicolo starei più attento altrimenti i Nib master si potrebbero chiamare "cavernicoli master" ed è poco corretto verso queste persone.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Scusate una domanda molto ignorante.
Ma in fabbrica non le provano?
Non mi vengano a dire che nel prezzo di certe penne un rapido collaudo non ci sta. E casi come questi denunciano un malfunzionamento chiaro e lampante, non qualcosa che va a sparire col rodaggio.
Questo proprio non lo capisco e mi tiene lontano dalle penne costose; sinceramente non capisco come mai per queste debba essere accettabile un funzionamento capriccioso e difficile, a differenza delle robuste ed economiche scolastiche.
Nessuno accetterebbe una cosa simile su una automobile.
Il rodaggio ci sta, come in tutti i sistemi "meccanici" in senso lato. Ma qui ripeto siamo davanti a problemi evidenti.
Scusate la vis polemica, non era questa l'intenzione..
Ma in fabbrica non le provano?
Non mi vengano a dire che nel prezzo di certe penne un rapido collaudo non ci sta. E casi come questi denunciano un malfunzionamento chiaro e lampante, non qualcosa che va a sparire col rodaggio.
Questo proprio non lo capisco e mi tiene lontano dalle penne costose; sinceramente non capisco come mai per queste debba essere accettabile un funzionamento capriccioso e difficile, a differenza delle robuste ed economiche scolastiche.
Nessuno accetterebbe una cosa simile su una automobile.
Il rodaggio ci sta, come in tutti i sistemi "meccanici" in senso lato. Ma qui ripeto siamo davanti a problemi evidenti.
Scusate la vis polemica, non era questa l'intenzione..
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Alcuni si, come Lamy. Il problema è che una veloce prova per intinzione non è indicativa, se non grossolanamente. Come ho avuto modo di leggere su queste pagine "anche uno stuzzicadenti per intinzione scrive".
Può anche essere; proprio per questo motivo è fondamentale procedere nel modo giusto, in modo da escludere altre motivazioni minori.
Io sono un estimatore delle scolastiche, ma mi piacciono anche le penne di pregio, e ti garantisco che la maggior parte non ha problemi. Poi, ognuno ha le "sue" marche preferite, che generalmente sono quelle con cui non si sono avuti problemi, o sono stati minimi e irrilevanti, e anche queste cambiano da persona a persona. Alla fine ci sta, chi lavora sbaglia.
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Infatti in meno di una settimana, questo è il secondo post in cui un utente del forum lamenta il non funzionamento di una Momento Magico. Direi che i numeri si commentano da soli.A Casirati ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 11:47 Siamo purtroppo alle solite: una penna italiana bellissima esteticamente ma che non scrive, nonostante il costo, rovinando così il momento magico (scusate, l'occasione era troppo ghiotta...).
Non mi sembra accettabile. Almeno su stilografiche di questo livello, il controllo di qualità dovrebbe essere ineccepibile. In mancanza, la figuraccia è inevitabile, il riflesso negativo sul marchio automatico e l'acquisto scoraggiato, spesso per sempre.
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"Rodaggio" è un termine che quando salta fuori sul forum è sempre un po' divisivo. Forse parlare di "stabilizzazione" con orizzonte un paio di ricariche come fa Monet è più corretto.Monet63 ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 14:41Io non parlo di rodaggio; parlo di mandare a regime un sistema, cosa che è bene fare ogni volta che si riempie una penna che prima era riposta e vuota, così da darle modo di poter dare il massimo. In quanto al resto a me sono capitate penne, anche costose e di pregio, coerenti nel loro malfunzionamento, ma anche penne letteralmente sbocciate e diventate fenomenali dopo avergli permesso di stabilizzarsi (tra queste proprio una Momento Zero con pennino Bock).MatteoM ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 12:13 Quella del “rodaggio” è una teoria che tanti nel forum caldeggiano.
Io nella mia limitata esperienza ho sempre constatato che le penne che scrivono male da nuove, poi sono coerenti purtroppo!
Sono comunque d’accordo nel dire che è sbagliato giudicare con fretta. A volte una certa combinazione penna-inchiostro-carta può falsare i risultati!
C'è anche da dire che in questo caso stiamo parlando di uno stub e - almeno nella mia esperienza, per quello che vale - ho sempre trovato stub e tagliati più difficili da mandare a regime dei pennini "normali: niente di tragico ma all'inizio mi è capitato spesso che partissero lenti o con qualche incertezza, ma una volta domati di solito vanno a posto. Forse è una caratteristica intrinseca della loro geometria, ma servirebbe il parere di qualcuno più ferrato tecnicamente di quanto non sia io, che mi limito al puro empirismo amatoriale.
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Per evitare problemi, quando non posso provare la stilografica perché la acquisto sul web, chiedo un test scritto al venditore per evitare almeno i problemi più grossolani (false partenze, pennino che gratta ecc.). Finora ho sempre trovato la disponibilità del venditore. Non è la soluzione di tutti i problemi ma aiuta.edis ha scritto: ↑lunedì 2 agosto 2021, 8:37Infatti in meno di una settimana, questo è il secondo post in cui un utente del forum lamenta il non funzionamento di una Momento Magico. Direi che i numeri si commentano da soli.A Casirati ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 11:47 Siamo purtroppo alle solite: una penna italiana bellissima esteticamente ma che non scrive, nonostante il costo, rovinando così il momento magico (scusate, l'occasione era troppo ghiotta...).
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Mi sembra un ottimo compromesso,Sealion ha scritto: ↑lunedì 2 agosto 2021, 10:17Per evitare problemi, quando non posso provare la stilografica perché la acquisto sul web, chiedo un test scritto al venditore per evitare almeno i problemi più grossolani (false partenze, pennino che gratta ecc.). Finora ho sempre trovato la disponibilità del venditore. Non è la soluzione di tutti i problemi ma aiuta.
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Sperando di avere a che fare con un venditore omesto.Sealion ha scritto: ↑lunedì 2 agosto 2021, 10:17Per evitare problemi, quando non posso provare la stilografica perché la acquisto sul web, chiedo un test scritto al venditore per evitare almeno i problemi più grossolani (false partenze, pennino che gratta ecc.). Finora ho sempre trovato la disponibilità del venditore. Non è la soluzione di tutti i problemi ma aiuta.
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