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Esme ha scritto: ↑venerdì 11 giugno 2021, 20:35
Forse faccio una domanda troppo indiscreta, e se è così mi scuso, ma un dettaglio mi ha colpito subito: lo scorcio che inquadra la finestra è Santa Maria del Monte, forse visto da Oronco o da Velate?

Sí, lo scorcio è proprio il Sacro Monte sopra Varese. Non ebbi mai una finestra con quella vista, ma proprio una veduta così potei osservarla per anni, tornando a casa da scuola lungo la Valganna, prima di arrivare a Induno.

Quando dipinsi l’autoritratto vivevo a Venezia e aggiunsi lo scorcio di Santa Maria del Monte perché mi ricordava i cari paesaggi vicini a casa, un po’ come un simbolo della terra natia .

Mi associo ai complimenti di chi mi ha preceduto, splendidi lavori e splendida presentazione.
Grazie per la condivisione.

fufluns ha scritto: ↑venerdì 11 giugno 2021, 22:00
Quando dipinsi l’autoritratto vivevo a Venezia e aggiunsi lo scorcio di Santa Maria del Monte perché mi ricordava i cari paesaggi vicini a casa, un po’ come un simbolo della terra natia .

Grazie. Per chi lo conosce diventa inconfondibile, e il simbolo che ci accoglie quando torniamo.
Complimenti davvero per tutto.

complimenti...
anche se a vedere questi lavori mi demoralizzo

maylota ha scritto: ↑venerdì 11 giugno 2021, 19:37 Ho un rapporto difficile con il romanticismo tedesco, ma lo stiloforo Montblanc dell'ultima foto potrebbe convertirmi senza troppe difficoltà...

Delle varie versioni che Montblanc ha fatto del suo stiloforo per le penne Meisterstück, questo, con il corpo di cristallo al piombo e resina nera, con il filetto metallico, é di gran lunga il mio preferito.

Io ne uso due sulla scrivania, a volte con due Meisterstück 149 con pennini diversi, a volte con una 149 e una Hemingway o una Dumas, che hanno lo stesso diametro della 149.