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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
- platax
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JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
Grazie, recensione fatta benissimo, il quadro di riferimento è davvero completo.
Personalmente preferisco spendere qualcosina in più per avere una consegna "seguita" e con un minimo di garanzia, comunque è un oggetto interessantissimo!
Ciao,
Pino
Personalmente preferisco spendere qualcosina in più per avere una consegna "seguita" e con un minimo di garanzia, comunque è un oggetto interessantissimo!
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- RiAff
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JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
Aveva colpito anche me il voto sull-originalità, credo sia stato un errore dovuto ad un copia incolla e alla dimenticanza di modificare ... almeno lo spero (da possessore soddisfatto per quel che si può pretendere)
D'accordissimo su Moonman, ho la C1 che ha un suo perché anche nell'estetica (a mio gusto ovviamente)
[/quote]
Grazie per aver compreso perfettamente il tutto, utilizzando un modello precompilato, passo al vaglio ogni singolo elemento, ma il "vintage" (l'errore) è sempre dietro l'angolo e dopo qualche tempo, il sistema non permette più le correzioni online, i voti sono poi materia opinabile sempre e comunque, mi diverte metterli, ma non mi prendo mai sul serio, buone cose!
R.A.
D'accordissimo su Moonman, ho la C1 che ha un suo perché anche nell'estetica (a mio gusto ovviamente)
[/quote]
Grazie per aver compreso perfettamente il tutto, utilizzando un modello precompilato, passo al vaglio ogni singolo elemento, ma il "vintage" (l'errore) è sempre dietro l'angolo e dopo qualche tempo, il sistema non permette più le correzioni online, i voti sono poi materia opinabile sempre e comunque, mi diverte metterli, ma non mi prendo mai sul serio, buone cose!
R.A.
JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
Grazie a te, anche per il modo garbato, educato e rispettoso con il quale ci proponi discussioni e risposte.
Rende il forum un ambiente piacevole.
Avevo già messo gli occhi un po' di tempo fa su questa penna, la tua recensione mi ha spinto all'acquisto, arriverà fra un paio di settimane.
Arancione chiaro anch'io, avevo inizialmente pensato all'arancione scuro ma tendeva troppo al rosso.
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Avevo già messo gli occhi un po' di tempo fa su questa penna, la tua recensione mi ha spinto all'acquisto, arriverà fra un paio di settimane.
Arancione chiaro anch'io, avevo inizialmente pensato all'arancione scuro ma tendeva troppo al rosso.
- alfredop
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Ne ho anch’io un paio (rossa e ice orange) e per il prezzo che costano sono ottime.
Riguardo all’originalità non va fatto un discorso generale sul brand, Jinhao sforna un numero di modelli impressionante e molti sono assolutamente originali, il problema siamo noi che tendiamo a comprare quelli che sono più simili alle penne a cui siamo abituati (molti modelli ripercorrono uno stile orientale che a me piace poco).
Alfredo
Riguardo all’originalità non va fatto un discorso generale sul brand, Jinhao sforna un numero di modelli impressionante e molti sono assolutamente originali, il problema siamo noi che tendiamo a comprare quelli che sono più simili alle penne a cui siamo abituati (molti modelli ripercorrono uno stile orientale che a me piace poco).
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
Bella ma a mio parere con poca personalità.
- RiAff
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Nella recensione iniziale si è parlato di stilografiche, senza nessuna polemica da parte mia, perché quando si fa una recensione bisognerebbe mettere da parte il tifo, lo si dovrebbe fare in maniera equilibrata, poi chi commenta è libero di scrivere quello che vuole (nel rispetto e nei modi educati che contraddistinguono questo forum, quasi sempre)... Ci si diverte a dare i voti alle nostre beamate stilografiche, vendicandoci di quando eravamo noi gli alunni e i maestri non ci facevano sconti... A qualcuno viene in mente che, essendo le stilografiche dei corpi morti, non possono reagire, certo hanno i loro fans, guai a spingere troppo l'accelleratore o il freno, comunque si scontenta qualcuno... Le citazioni si fanno pressanti, si scomodano filosofi, comici e politici, ma alla fine si ritorna sempre all'inizio, c'è chi copia e chi si ispira, chi lo fa con eleganza e chi con spirito di rivalsa, ma sono le foto a dirci chi è stato il primo, chi il secondo e chi il terzo, di certo nessuno è esente da critiche, ma rimangono loro, le stilografiche a darci torto o ragione!!!
Mandarin yellow Duofold LE, 1995 Parker Duofold Senior Fountain Pen, Streamline AURORA OPTIMA O' SOLE MIO JINHAO 100 ICE ORANGE RiccardoAffinati
Mandarin yellow Duofold LE, 1995 Parker Duofold Senior Fountain Pen, Streamline AURORA OPTIMA O' SOLE MIO JINHAO 100 ICE ORANGE RiccardoAffinati
- solstizio71
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Bellissima recensione. Magari fossero tutte così!
Marcello
"La verità è tutto ciò che si riesce a far credere" (cit.)
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Grazie, speriamo di rimanere sempre all'altezza delle aspettative!
Riccardo Affinati
P.S. Prossime recensioni sulla WING SUNG WOOD e sulla OMAS DAMA
CAMBIARE IL PENNINO AD UNA JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
viewtopic.php?f=8&t=24766
https://www.youtube.com/watch?v=r6EeXIqaKzM&t=213s
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... al/page/2/
https://www.youtube.com/watch?v=EU9bSG-eTRY
Riccardo Affinati
P.S. Prossime recensioni sulla WING SUNG WOOD e sulla OMAS DAMA
CAMBIARE IL PENNINO AD UNA JINHAO – 100 Centennial - Ice Orange
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Ringrazio fabri00 che il sabato 27 aprile 2013 alle 8:59, scriveva:
"Di certo complimenti a Parker, che dal 1920 crea oggetti che altri cercano di copiare, e che nel 2013 permette di usare ancora quotidianamemnte una penna costruita attorno al 1925, senza controindicazioni di sorta.Tornando ai giorni nostri, il confronto fra la Duofold e le tarocche ci propone oggetti con rapporto fra i costi di 20:1 più o meno. La qualità dei materiali acrilici apparentemente sembra essere almeno equivalente.
Le dorature non lo so, in quanto bisognerebbe usarle tutte per 5/6 anni e vedere cosa succede. I pennini in effetti sono diversi nei materiali (oro/acciaio), nella lavorazione e nella bellezza dei fregi. Però alla fine scrivono tutti bene, con un vantaggio a livello di sfumature per quello della Parker, a prescindere dal materiale con cui questo è realizzato. Non spetta a me trarre conclusioni da questo confronto, però vorrei approfittare per fare presente a chi denigra le penne cinesi, che quelle oggetto di questo articolo sono veramente un altro pianeta rispetto alle tante ciofeche cinesi in cui tutti siamo incorsi nella nostra carriera di amanti delle penne. Queste due sono penne ben realizzate, che scrivono bene, di estetica molto gradevole, e costano veramente una sciocchezza. A chi possono interessare ? Io le ho tutte, sia le Duofold che le tarocche, nella mia piccola collezione, ma non ne uso nessuna perchè non è il tipo di penna che prediligo. Penso però a chi non voglia o non possa spendere una fortuna per una penna, o a chi tema di perdere o sciupare nell'uso quotidiano una penna di pregio, queste rappresentino una alternativa validissima. Non sono aggiornato sui prezzi, ma mi sembra siano più economiche delle Lamy, penna da prezzo diffusissima anche qui sul forum. Io non ci metterei un attimo a preferire queste ad una Lamy."
Segue: viewtopic.php?f=8&t=4044
L'ORIGINALE E UNICA PARKER DUOFOLD DEL 1925 E' evidente la bontà dei materiali usati, e la cura della realizzazione: la celluloide tende a ridursi o gonfiarsi con gli anni, ma qui le tolleranze sono ancora perfette, e il cappuccio e il fondello si avvitano perfettamente senza frizioni particolari.
LA DOMINA - COPIA ITALIANA La celluloide è palesemente di qualità inferiore, anche se non è poi del tutto malvagia. Il colore è verde screziato di marrone e oro; la profondità dei colori e delle sfumature è quasi inesistente rispetto alla Duofold. Il cappuccio ha 2 verette sottili invece di una grossa. I particolari in ebanite sono neri e le dorature delle verette e della clip sono ancora buone.
Il livello di qualità inferiore è evidente oltre che nel colore, anche nel fatto che la celluloide probabilmente si è ritirata, e il cappuccio per i primi giri si avvita un po' a fatica, e poi sembra quasi girare a vuoto. Si avvita comunque, ma la sensazione non è piacevolissima.
LA DUOFOLD INTERNATIONAL DEL 1989 ISPIRATA ALLA SUA SORELLA VINTAGE La penna è leggera e ben bilanciata. Il cappuccio calza sul fondello nero, senza sciupare il corpo della penna, se calzato.
Le dorature sono ovviamente impeccabili.
Le dimensioni sono sensibilmente inferiori rispetto alla "nonna".
La penna è praticamente nuova, avendola usata al massimo per 3 o 4 ricariche in tutto.
Nulla da dire sulla scrittura, perfetta e piacevoile. Come già detto preferisco pennini rigidi, e questo lo è, ma col passare degli anni preferisco i medi rispetto ai fini (e infatti tutte le penne che ho acquistato in quegli anni hanno pennini fini, mentre le più recenti sono tutte medio o broad).
LE COPIE CINESI (JINHAO CENTURY - KAIGELU 316) Jinhao Century Blue
Dimensioni quasi uguali alla Duofold, sia per lunghezza che per spessore, cappuccio leggermente streamlined, con un fregio sopra, corpo in acrilico blu screziato, molto bello. Due verette sul cappuccio, una sul fondello; tutti i particolari metallici sono rodiati (intendo non giallo oro, ma cromati).
L'acrilico del corpo è molto piacevole al tatto, ed il colore è veramente molto bello, ricco di sfumature profonde.
La clip del cappuccio non è bellissima, presentando un piccolo fregio nella parte superiore, ma non è neanche poi così male.
Il pennino è in acciaio, cromato anche lui, sensibilmente più piccolo rispetto a quello delle altre duer penne e più semplice, con meno fregi.
La scrittura è buona, decisa, senza esitazioni, il tratto è medio/fine; il pennino è rigido.
La penna è molto piacevole nell'uso: il cappuccio si svita e avvita dolcemente, e altrettanto la sezione del pennino.
Fiunzia a converter o cartucce standard "pelikan".
Nella prova di scrittura ho usato inchiostro Mont Blanc Turchese degli anni 80.
Ho pagato la penna 14 euro compresa la spedizione.....
Anche per questa, il rapporto prezzo/qualità è veramente strepitoso.
"L'avventura continua..."
"Di certo complimenti a Parker, che dal 1920 crea oggetti che altri cercano di copiare, e che nel 2013 permette di usare ancora quotidianamemnte una penna costruita attorno al 1925, senza controindicazioni di sorta.Tornando ai giorni nostri, il confronto fra la Duofold e le tarocche ci propone oggetti con rapporto fra i costi di 20:1 più o meno. La qualità dei materiali acrilici apparentemente sembra essere almeno equivalente.
Le dorature non lo so, in quanto bisognerebbe usarle tutte per 5/6 anni e vedere cosa succede. I pennini in effetti sono diversi nei materiali (oro/acciaio), nella lavorazione e nella bellezza dei fregi. Però alla fine scrivono tutti bene, con un vantaggio a livello di sfumature per quello della Parker, a prescindere dal materiale con cui questo è realizzato. Non spetta a me trarre conclusioni da questo confronto, però vorrei approfittare per fare presente a chi denigra le penne cinesi, che quelle oggetto di questo articolo sono veramente un altro pianeta rispetto alle tante ciofeche cinesi in cui tutti siamo incorsi nella nostra carriera di amanti delle penne. Queste due sono penne ben realizzate, che scrivono bene, di estetica molto gradevole, e costano veramente una sciocchezza. A chi possono interessare ? Io le ho tutte, sia le Duofold che le tarocche, nella mia piccola collezione, ma non ne uso nessuna perchè non è il tipo di penna che prediligo. Penso però a chi non voglia o non possa spendere una fortuna per una penna, o a chi tema di perdere o sciupare nell'uso quotidiano una penna di pregio, queste rappresentino una alternativa validissima. Non sono aggiornato sui prezzi, ma mi sembra siano più economiche delle Lamy, penna da prezzo diffusissima anche qui sul forum. Io non ci metterei un attimo a preferire queste ad una Lamy."
Segue: viewtopic.php?f=8&t=4044
L'ORIGINALE E UNICA PARKER DUOFOLD DEL 1925 E' evidente la bontà dei materiali usati, e la cura della realizzazione: la celluloide tende a ridursi o gonfiarsi con gli anni, ma qui le tolleranze sono ancora perfette, e il cappuccio e il fondello si avvitano perfettamente senza frizioni particolari.
LA DOMINA - COPIA ITALIANA La celluloide è palesemente di qualità inferiore, anche se non è poi del tutto malvagia. Il colore è verde screziato di marrone e oro; la profondità dei colori e delle sfumature è quasi inesistente rispetto alla Duofold. Il cappuccio ha 2 verette sottili invece di una grossa. I particolari in ebanite sono neri e le dorature delle verette e della clip sono ancora buone.
Il livello di qualità inferiore è evidente oltre che nel colore, anche nel fatto che la celluloide probabilmente si è ritirata, e il cappuccio per i primi giri si avvita un po' a fatica, e poi sembra quasi girare a vuoto. Si avvita comunque, ma la sensazione non è piacevolissima.
LA DUOFOLD INTERNATIONAL DEL 1989 ISPIRATA ALLA SUA SORELLA VINTAGE La penna è leggera e ben bilanciata. Il cappuccio calza sul fondello nero, senza sciupare il corpo della penna, se calzato.
Le dorature sono ovviamente impeccabili.
Le dimensioni sono sensibilmente inferiori rispetto alla "nonna".
La penna è praticamente nuova, avendola usata al massimo per 3 o 4 ricariche in tutto.
Nulla da dire sulla scrittura, perfetta e piacevoile. Come già detto preferisco pennini rigidi, e questo lo è, ma col passare degli anni preferisco i medi rispetto ai fini (e infatti tutte le penne che ho acquistato in quegli anni hanno pennini fini, mentre le più recenti sono tutte medio o broad).
LE COPIE CINESI (JINHAO CENTURY - KAIGELU 316) Jinhao Century Blue
Dimensioni quasi uguali alla Duofold, sia per lunghezza che per spessore, cappuccio leggermente streamlined, con un fregio sopra, corpo in acrilico blu screziato, molto bello. Due verette sul cappuccio, una sul fondello; tutti i particolari metallici sono rodiati (intendo non giallo oro, ma cromati).
L'acrilico del corpo è molto piacevole al tatto, ed il colore è veramente molto bello, ricco di sfumature profonde.
La clip del cappuccio non è bellissima, presentando un piccolo fregio nella parte superiore, ma non è neanche poi così male.
Il pennino è in acciaio, cromato anche lui, sensibilmente più piccolo rispetto a quello delle altre duer penne e più semplice, con meno fregi.
La scrittura è buona, decisa, senza esitazioni, il tratto è medio/fine; il pennino è rigido.
La penna è molto piacevole nell'uso: il cappuccio si svita e avvita dolcemente, e altrettanto la sezione del pennino.
Fiunzia a converter o cartucce standard "pelikan".
Nella prova di scrittura ho usato inchiostro Mont Blanc Turchese degli anni 80.
Ho pagato la penna 14 euro compresa la spedizione.....
Anche per questa, il rapporto prezzo/qualità è veramente strepitoso.
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Una modestissima stilografica per tutti i giorni, affidabile nel tratto, ottima nel feedback, generosa nel flusso, ignora le false ripartenze, idolatrata nel suo black Orange...
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- Contagocce
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- Iscritto il: mercoledì 27 gennaio 2016, 0:43
- Fp.it Vera: 032
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Grazie per la citazione nella tua recensione, confermo il mio parere, la Jinhao Centennial si presta favorevolmente alla sostituzione del pennino con un #6, interessante quindi da provare varie marche di tale dimensione nel caso si abbia qualche pennino rimasto orfano o acquistato con l'intenzione di accasarlo prima o poi.
Da notare che la sostituzione nella Centennial Koi ha coinvolto solo il pennino, mentre alimentatore e collare sono gli stessi in dotazione.
Occhio invece a non equivocare, la stilo di cui mostri una mia foto, alla quale è stato sostituito di sana pianta l'intero gruppo pennino (collare, alimentatore e pennino), ossia questa penna
non è una Jinhao Centennial, bensì una Kaigelu 316 (altro clone della Duofold).
In quel caso il gruppo Bock entra fortuitamente a pressione nella sezione (ossia non ha la stessa filettatura ma rimane ugualmente fermamente in sede).
Non so quindi, perché non ho provato, se la sostituzione dell'intero gruppo pennino sia fattibile sulla Jinhao.
Da notare che la sostituzione nella Centennial Koi ha coinvolto solo il pennino, mentre alimentatore e collare sono gli stessi in dotazione.
Occhio invece a non equivocare, la stilo di cui mostri una mia foto, alla quale è stato sostituito di sana pianta l'intero gruppo pennino (collare, alimentatore e pennino), ossia questa penna
non è una Jinhao Centennial, bensì una Kaigelu 316 (altro clone della Duofold).
In quel caso il gruppo Bock entra fortuitamente a pressione nella sezione (ossia non ha la stessa filettatura ma rimane ugualmente fermamente in sede).
Non so quindi, perché non ho provato, se la sostituzione dell'intero gruppo pennino sia fattibile sulla Jinhao.