Consiglio su penna economica EF: Kakuno o Eco?
Inviato: mercoledì 31 marzo 2021, 21:31
Alla fine non ho resistito e, dato che dovevo prendere altre cose, ho piazzato nel carrello due Tachikawa School (una G e una normale), e una Linemarker AT con punta da 0,1.
Farò magari una piccola recensione appena possibile ma, intanto, alcune considerazioni.
Le Tachikawa, entrambe, ha un pennino molto fastidioso, con un feedback a mio avviso eccessivo, in grado di graffiare la carta, esattamente come accade con alcuni pennini da intinzione. Non ho be capito la differenza tra G e normale, ma la flessibilità non c'entra (sono entrambi rigidi).
L'alimentatore è analogo a quello montato sulle varie Carioca e analoghe, ossia c'è uno stoppino che si imbibisce di inchiostro, che viene quindi portato in punta. Il problema, con questo sistema, è che nel momento in cui lo stoppino secca l'afflusso peggiora. Gli inchiostri in uso nelle Tachikawa sono ancor più problematici in tal senso; da dimenticare l'idea di una penna che duri chissà quanto (una Kakuno è invece - al confronto - eterna). Il tratto è fine, indubbiamente, ma non finissimo: una qualsiasi Kakuno con pennino F (o, meglio, EF) ha un'esperienza di scrittura di ben altro livello, è in grado di surclassarla sotto ogni aspetto, a un prezzo analogo e senza tutti quei potenziali problemi.
Idem per la Linemaker AT (viene data come 0,1 ma il tratto a mio avviso è più abbodnante): nulla che non possa fare una Kakuno o una Preppy 0,2.
L'inchiostro delle ricariche è ottimo, costoso perché in cartuccia, e in ogni caso un Noodler's o un pigmentato come il Platinum Carbon è analogo, forse migliore. In ogni caso le cartucce sono ricaricabili anche da un bambino.
Ora le metterò al lavoro seriamente (probabilmente la prossima settimana), ma queste sono le prime impressioni.

Farò magari una piccola recensione appena possibile ma, intanto, alcune considerazioni.
Le Tachikawa, entrambe, ha un pennino molto fastidioso, con un feedback a mio avviso eccessivo, in grado di graffiare la carta, esattamente come accade con alcuni pennini da intinzione. Non ho be capito la differenza tra G e normale, ma la flessibilità non c'entra (sono entrambi rigidi).
L'alimentatore è analogo a quello montato sulle varie Carioca e analoghe, ossia c'è uno stoppino che si imbibisce di inchiostro, che viene quindi portato in punta. Il problema, con questo sistema, è che nel momento in cui lo stoppino secca l'afflusso peggiora. Gli inchiostri in uso nelle Tachikawa sono ancor più problematici in tal senso; da dimenticare l'idea di una penna che duri chissà quanto (una Kakuno è invece - al confronto - eterna). Il tratto è fine, indubbiamente, ma non finissimo: una qualsiasi Kakuno con pennino F (o, meglio, EF) ha un'esperienza di scrittura di ben altro livello, è in grado di surclassarla sotto ogni aspetto, a un prezzo analogo e senza tutti quei potenziali problemi.
Idem per la Linemaker AT (viene data come 0,1 ma il tratto a mio avviso è più abbodnante): nulla che non possa fare una Kakuno o una Preppy 0,2.
L'inchiostro delle ricariche è ottimo, costoso perché in cartuccia, e in ogni caso un Noodler's o un pigmentato come il Platinum Carbon è analogo, forse migliore. In ogni caso le cartucce sono ricaricabili anche da un bambino.
Ora le metterò al lavoro seriamente (probabilmente la prossima settimana), ma queste sono le prime impressioni.
