Non sono d'accordo.Monet63 ha scritto: ↑lunedì 11 gennaio 2021, 19:43Invece si. In questo caso, con le opzioni che proponi tu, la situazione sta esattamente come ti ha detto Rolex hunter.Fedeco154 ha scritto: ↑lunedì 11 gennaio 2021, 18:14 Migliore indica il risultato di una somma algebrica di determinate caratteristiche che detiene un prodotto, i quali formano il risultato stesso.
Evitiamo di approcciarci al fatto che tutto possa essere messo nella sfera soggettiva perché non è sempre così.
Federico
Il problema è che una penna non è un'espressione algebrica e, per certi aspetti, non ci possono essere valori univoci.
Approfondiamo.
1.- Durata. La M200 di cui ho parlato prima, quella West Germany, è per certo quella ancora in produzione che MI è durata di più, perché funziona bene come il primo giorno. Tuttavia è una cosa soggettiva, eccome: potrebbe esserci qualcuno che ha una Parker Frontier da una vita, che ha avuto una M200 rotta dopo 6 mesi. Le nostre due risposte sarebbero esatte entrambe, ma non univoche. Con tanti saluti alla somma algebrica.
2.- Scorrevolezza. Da sola significa poco o nulla. La scorrevolezza è data da un insieme di fattori, tra cui carta, inchiostro, mano di chi scrive. Ti posso dire che la mia M200 WG, con pennino in acciaio EF rodatissimo (è lì da sempre), su carta Rhodia o Clairefontaine, con inchiostro nero Pelikan 4001, con la mia mano è tra le più scorrevoli in assoluto.
3.- Superiorità tecnica e di materiale. Per quanto io prediliga le penne a cartuccia/converter, abbiamo il primo dato davvero oggettivo: L'implementazione di un pistone in una stilografica è tecnicamente più avanzata di un converter. In quanto ai materiali, siamo nuovamente nella soggettività: perché una plastica (quella della M200, che io prediligo) dovrebbe essere un materiale superiore al metallo di base di una Ambition?
Risultato: PER ME la penna giusta da consigliarti è una M200. Per un altro amico sarà la Ambition. Entrambi abbiamo ragione. Se non è soggettività questa, non vedo quale possa esserlo.
In quanto ai metodi di lavorazione, che possono avere il loro interesse a livello di cultura personale, a me importa poco di come si arriva al risultato: il risultato, di per sé, è tutto.
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Sul fatto della scorrevolezza penso che inchiostro e carta contribuiscano ma la sensazione di scorrevolezza non cambia drasticamente se cambi gli altri elementi.
Plastica, metallo... Hanno pregi e difetti ma alla fine solo uno né esce vincitore, come? Sommando: duratura, resistenza, pregio e altri fattori. Compari le somme e vedete chi vince ahahahahah