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Molto belle, la 556 che mostri credo sia più precisamente indicata come 556/C sui cataloghi Omas, e si caratterizzava per il cappuccio dorato a pressione piuttosto che a vite come nelle 556/S. Per me la 556 in celluloide è una penna meravigliosa in tutte le sue declinazioni, goditela.

Hiver77 ha scritto: ↑lunedì 3 agosto 2020, 16:47 Bellissime penne, complimenti!

Per l'assistente, che dire?

“In un incendio, tra un Rembrandt e un gatto, io salverei il gatto.“

Alberto Giacometti

Io ero uno di quelli che "ok il gatto, ma solo se sta fuori" ....ora viviamo in simbiosi
Quindi senza nulla al togliere a Rembrandt, lunga vita ai pelosetti!!

jebstuart ha scritto: ↑lunedì 3 agosto 2020, 19:56

jegio ha scritto: ↑domenica 2 agosto 2020, 17:41 ... entrambi hanno un colore diverso e non so se sia una cosa originale o frutto dell'ossidazione (passatemi il termine improprio) del materiale...

Omas.jpeg

Sempre difficile giudicare da una foto, ma direi che più che di ossidazione si tratti dei residui di una cera o di una vernice impiegate per riempire ed evidenziare l'incisione, che il tempo ha in parte asportato ...

Grazie mille Mauro per l'informazione! Siccome la penna lasciava un alone sulla mano, l'ho passata con un panno ed oltre a del verde/blu (forse inchiostro?) è venuto via anche quel residuo arancione. Non l'ho ancora lucidata ma è bastato veramente poco quindi dubito fosse li dalla nascita

francoiacc ha scritto: ↑martedì 4 agosto 2020, 10:06 Molto belle, la 556 che mostri credo sia più precisamente indicata come 556/C sui cataloghi Omas, e si caratterizzava per il cappuccio dorato a pressione piuttosto che a vite come nelle 556/S. Per me la 556 in celluloide è una penna meravigliosa in tutte le sue declinazioni, goditela.

Grazie Francesco, condivido il tuo pensiero! Pur essendo un novellino trovo la 556 veramente bella e stimolante nell'utilizzo. Ahimè piace anche a mia moglie..più della 555 che ho preso per lei
Niente panico...mi basterà trovarne un'altra tutta per me