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Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35
da cirovallone
Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 16:36
da Sanciok
zoniale ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 15:07 Lavorare l'acetato di cellulosa in modo da dargli tutti quegli effetti richiede molta manualità e capacità artigianali pari a quelle necessarie con la celluloide propriamente detta. Quindi hai un materiale migliore e di costo comparabile alla celluloide. Non c'è una frode, non è ottone venduto per oro.


Si. Come detto, per ottenere quegli effetti occorre avere occhio e mano da artigiano. E' davvero come produrre una pasta sfoglia, con pieghe, calandrature, inclusioni ecc. ecc.
Trovo molto interessante questo filmato relativo alla attuale produzione della Mazzucchelli
https://www.mazzucchelli1849.it/pages/ode-to-havana
Sandro

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 19:36
da ASTROLUX
Montegrappa propone il modello extra 1930 come celluloide, visto che la penna non è certo regalata, non si espongono così a rivalse dei clienti per la descrizione "birichina"? :o
Sempre per citare Lindauer, questa propone il modello "F7.3 Patronenfüllfederhalter, original Zelluloid ", come celluloide originale (il che confermerebbe che le altre siano meno originali), proveniente da vecchio stock, tuttavia non si raggiungono prezzi respingenti come nel caso delle Montegrappa.
Due le possibilità:
-La celluloide per quanto costosa non è oro fino.
-Lindauer tira sole a tutto spiano.

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 19:39
da Ottorino
cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 19:54
da cirovallone
Ottorino ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 19:39
cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.
Certo, infatti parlavo di "percezione "Nell'immaginario collettivo .

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 21:25
da zoniale
Ottorino ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 19:39
cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.
Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 21:38
da Automedonte
Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici :D

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 22:01
da zoniale
Automedonte ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 21:38 Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici :D
Infatti il cotone te lo metti addosso così, a batuffoli.

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 22:07
da Automedonte
Ovviamente no però, a parte le manipolazioni precedenti della pianta cui accennavi sopra, il cotone può anche essere trattato in maniera naturale.

Poi concordo pienamente che la celluloide sia naturale per modo di dire :thumbup:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 22:20
da maylota
zoniale ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 21:25
Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?
Condivido al 100% l'approccio filosofico.
Però è anche vero che la celluloide è completamente biodegradabile (anche troppo), mentre le penne in resina delle nostre collezioni saranno probabilmente ancora intatte nel 24 secolo (come i vecchi sacchetti del supermercato) quando saremo colonizzati dai Borg o da qualche altra specie aliena.

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: mercoledì 1 luglio 2020, 23:30
da zoniale
Automedonte ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 22:07 trattato in maniera naturale.
Ossimoro!

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: giovedì 2 luglio 2020, 16:09
da lucacecchi
Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Secondo me l'effetto vintage ha il suo peso ma al momento la celluloide mi sembra molto più piacevole al tatto rispetto ai vari prodotti nuovi. Qualcuno fin troppo. Le Omas in "cotone" sono talmente "vellutate" da aver paura di danneggiarle.
Così come la bellezza delle versioni screziate che evidentemente hanno problemi di rotture e viraggio di colore... ma se ne trovi una sana sai che è un highlander... un'emozione unica!
Luca

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Inviato: giovedì 2 luglio 2020, 21:53
da zoniale
lucacecchi ha scritto: giovedì 2 luglio 2020, 16:09 Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Diciamo piuttosto che non mi pongo il problema di sbavare: le considero fuori budget e, in ogni caso, preferisco interessarmi alle penne di grande produzione.
Per capirci: ho sedici Parker 51 nelle più svariate forme e colori e nemmeno una Omas.