Ho immaginato proprio questa scena.
Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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La cosa grave è che, oltre all’estetica di dubbio gusto, probabilmente scriveranno anche male.
Questo significa che invece di avvicinare persone al mondo delle stilografiche rischia di allontanare i potenziali interessati.
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Ultima modifica di Automedonte il martedì 23 giugno 2020, 22:58, modificato 1 volta in totale.
Cesare Augusto
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Chissà come e se intenderanno gestire le penne non funzionanti. Con le penne non è come altri oggetti statici da collezione, in qualche modo dovrebbero funzionare.
Già mi immagino una buona parte di quelle penne con problemi di scrittura, e non necessariamente perché siano cinesi o Jinhao
Edit: abbiamo avuto lo stesso pensiero, Automedonte
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Io personalmente avrei proprio gradito delle belle uscite sulla "storia illustrata delle stilografiche, Italiane e straniere" con tante belle foto, particolari tecnici e descrizioni, senza aver alcun bisogno di pseudo regali
Magari poi seguita e commentata da esperti del settore (tipo Piccardi e altre persone del Forum)...
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buona domanda, ho un conoscente (abituato a scrivere con penne cinesi da 1-2 euro) che compra sistematicamente il primo numero di quelle collezioni e dice che nel loro genere sono ottime (ma ovviamente non valgono il prezzo a cui sono vendute nei numeri successivi).Automedonte ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 22:56 La cosa grave è che, oltre all’estetica di dubbio gusto, probabilmente scriveranno anche male.
Questo significa che invece di avvicinare persone al mondo delle stilografiche rischia di allontanare i potenziali interessati.
Di sicuro mi chiedo cosa uno possa farci con un'intera collezione di penne che bene o male sono tutte uguali.
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Concordo con entrambi, una produzione per un'operazione commerciale come questa non sarà sicuramente scevra di difetti e, più ne compri, più corri il rischio di incappare in qualche modello difettoso. Non so perché ma dubito che quelli della De Agostini lo sostiutiscano in caso di contestazione (però non ho esperienza con questo genere di acquisti).valhalla ha scritto: ↑mercoledì 24 giugno 2020, 10:10buona domanda, ho un conoscente (abituato a scrivere con penne cinesi da 1-2 euro) che compra sistematicamente il primo numero di quelle collezioni e dice che nel loro genere sono ottime (ma ovviamente non valgono il prezzo a cui sono vendute nei numeri successivi).Automedonte ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 22:56 La cosa grave è che, oltre all’estetica di dubbio gusto, probabilmente scriveranno anche male.
Questo significa che invece di avvicinare persone al mondo delle stilografiche rischia di allontanare i potenziali interessati.
Di sicuro mi chiedo cosa uno possa farci con un'intera collezione di penne che bene o male sono tutte uguali.
Sono davvero "tutte uguali" e lo sproposito che tocca sborsare per questa "collezione" di penne cinesi è assurdo.
Con quella cifra si comprano un ottimo numero di penne valide o un paio di penne "eccezionali" (tipo quella citata sopra).Automedonte ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 21:24 Uno scherzetto da quasi 1.200 euro per la collezione completa.
Magari la van Gogh del n59 è una Visconti
Il danno di queste raccolte è che il salasso periodico è di entità limitata e se uno non fa subito due conti, non si accorge della cifra che arriva a spendere ora della fine.
Chiara
"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
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Questa sì che sarebbe una bella ideaTribbo ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 23:31 Io personalmente avrei proprio gradito delle belle uscite sulla "storia illustrata delle stilografiche, Italiane e straniere" con tante belle foto, particolari tecnici e descrizioni, senza aver alcun bisogno di pseudo regali
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Infatti sarebbe stato molto meglio una cosa simile con magari 1 penna ogni 10 uscite ma decente. Nulla di eccezionale ma una Twsbi, una Lamy safari o simili personalizzate. Le singole uscite pagarle sui 6/7 euro e 15 quella con la penna, penso che avrebbe incontrato maggior interesse tra gli appassionati.Hiver77 ha scritto: ↑mercoledì 24 giugno 2020, 10:32Questa sì che sarebbe una bella ideaTribbo ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 23:31 Io personalmente avrei proprio gradito delle belle uscite sulla "storia illustrata delle stilografiche, Italiane e straniere" con tante belle foto, particolari tecnici e descrizioni, senza aver alcun bisogno di pseudo regali
Magari poi seguita e commentata da esperti del settore (tipo Piccardi e altre persone del Forum)...
Se la parte cartacea fosse interessante posso anche rassegnarmi portare a casa 5/6 penne di scarso interesse, 65 cinesate non saprei cosa farne.
In questo modo è solo un specchietto per le Allodole o per gli Allocchi
Cesare Augusto
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Ma pensate che ci sia gente che compra penne in quel modo? Spero di no! Perlomeno non tutta la “collezione”...
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La cosa peggiore per quanto mi riguarda è il titolo (che è lì proprio per fare confusione).
"Penne da collezione" ti induce a pensare che siano penne di interesse collezionistico....
Già se fosse "Collezione di penne" probabilmente sarebbe più corretto (e quindi, ovviamente, sbagliato dal punto di vista del marketing della rivista)
La cosa che mi dispiace è che magari qualcuno che ha abbandonato le stilografiche con l'avvento delle bic possa farsi prendere dalla curiosità, comprare i primi numeri (o peggio fare l'abbonamento), provare le penne e pensare "oh...ecco perché ho iniziato ad usare le bic" allontanandolo definitivamente da questo mondo.
"Penne da collezione" ti induce a pensare che siano penne di interesse collezionistico....
Già se fosse "Collezione di penne" probabilmente sarebbe più corretto (e quindi, ovviamente, sbagliato dal punto di vista del marketing della rivista)
La cosa che mi dispiace è che magari qualcuno che ha abbandonato le stilografiche con l'avvento delle bic possa farsi prendere dalla curiosità, comprare i primi numeri (o peggio fare l'abbonamento), provare le penne e pensare "oh...ecco perché ho iniziato ad usare le bic" allontanandolo definitivamente da questo mondo.
Questo sarebbe stato molto interessante ma avrebbe sicuramente venduto meno, ad un prezzo inferiore con un margine di guadagno inferiore. Senza contare che gli autori sarebbero dovuti essere degli esperti del settore e ci sarebbe dovuto essere dietro un lavoro di studio e ricerca molto più complesso di quello che (presumibilmente) hanno messo in piedi per questa pubblicazione
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beh, c'è la wiki, che ha il vantaggio di poter essere aggiornata man mano che si trovano nuove notizie (e non è priva di illustrazioni, tutt'altro)Tribbo ha scritto: ↑martedì 23 giugno 2020, 23:31 Io personalmente avrei proprio gradito delle belle uscite sulla "storia illustrata delle stilografiche, Italiane e straniere" con tante belle foto, particolari tecnici e descrizioni, senza aver alcun bisogno di pseudo regali
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Penso che la quantità di carte e illustrazioni di cui è dotato il wiki sia difficile trovarla altrove. Francamente bastava un libro o al massimo una raccolta di una decina di uscite e magari accordarsi con una Aurora o altre case per fare una penna pubblicitaria non troppo dispendiosa per l'occasione. Un qualcosa che magari tra tot anni avrebbe avuto anche interesse collezionistico.
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Di un'operazione simile di qualche anno fa si trovano ancora i raccoglitori completi (circa 50 orribili pesantissimi disfunzionali oggetti spacciati per penne) nei mercatini; A prezzi assurdi perché "è la collezione completa, è rarissima".
All'epoca avevano preso un vecchio volume sulle stilografiche (almeno....) e lo avevano ridotto in dispense periodiche, a cui erano accoppiate le suddette "cose", senza una apparente logica.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Per lavoro ne ho seguite tante di iniziative di questo tipo, ok con i supereroi, ma il lavoro è il medesimo e non c’è nulla di divertente nel farlo. È massacrante. Il divertimento è all’inizio quando devi scegliere la statuetta o il gadget per tutta la collezione.
Per questo specifico, è vi parlo da inesperto assoluto, se per dire avessi acquistato il primo numero prima di arrivare qui, magari avrei avuto la percezione sbagliata delle stilografiche e l’avrei chiusa lì. Chissà. D’altra parte però qualcuno potrebbe interessarsi al mondo delle stilografiche. La mia previsione è che la collezione non la concluderanno mai in succede spesso. Però non la vedrei così negativamente, anche se capisco che all’esperto appaiano dei pezzi di plastica.
Per questo specifico, è vi parlo da inesperto assoluto, se per dire avessi acquistato il primo numero prima di arrivare qui, magari avrei avuto la percezione sbagliata delle stilografiche e l’avrei chiusa lì. Chissà. D’altra parte però qualcuno potrebbe interessarsi al mondo delle stilografiche. La mia previsione è che la collezione non la concluderanno mai in succede spesso. Però non la vedrei così negativamente, anche se capisco che all’esperto appaiano dei pezzi di plastica.
Ultima modifica di tomcar il mercoledì 24 giugno 2020, 22:42, modificato 1 volta in totale.
Tommaso