angel64 ha scritto: ↑sabato 13 giugno 2020, 8:42
Hai ragione,
per cominciare nella sezione calligrafia cercherò un manuale con un metodo per lo stile con cui mi piacerebbe scrivere e vi adatterò poi il pennino.
Differenze tra pennini ne ho riscontrate sempre ma con gli stub pare si accentuino
Se ti può aiutare, posso condividere la mia esperienza con un pennino tagliato messo a punto la settimana scorsa da un utente del forum che è intervenuto qualche messaggio fa:
I tagliati o stub li devi ascoltare. Quasi scrivere ad occhi chiusi qualche parola per capire quale sia la posizione giusta per impugnarli. In effetti c’e Un elemento di modifica della posizione della mano. Io ad esempio tendo a tenere il pennino leggermente rotato a sx e così funziona male. Partendo invece con la posizione corretta (e senza modificarla) cambia il mondo.
La seconda cosa è la dimensione con cui si scrive. Se con un F giapponese mi metto a scrivere bello grande, l’esperienza è poco esaltante. Ancora peggio scrivere fitto e piccolo con un M europeo. Con gli stub secondo me è lo stesso, solo che la terminologia è meno immediata (io tra stub ed italic faccio gran confusione talvolta) e anche meno omogenea.
Probabilmente bisogna capire la corretta dimensione del carattere con cui scrivere e compararli in prove con la stessa dimensione è ingeneroso.
Di certo i tagliati sono parte di un mondo perduto in cui le penne le provavi in negozio sotto l’occhio di un esperto che ti guidava all’inizio. Questo a me manca tantissimo.