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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte III) - J. Herbin Violette Pensée
Inviato: mercoledì 13 maggio 2020, 19:44
da balthazar
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Deliziosa caratteristica dici... Quindi deduco che tu, come me e chissà quanti altri, dopo aver scritto una parola resti lì a guardarla cambiare colore.
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Ovvio
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e che rabbia quando lasci un bel tratto vivido sul foglio e poi il colore si spegne, diventando quasi "sabbioso".
Rodelinda, grazie per la bella recensione di un inchiostro che non ho mai voluto acquistare, proprio per la sua tonalità; ora ho anche altre ragioni
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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte III) - J. Herbin Violette Pensée
Inviato: mercoledì 13 maggio 2020, 20:25
da valhalla
Rodelinda ha scritto: ↑mercoledì 13 maggio 2020, 17:25
Male, male, malissimo. Il viola è fondamentale in ogni palette inchiostrante che si rispetti, e non lo dico solo per diffondere il Verbo, ma anche perché è un colore ingiustamente denigrato e considerato adatto ai Creativi. Come dimostrerò, non è esattamente vero, infatti ce ne sono che sembrano quasi neri - a questo punto, la prossima recensione - adatti anche a un uso quotidiano...
In effetti prima che iniziasse questa serie stavo giusto giusto iniziando a pensare nella vaga direzione dell'acquisto giusto giusto del Violette Pensée (o del Poussière de Lune, ancora non avevo deciso) — devo dire che la recensione non mi ha fatto passare del tutto la voglia, visto che coi pennini gli inchiostri stitici fan comodo.
Di sicuro concordo, un (o quattro, o cinque
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) inchiostro decisamente viola serve, soprattutto considerando che è in generale il mio terzo colore preferito (dopo nero e blu).
Riguardo invece ai quasi neri che possono fare comodo tutti i giorni, ho lo Scabiosa R&K, ma quello non credo che conti: è più un nero che tende al viola quando si sta scrivendo. Aspetto di leggere le altre opzioni (e intanto mi preparo a caricare la carta ricaricabile, e a convincere gradualmente il compagno che sì, mi serviva veramente una mezza dozzina di nuovi inchiostri
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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte III) - J. Herbin Violette Pensée
Inviato: mercoledì 13 maggio 2020, 20:55
da Ghiandaia
Monet63 ha scritto: ↑mercoledì 13 maggio 2020, 17:03
Deliziosa caratteristica dici... Quindi deduco che tu, come me e chissà quanti altri, dopo aver scritto una parola resti lì a guardarla cambiare colore.
Vedere gli inchiostri cambiare colore asciugandosi è ipnotico e piacevole, e se poi il viraggio va verso tinte più piacevoli è davvero paradisiaco, nella maggior parte dei casi, purtroppo, si tratta di una semplice perdita di saturazione. Herbin Bleu Myosotis è stato il primo che mi ha piacevolmente stupito.
Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte III) - J. Herbin Violette Pensée
Inviato: giovedì 14 maggio 2020, 9:32
da rolex hunter
Rodelinda ha scritto:
rolex hunter ha scritto:
Anche il Diamine Bilberry; per giunta, se lo allunghi con un po' di acqua viene fuori un viola niente male
Premetto una cosa che forse mi renderà un pelo impopolare: il Diamine Bilberry non l'ho mai preso in considerazione tra i viola. Principalmente perché, prima che rietichettassero le boccette, era considerato un blu sull'elettrico (certamente, con una forte componente viola, ma commerciato come blu). Inoltre, l'ho usato una e una sola volta - su una stilo con pennino F - e mi ha creato una marea di problemi. Non asciuga mai, anche dopo giorni basta dargli una manata e un goccio di sudore minimo se lo portava via, e in più crea una specie di morchia densa dentro le penne difficilissima da lavare, che lascia un residuo unto.
Insopportabile.
Non intendo contestare la tua valutazione di questo inchiostro; in effetti, lo acquistai considerandolo "un blu"; poi provandolo (per intinzione, giusto per rendermi conto del colore) cambiai opinione (troppo scuro per essere blu); Diamine ritengo ancora lo consideri un blu....
Personalmente l'ho usato pochissimo (un paio di cariche) e soltanto allungato (al 20% e al 40%) con acqua; tinta risultante a parte (un viola non troppo accentuato con un sottofondo tendente al blu), ho rilevato che la "flemmatizzazione" con acqua gli ha giovato; caricato in una "Fosfor" (Questa qui, ma questa era la foto postata sul mercatino,
non è la mia prova di scrittura...):
ed in una Pelikan 140 pennino F, ha rivelato un comportamento domabilissimo; ripartenza immediata anche dopo molto giorni (anche sulla Fosfor, con quel pennino largo), buona resistenza all'umidità (su carta per fotocopie da ufficio, quindi di bassa qualità), niente morchie o residui....
Insomma trovo che l'annacquamento gli abbia giovato, come mi è successo anche per il BSB; meriterebbe che tu gli dessi una possibilità.