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Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 9:26
da Phormula
Io ho vinto la paura di rovinare le penne (che mi è venuta dopo avere perso la mia adorata Paper Mate Chrome Executive) comprando due esemplari della stessa penna, uno lo uso e l'altro lo tengo di scorta, sapendo che, essendo la legge di Murphy dalla mia parte, se hai il ricambio di qualcosa, non si rompe...
C'è anche da aggiungere che oggi la rete offre infinite possibilità di acquisto, per cui se qualcosa si rovina, è più facile trovarne un'altro. Quando persi la mia Paper Mate, internet non c'era e nel frattempo l'azienda aveva smesso di produrre stilografiche, ho girato un po' di cartolerie e mi sono arreso.
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 9:51
da maxpop 55
La paura che ti può cadere o la puoi perdere a me frena molto.
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 10:44
da Phormula
Finora, se escludo le stilografiche scolastiche che risiedono nella tazza/portapenne sulla mia scrivania*, ho perso due penne, e di entrambe non avevo il "ricambio".
* Quelle sono come le rondini, vanno e vengono, ogni tanto ne regalo qualcuna, sono l'equivalente stilografico delle biro. A volte le ho prestate a gente che non aveva mai usato una stilografica, qualcuna l'ho regalata... in 20 anni hanno fatto decine di proseliti alla causa della buona scrittura. Poi, quando vado in Germania, vado al supermercato e rifaccio lo stock...
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 10:57
da rembrandt54
Phormula ha scritto:
A volte le ho prestate a gente che non aveva mai usato una stilografica, qualcuna l'ho regalata... in 20 anni hanno fatto decine di proseliti alla causa della buona scrittura.
Bravissimo....questo è anche il nostro scopo ...far appassionare la gente alle stilografiche

Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 11:03
da maxpop 55
Phormula ha scritto:
........................
ogni tanto ne regalo qualcuna, sono l'equivalente stilografico delle biro. A volte le ho prestate a gente che non aveva mai usato una stilografica, qualcuna l'ho regalata... in 20 anni hanno fatto decine di proseliti alla causa della buona scrittura. Poi, quando vado in Germania, vado al supermercato e rifaccio lo stock...
Hai fatto benissimo, anch'io con qualcuno ci ho provato, ma mi guardavano schifati, dicevano il roller è molto più comodo.

Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 11:14
da Phormula
Dipende dalla penna, ad esempio la Schneider Base è stato un successone, ne avrò regalate una ventina. La vendono a 9 Euro e 99 nei supermercati tedeschi, è una penna scolastica, quindi regge un certo abuso, ha l'impugnatura triangolare che aiuta chi non sa come prendere in mano una stilografica, scrive al primo colpo anche dopo giorni, quella che uso giornalmente è in uso dal 2000 e ci metto le cartucce più economiche che riesco a trovare e sinora non ha fatto una piega. Altre penne scolastiche che ho regalato prendendole dalla tazzina sono la Waterman Kultur (quella trasparente), le Kaweco sport (sempre trasparente), qualche Online, e qualche Schneider ID. Tutte penne da 5-10 Euro. La Schneider, insieme alla Staedtler Learner (che sembra una grossa matita) sono quelle che mi hanno dato maggiore soddisfazione. Io tendo a regalare penne scolastiche ai neofiti perchè tollerano un certo abuso e quindi permettono di "farsi la mano", soprattutto se uno è abituato a calcare con la biro. La soddisfazione più grande però, oltre a vedere la gente che usa la penna, è quando torna e ti chiede consiglio per comprare una penna "più pregiata".
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 11:50
da rembrandt54
Phormula ha scritto:Dipende dalla penna, ad esempio la Schneider Base è stato un successone, ne avrò regalate una ventina. La vendono a 9 Euro e 99 nei supermercati tedeschi, è una penna scolastica, quindi regge un certo abuso, ha l'impugnatura triangolare che aiuta chi non sa come prendere in mano una stilografica, scrive al primo colpo anche dopo giorni, quella che uso giornalmente è in uso dal 2000 e ci metto le cartucce più economiche che riesco a trovare e sinora non ha fatto una piega. Altre penne scolastiche che ho regalato prendendole dalla tazzina sono la Waterman Kultur (quella trasparente), le Kaweco sport (sempre trasparente), qualche Online, e qualche Schneider ID. Tutte penne da 5-10 Euro. La Schneider, insieme alla Staedtler Learner (che sembra una grossa matita) sono quelle che mi hanno dato maggiore soddisfazione. Io tendo a regalare penne scolastiche ai neofiti perchè tollerano un certo abuso e quindi permettono di "farsi la mano", soprattutto se uno è abituato a calcare con la biro. La soddisfazione più grande però, oltre a vedere la gente che usa la penna, è quando torna e ti chiede consiglio per comprare una penna "più pregiata".
Ottima tattica

per favore potresti mettere qualche foto della Schneider Base ?
grazie mille
stefano
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 12:04
da Phormula
rembrandt54 ha scritto:
Ottima tattica

per favore potresti mettere qualche foto della Schneider Base ?
grazie mille
stefano
http://www.schneiderpen.de/en/products/ ... ens-2.html
Qui vedi tutto il range della casa che (scusate la deformazione professionale, per me che mi occupo di riciclo) ha la certificazione EMAS in campo ambientale.
La mia Base, quella che uso tutti i giorni, è un modello non più in produzione, per ragioni di costo nei primi anni 2000 hanno rimosso la finestrella che permetteva di vedere il livello dell'inchiostro nella cartuccia.
Recentemente ho comprato una Schneider Glam verde per una collega appassionata di abbigliamento e accessori Desigual... il commento è stato "finalmente una penna stilografica che si adatta al mio stile".
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 12:17
da rembrandt54
Phormula ha scritto:rembrandt54 ha scritto:
Ottima tattica

per favore potresti mettere qualche foto della Schneider Base ?
grazie mille
stefano
http://www.schneiderpen.de/en/products/ ... ens-2.html
Qui vedi tutto il range della casa che (scusate la deformazione professionale, per me che mi occupo di riciclo) ha la certificazione EMAS in campo ambientale.
La mia Base, quella che uso tutti i giorni, è un modello non più in produzione, per ragioni di costo nei primi anni 2000 hanno rimosso la finestrella che permetteva di vedere il livello dell'inchiostro nella cartuccia.
Recentemente ho comprato una Schneider Glam verde per una collega appassionata di abbigliamento e accessori Desigual... il commento è stato "finalmente una penna stilografica che si adatta al mio stile".
Grazie....ma per la tua esperienza quali differenze ci sono tra la Lamy e la Schneider ? quale delle due ha un approccio più " amichevole" ?
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 12:32
da Phormula
Lamy è più "stilografica"...
Costa, almeno in Germania, il 50% in più rispetto a Schneider (Safari vs. Base) e ti permette una scelta di pennini, con la possibilità di cambiarli "in corsa", mentre Schneider offre solo M e L (quello per mancini).
Schneider è un prodotto più "basico", non a caso si chiama "Base", indirizzata agli studenti che le penne le massacrano (immagina la stilografica nello zainetto dello studente...). Il pennino è più rigido. L'impugnatura (secondo me) è più ergonomica rispetto alla Safari. L'estetica è meno curata, non è fatta male ma si vede che è un prodotto più "utilitario". La penna usa le cartucce standard, che in Germania vendono in confezioni industriali (io compro le bocce in vetro da 100, ma nei supermercati ho visto sacchetti da 250 cartucce venduti a 5 Euro). Il pennino è più rigido rispetto alla Lamy, ed è anche più tollerante, la penna scrive bene anche se non la tieni perfettamente allineata (probabilmente è più sferico, non ci ho mai fatto caso). E' un prodotto con target di utenza ultimi anni delle elementari/medie e proprio per queste sue caratteristiche va bene anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo della stilografica. Se gli metti in mano un prodotto troppo delicato o capriccioso, rischi che ti risponda che una biro è meglio.
La Glam è un prodotto indirizzato a studenti delle superiori, l'altra Schnider che ho, l'ID, è un oggetto di design, e anche quello ha il suo mercato.
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 12:39
da rembrandt54
Phormula ha scritto:Lamy è più "stilografica"...
Costa, almeno in Germania, il 50% in più rispetto a Schneider (Safari vs. Base) e ti permette una scelta di pennini, con la possibilità di cambiarli "in corsa", mentre Schneider offre solo M e L (quello per mancini).
Schneider è un prodotto più "basico", non a caso si chiama "Base", indirizzata agli studenti che le penne le massacrano (immagina la stilografica nello zainetto dello studente...). Il pennino è più rigido. L'impugnatura (secondo me) è più ergonomica rispetto alla Safari. L'estetica è meno curata, non è fatta male ma si vede che è un prodotto più "utilitario". La penna usa le cartucce standard, che in Germania vendono in confezioni industriali (io compro le bocce in vetro da 100, ma nei supermercati ho visto sacchetti da 250 cartucce venduti a 5 Euro). Il pennino è più rigido rispetto alla Lamy, ed è anche più tollerante, la penna scrive bene anche se non la tieni perfettamente allineata (probabilmente è più sferico, non ci ho mai fatto caso). E' un prodotto con target di utenza ultimi anni delle elementari/medie e proprio per queste sue caratteristiche va bene anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo della stilografica. Se gli metti in mano un prodotto troppo delicato o capriccioso, rischi che ti risponda che una biro è meglio.
La Glam è un prodotto indirizzato a studenti delle superiori, l'altra Schnider che ho, l'ID, è un oggetto di design, e anche quello ha il suo mercato.
Hai confermato la mia sensazione....grazie...
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 13:18
da Phormula
Se mi è concesso un paragone automobilistico, la Lamy Safari/Vista è come la Golf, che sia in mano ad uno studente come ad un direttore di banca, nessuno si fa domande (a meno che il secondo non la compri verde fluo, ma quello vale anche per la Golf), è semplicemente una penna, non aggiunge allo status ma nemmeno sfigura. A nessuno verrebbe in mente di dire allo studente che la Safari è una penna troppo costosa o al direttore di banca che è troppo economica per il suo status. La Schneider Base è come la Panda, una penna dichiaratamente economica, con un target ben preciso, ma che quel che deve fare lo fa benissimo, un mulo, insomma. Io scrivo abbastanza velocemente (il che in certe situazioni è un problema con certe stilografiche che hanno l'avvio lento o tendono a saltare qualche tratto) e quando devo prendere appunti durante una teleconferenza o trascrivere una decina di pagine di note, preferisco 1000 volte la Base ad altre penne, e chissenefrega se la mia è di plastica rossa che si capisce da lontano che è una penna scolastica.
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: giovedì 11 ottobre 2012, 14:27
da Ottorino
Phormula ha scritto:..... preferisco 1000 volte la Base ad altre penne, e chissenefrega se la mia è di plastica rossa che si capisce da lontano che è una penna scolastica.
Sottoscrivo. Prima di tutto che funzionino come a uno serve, poi il resto.
Usi pennini medi ?
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: lunedì 29 febbraio 2016, 16:59
da in_costante
Riapro questa discussione senza aprirne un'altra, giusto per avvisare che ho ritrovato sulla baia un'offerta per due Schnieder base, quelle con la finestrella, a poco più di 16 euro
Re: Innovare senza stravolgere la stilografica
Inviato: lunedì 29 febbraio 2016, 21:49
da Pettirosso
Grazie per l'indicazione!
Ho trovato due singole inserzioni (stesso venditore), ma il prezzo complessivo, se l'asta non sale, è ancora inferiore: sono quelle?
Forse però è meglio trasferirsi nella sezione "Consigli ed esperienze per gli acquisti", dove potrai, se lo rotieni, anche fare il nome del venditore, così chi è interessato può localizzarlo facilmente.