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Morrison’s Gold Filled 1/40 - 14KT

Inviato: domenica 8 marzo 2020, 12:15
da edo68
Grazie Florinda,
bella recensione, mi ha fatto conoscere un'altra penna :thumbup:
Miata ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 10:43 Quindi servirà comprare altre penne meritevoli di recensione. Mi immolerò per la causa... :lol:
Sarà un sacrificio tremendo :D

Buona giornata

Edo

Morrison’s Gold Filled 1/40 - 14KT

Inviato: mercoledì 14 settembre 2022, 15:42
da Mir70
Prima di tutto desidero ringraziare Miata per la pubblicazione di questa discussione e per le bellissime immagini e contenuti, e sopratutto ringraziarla per aver fatto conoscerci il nome o il modello originariamente scelto dal produttore per questa bella penna rivestita in metallo dorato e goffrato.

Sono passato dal rigattiere - o forse è meglio dire antiquario altrimenti potrebbe offendersi - per visionare di persona la stilografica in oggetto, non rarissima e neanche di alta fascia ma comunque piacevole alla vista e nell’utilizzo.

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Si presenta davvero bene senza minimamente dimostrare di essere ormai una centenaria ; sfortunatamente - come nel caso di Miata - il pennino non è quello originale , ma fortunatamente è un pennino Aurora in oro di misura 1 con foro a goccia.

Come dicevo prima, Florinda ci fa sapere attraverso una pubblicità d’epoca della Morrison’s , che il modello in questione è denominato “Camel” Design No. H333 (assieme al modello più piccino H334 per le signore e signorine). Il buon Tribbo ci fa sapere che anche un' altra stilo prodotta dalla Dunn Pen Company presenta il nome “Camel” perché - come dice l’azienda stessa - va avanti un mese senza bere (inchiostro) , in considerazione della grande capacità del serbatoio d’inchiostro.

Ora, sarà perché sono un ex fumatore (pentito) ma quando sento la parola CAMEL , mi vengono in mente le omonime sigarette dal pacchetto con disegnato un cammello in primo piano e sullo sfondo desertico un piccolo palmeto e due piramidi.
Le linee ondulate di questa Morrison’s in associazione al cammello (ed alle sigarette :? ), mi ricordano inequivocabilmente le onde si sabbia del deserto egiziano con le sue piramidi ed i suoi resti di magnifici monumenti.
D’altronde la penna sembra essere stata prodotta a cavallo degli anni ’10 e ’20 del novecento e quasi sicuramente per buona parte degli anni venti, periodi nei quali un certo Howard Carter assieme al quinto Lord di Carnarvon George Herbert scorrazzavano per le valli desertiche di Deir El-Bahari, di Tebe , nella Valle dei Re e quant’altro, fino alla scoperta della famosa tomba di Tutankhamon sul finire del 1922.

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Quel deserto d'Egitto che nasconde ancora oggi sotto la sabbia chissà quanti tesori ...

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Non resta che sperare in novelli Carter e Lords vari...

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